20.

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"Allora? Chi era quello?" Insistette Draco, dopo aver visto Harry abbassare lo sguardo imbarazzato.
"Draco era solo... l'uomo con cui lavoravo prima che arrivassi tu" ammise infine, ritenendo sciocco nasconderlo.
Un'ombra scura coprì il volto del biondo a quelle parole.
"Ah quindi avevate una storia? Quanti altri colleghi ti sei fatto prima di me?"
Harry corrucciò le sopracciglia e parve disorientato per un secondo "Cosa?"
"La faccia che ha fatto...quello ti desidera ancora" continuò convinto Draco, allungando il collo per cercarlo tra la folla.
"Draco cosa stai dicendo? La faccia che ha fatto? Era pura omofobia" rispose Harry, afferrandolo per le spalle per avere la sua piena attenzione.
"Certo. Beh c'era un'aria strana tra voi due. Mi nascondi qualcosa" aggiunse il biondo, fulminandolo con lo sguardo.
Harry si vide sul punto di infuriarsi, Draco diceva cose assurde, neanche nei sui sogni Spencer si sarebbe mai avvicinato a lui...poi capì cosa stava succedendo "Draco...sei geloso?"
Il biondo si immobilizzò e sostenne il suo sguardo con serietà "...No. Solo che quel tipo è...e tu sembravi..." gli occhi di Harry si addolcirono e lo guardò con tenerezza "Non devi...aspetta, vieni con me" disse infine, prendendolo per un braccio e trascinandolo dietro di lui in bagno.
"Harry...?"
Il moro gli sorrise ancora con una particolare luce negli occhi "Scusa dovevamo parlare lontano da tutti".
"Parlare di cosa? Di quanto effettivamente ti piace quello Spencer?" Chiese Draco con tagliente ironia.
"Sarò sincero. Devo ammettere che prima che arrivassi tu...potrei aver avuto uno cotta per lui" ammise Harry cauto, non rinunciando a guardarlo con desiderio anche in quel momento.
Draco rilassò le spalle e abbassò lo sguardo "E rivederlo ti ha fatto capire che ti piace ancora?" Chiese, mordendosi l'interno della guancia; Harry provò a rispondergli ma il biondo lo attaccò senza lasciargli spazio "Sei un coglione! Ti sei messo a civettare proprio sotto al mio naso!Io..." Harry lo zittì, senza riuscire più a trattenersi, con un bacio che tolse il respiro ad entrambi.
Draco geloso era nuovo, tremendamente eccitante e attraente agli occhi di Harry.
Un nuovo modo di sentirsi amato.
"No, Draco. Rivederlo mi ha fatto ricordare la vergogna che provo ad aver pensato solo per un istante che potesse piacermi."
"Harry, è molto carino, probabilmente avrete condiviso..." cominciò Draco, preoccupato e in collera allo stesso tempo.
Harry rise e lo interruppe "È un idiota. Come dici tu. Qualunque omofobo è un'idiota. Io voglio te, solo te"
Il biondo incrociò le braccia al petto e distolse per un attimo lo sguardo "Qua fuori è pieno di uomini e donne promettenti e mi accorgo solo ora di non essere nulla in confronto."
Harry si morse il labbro ed aprì la porta di un gabinetto per spingerci dentro Draco,in un impeto improvviso, per serrarsi in quello spazio così stretto accanto a lui.
"Io voglio te" ripetè prima di baciarlo ancora con passione, stringendo tra le dita i suoi capelli.
Draco si staccò da lui con respiro affannoso "Che vuoi fare?" Chiese già rosso in viso, con labbro tremante di eccitazione e il sopracciglio piegato in una curva maliziosa.
Harry ghignò e gli aprì la zip dei pantaloni di Armani per infilarci dentro la mano.
Draco sussultò e gli afferrò il polso "Vuoi...non possiamo farlo nel bagno alla festa d'addio del nostro capo!" sussurrò scandalizzato, tentando di allontanarlo da se.
Harry in risposta lo spinse contro la parete divisoria del bagno e schiacciò il proprio petto contro il suo "Non lo saprà nessuno"
"Potrebbe entrare qualcuno..."
"L'idea mi eccita" concluse prima di cospargerli il collo di morsi.
Draco tentò invano di toglierselo di dosso, senza però evitare di esibirsi in alcuni gemiti che sarebbero stati di sicuro osceni se non avesse tentato di soffocarli.
Harry mise definitivamente a dura prova l'autocontrollo del biondo quando si sbottonò la camicia, lasciando ben visibili i muscoli del petto; Draco a quel punto si lasciò andare del tutto per dedicarsi a ripercorrere la pelle già esplorata del suo corpo con le labbra e la lingua,
senza tralasciare le attenzioni al fondoschiena che sembrava fatto apposta per essere toccato.
Harry, ormai senza riuscire a controllarsi, non lo lasciò riprendere fiato nemmeno per un secondo, riprendendo a baciarlo non appena ebbe finito.
Infilò nuovamente la mano nell'apertura del pantaloni del biondo, ma non ottenne il risultato sperato, invece lo vide mettersi in allerta e lo sentì premere in risposta un dito contro la propria bocca umida e socchiusa.
Rimasero fermi e in silenzio, tentando di rallentare i loro respiri e intanto qualcuno entrò in bagno, passando davanti alla loro porta chiusa.
"Ti vedo turbato" cominciò una voce ovviamente maschile e grave.
"Lo sono, in effetti" rispose quello che sembrava essere proprio Spencer.
"Cosa è successo?"
"Ho appena scoperto che avrei potuto essere facilmente molestato per anni".
L'altro uomo rise in risposta "Cosa?"
"Non rideresti se fossi stato al mio posto" rispose freddo Spencer.
"Devi sapere che ho appena scoperto che il mio ex collega è...Omosessuale. Gay...un frocio insomma"
Gli occhi di Draco si riempirono di tenebroso odio dopo quella parola e Harry dovette tenerlo con tutta la sua forza per evitare che uscisse allo scoperto, nonostante desiderasse lui stesso riempire di botte quell'idiota.
"Eh quindi?" la voce del suo interlocutore sembrava confusa e un po' irritata.
"Quindi? Sai come sono...loro"
"No, non lo so proprio" ora l'uomo esprimeva rabbia ad ogni vocale pronunciata.
"Insomma...chiaramente io gli piacevo, avrebbe potuto chiudermi in ufficio e...ogni volta che desiderava" spiegò l'omofobico all'amico, senza rendersi veramente conto, evidentemente, di ciò che stava alludendo.
"Amico...non sono animali"
Spencer emise un grugnito di disapprovazione.
"Senti, non ti credevo omofobo." Ammise l'uomo con un'evidente dispiacere nella voce.
Silenzio.
"Non è sbagliato preoccuparsi" ricominciò poi Spencer, avvicinandosi al loro bagno e appoggiandosi alla porta, inconsapevole di essere a pochi centimetri da due uomini mezzi nudi.
"Se ci avesse provato con te, avresti dovuto semplicemente respingerlo con educazione, come si farebbe a qualsiasi donna" replicò l'amico, facendo scorrere l'acqua del lavandino.
Harry, da dentro il bagno, sospirò e appoggiò la fronte al petto di Draco, un po' per tenerlo fermo, un po' per tranquillizzarsi.
"E poi credo che Harry Potter sia bisessuale" aggiunse, agitando le mani davanti al viso per asciugarle.
"Poco importa finché continuerà ad uscire con un uomo." rispose Spencer, allontanandosi e aggrappandosi alla maniglia della porta d'uscita.
"Spero tu possa ricrederti su di loro"
Lo fermò l'amico, prima che uscisse senza pronunciare un'altra parola.
L'altro uomo rimase  fermo per un po' al suo posto, poi si avvicinò ai due amanti e bussò alla loro porta.
I due si guardarono con timore, poi Harry si schiarì la voce per far capire che vi era qualcuno all'interno.
"Ragazzi...mi scuso a suo nome. Non credo che capisca quanto sia sbagliato quello che ha detto" disse, sorprendendoli.
Uscì dal bagno senza aspettarsi e ottenere risposta.
"Mi credi adesso? Che non c'è stato e non ci sarà mai nulla?" Chiese Harry, quando si fu accertato che non ci fosse più nessuno a portata d'orecchio.
Draco sorrise  e annuí con dolcezza "E tu hai capito che sei mio e che se vedo che qualcuno solo si avvicina a te è morto?"
Harry rise e sentì le guance colorarsi di rosso "Mh mi fai sentire speciale"
"Non montarti la testa adesso, idiota" continuò Draco, dandogli una piccola spinta.
Harry rise ancora, poi tornò momentaneamente serio "Sai, non posso credere che esistano ancora persone così limitate mentalmente" ammise, abbassando lo sguardo.
"Sono in minoranza, e l'altro tizio l'ha dimostrato" rispose Draco, appoggiandogli una mano sulla spalla con una particolare espressione paterna; Harry sorrise e decise di cambiare completamente argomento
"Beh, dove eravamo rimasti?" riprese Harry, mordendosi un labbro e avvicinando la punta del naso a quella del biondo.
Draco riuscì a liberarsi dalla sua presa e ad aprire la porta dietro di lui "No, ho deciso che non lo farò in un lurido bagno di un locale. È squallido e disgustoso" spiegò, divertito per l'espressione dispiaciuta di Harry, rimasto a bocca asciutta.
"Ma quanto sei snob?!" Esclamò il moro, senza muoversi dal suo posto.
"Snob? Qui c'è puzza. C'è un limite a tutto"
Harry assunse un'espressione pensierosa e Draco si preoccupò, riconoscendo benissimo il suo sguardo prima di pronunciare un'idea assurda.
"Ok facciamo un compromesso"  sospirò quando, di nuovo, non fu smentito "Un compromesso?"
Harry sorrise e lo raggiunse, puntandogli un dito al petto "Non lo faremo qui ma sta sera dormiamo da me"
"Perché?" Chiese il biondo corrucciando le sopracciglia "Così capirai com'è vivere da comune mortale e non in una reggia dove ci si perde solo per raggiungere la cucina. Inoltre non hai mai dormito da me" rispose Harry, sorridendo raggiante.
Draco sospirò ancora e allungò le mani per riabbottonargli la camicia e sistemarlo al meglio.
Harry arrossì ancora e la sua pelle vibrò sotto al tocco dei suoi polpastrelli.
"Va Bene" disse infine, porgendogli il braccio e ritornando in Sala tra i colleghi, giusto in tempo per partecipare al discorso d'addio della signora Miller.

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