Draco aveva un odore meraviglioso.
Sapeva di gelsomino con un retrogusto di menta piperita.
Harry si accoccolò ancora di più tra le sue braccia e continuò ad annusare il profumo fresco sulla pelle nuda.
Il biondo lo strinse per tenerlo più vicino a se e sospirò, sollevando e abbassando il petto lentamente.
"Harry" il corpo di Draco vibrò sotto l'orecchio di Harry, che si fece scappare un tremore leggero "Mh?"
"Ti va di conoscere Jessica?" disse tutt'un fiato.
Harry si staccò da lui per alzare la testa e guardarlo negli occhi, appoggiando il gomito sul suo sterno "Vuoi che conosca la...tua famiglia?"
Draco sostenne con coraggio il suo sguardo "Hai detto bene. Lei è la mia famiglia. E poi domani mattina verrà qui, quindi o scappi dalla finestra o la incontri" ammise subito Draco, sorridendo al moro, che aveva preso a strizzare gli occhi per riuscire inutilmente a metterlo a fuoco nella penombra e senza occhiali.
"Oh. La incontrerò volentieri" disse dopo un secondo di riflessione, appoggiando le labbra umide sulle sue.
"Ma come spiegherai a Pansy la mia presenza?" Chiese poi, tornando ad usare il biondo come cuscino.
"Lo capirà da sola e lo accetterà. Lei vuole solo che io sia felice, ne sono sicuro" spiegò Draco, abbracciandolo.
"Draco...Sei felice?" Harry si fece uscire quella domanda senza pensare troppo alle conseguenze, all'enorme impatto che causò ad entrambi subito dopo averla pronunciata.
Draco gli accarezzò per un po' i capelli, prima di rispondere, ci mise così tanto che Harry aveva rinunciato con sollievo e aveva cominciato a rilassarsi sotto al suo tocco delicato.
"Non lo so." Sussurrò infine, riportandolo alla completa coscienza e attenzione.
"Insomma, il fatto che stiamo insieme mi crea una confusione non indifferente. Ma di sicuro sto molto meglio di prima" si spiegò subito dopo il biondo.
Il cuore di Harry perse un battito.
Stavano insieme; significava quindi che erano una coppia a tutti gli effetti.
Per una volta si sentì libero da tutti quei titoli e quelle spiegazioni ritenute dal mondo necessarie: ma quindi cosa provi per me? Siamo una coppia adesso? Più che amici?
No, era successo tutto così naturalmente che nessuno dei due se ne era accorto.
Da un giorno all'altro erano passati dal detestarsi al voler conoscere le famiglie dell'altro.
Harry si riscosse mosso da una scarica elettrica e si sedette a cavalcioni sulle gambe di Draco, appoggiando la fronte sulla sua "Allora domani mi presti un tuo completo" sussurrò sulle sue labbra "Perché? Ammetti che ti vesti in modo imbarazzante?" Rispose Draco, lasciandosi percorrere il collo da baci veloci.
"Vorrei essere più elegante del solito"
Draco rise, facendo ancora una volta perdere un battito ad Harry "Se ti metti un mio completo il tuo look sarà stravolto del tutto. Per quanto vorrei vederti in imbarazzo con i tuoi stracci, mi ecciterebbe farti indossare i miei vestiti" Harry continuò ancora un po' a lavorare sul suo collo "Meno male che non sei una donna. Ma quindi è un si?"
"Si, Potter"
Harry rise e finalmente unì le loro lingue in un bacio.
Terminato il contatto prese a dedicarsi al lobo del suo orecchio "Harry, veramente hai ancora voglia? Dai, tra poche ore dovremmo alzarci e vorrei avere un aspetto meraviglioso, come sempre" cominciò Draco, con voce leggermente roca e le guance ormai in fiamme "Mmh...trovo che tu sia bellissimo con l'aria addormentata" provò a convincerlo Harry, strusciando il bacino contro al suo "Lo dici solo perché ormai non sai fermarti. Sono come una droga, basta assaggiarmi una volta e non puoi più fare a meno di me" rispose Draco, gemendo sottovoce "Neanche tu sapresti fermarti ormai" constatò soddisfatto Harry, sentendo qualcosa premergli sull'inguine.
Draco rispose gemendo ancora e inarcando la schiena, Harry si avvicinò al suo orecchio e sussurrò "Adesso tocca a me dirigere" facendolo mugolare incontrollato.-
"Allora, come mi sta?" Chiese Harry ammirandosi davanti al grande specchio dentro la cabina armadio di Draco, sistemandosi il colletto del completo blu notte che gli aveva prestato.
Draco entrò nella cabina e sorrise "Finalmente indossi qualcosa che ti mette in risalto quelle belle spalle da cercatore che ti ritrovi" disse avvicinandosi a lui e guardandolo con desiderio.
Harry rise quando sentì le sue labbra premergli sul collo "Che cravatta ci abbino?" Chiese, inclinando leggermente la testa.
Draco si staccò da lui e cominciò a cercare per qualche minuto dentro al porta cravatte, sotto gli occhi attenti e curiosi di Harry; infine ne scelse una e raggiunse di nuovo il moro per annodargliela e sistemargliela al meglio.
"Così, perfetto." commentò appoggiandogli le mani sulle spalle.
Harry sorrise dolcemente e fece per parlare, ma un suono forte e rimbombante invase la casa.
Harry istintivamente si armò di bacchetta e si mise in posizione di Difesa.
"Rilassati, è solo arrivata Pansy"
"Cos...vuoi dire che era il tuo campanello?" Esclamò Harry, gli occhi increduli e divertiti allo stesso tempo.
Draco rise "Vado ad aprire, ti aspetto di sotto...-cosa stai facendo?" Chiese fermandosi all'improvviso sulla soglia, lo sguardo puntato sulle mani di Harry, che reggevano i suoi occhiali.
"Emh...pensavo di mettere le lenti a contatto, sai gli occhiali non stanno bene con il completo..."
"No! Non pensarci nemmeno!" Esclamò Draco, guardandolo corrucciato "Cosa? Pensavo odiassi i miei occhiali, dici sempre che sono fuori moda e..."
"Non mi importa...sono...sono tuoi, sei tu. Insomma, è come se...Come reagiresti se cominciassi a tingermi di nero?" Cominciò balbettante, arrossendo vistosamente.
Harry non potè fare a meno di sorridere e di guardarlo con tenerezza "Oh no! Non potrei mai vederti con una tinta differente dal tuo biondo ossigenato"
Draco fece una smorfia offesa "Io ti faccio complimenti e tu invece osi insinuare che sono un biondo tinto"
Harry rise e inforcò gli occhiali, raggiungendolo sulla soglia "Scusa hai ragione, sei una bionda vera" disse, inclinandosi verso di lui per baciarlo, Draco invece si spostò e gli diede una spinta, sogghignando "Fanculo Potter".Harry lo seguì al piano di sotto e decise di aspettare seduto sul divano in salotto.
La porta si aprì e Harry sentì la voce di Pansy, che era rimasta acuta come quando era piccola, e delle risate miste tra quelle di Draco e quelle di una bambina.
In un attimo il salotto fu invaso da un profumo di fiori femminile, non appena Pansy vi entrò; si pietrificò all'entrata quando vide che non erano solo in casa.
Harry si alzò e si asciugò le mani sudate sui pantaloni, prima di rivolgerle la parola "Ciao Pansy, immagino che ti ricordi di me".
La donna dai capelli neri come il suo rossetto, gli sorrise titubante e spostò immediatamente lo sguardo su Draco, che era rimasto imbarazzato in disparte.
"Harry Potter. Strano vederti in questa casa" disse, incrociando le braccia al petto "Si, lo penso anche io...e tu devi essere Jessica?" Chiese Harry, non appena notò una bambina, molto simile a Pansy, nascondersi dietro le gambe della madre "Si" rispose con vocina timida.
Harry si inginocchiò e sorrise "Piacere. Io sono Harry", la piccola gli sorrise e uscì leggermente dai suo nascondiglio "Sei un amico di papà?".
Le orecchie di Harry stridettero nel sentire quella bambina chiamare Draco con quell'appellativo, sembrava così strano, ma anche molto dolce.
"Si, diciamo di sì"
"Ah...un amico eh?" Chiese Pansy, lanciando un'occhiata al biondo ancora in disparte, che stirò un sorriso poco convinto e si avvicinò alla bambina per prenderla in braccio.
"Vuoi dei biscotti Jessica? Ragazzi voi, sedetevi, arrivo subito" disse prima di sparire in cucina.
Harry obbedì e aspettò che Pansy facesse lo stesso.
Per essere sinceri, Harry aveva sempre trovato insopportabile e antipatica quella ragazzina dall'aria viziata sempre dietro a Draco ai tempi di Hogwarts, ma aveva pensato lo stesso di Draco, quindi si sentiva fiducioso nel darle una possibilità.
Rimasero in silenzio a lungo, finché la ragazza parlò "Quindi tu e Draco uscite insieme?" Harry esitò qualche secondo "si".
"Assurdo. Tu e Draco. Pensavo che gli fosse passata" ammise Pansy ridendo e rendendo subito Harry pensieroso "In che senso?"
"Beh, Potter. Draco ha sempre avuto una cotta per te ad Hogwarts. Pensavo lo sapessi, era praticamente ossessionato da te. Eri come...il suo desiderio proibito"
Harry arrossì immediatamente, sentì come un pugno bollente raggiungerlo in pieno viso "Veramente?" Nel dirlo scorse Draco ridere con Jessica in un angolo della cucina, la bocca sporca di cioccolato; sorrise involontariamente e si girò verso Pansy "Sembra che Jessica lo renda felice"
"Hai ragione. Anche se non lo vedevo così allegro da anni" ammise la mora, appoggiandogli una mano sulla spalla.-
Finalmente ho trovato il tempo e l'ispirazione per aggiornare.
Prendetelo come un mio regalo di Natale e amatemi per questo!
Comunque buone feste a tutti e...spero che sia valsa la pena dell'attesa. 🌈
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FanfictionTutti sappiamo quale sia il lavoro dei sogni di Harry Potter: affiancarsi agli Auror più potenti e famosi per combattere il male e qualsiasi mago oscuro che minacci la comunità magica. Infatti accettò subito il lavoro al ministero quando glielo pro...