Harry aspettò che Draco rientrasse in casa dopo aver salutato Pansy e Jessica.
Avevano passato quasi tutto il giorno con la piccola ed Harry era distrutto, ma felice.
Adorava quella bambina, era l'allegria fatta a persona, a differenza della madre.
Ma non vedeva l'ora di stare un po' con Draco; così quando il biondo rientrò in casa, si sbottonò un po' la camicia "Fa caldo", sorridendo malizioso.
Draco si finse spazientito e si avvicinò a lui "L'ho già detto che sei eccitante con i miei vestiti?" Disse prima di lasciargli un bacio sul collo.
Harry rise "Si. Non dirmi che fantasticavi su di me e intanto non vedevi l'ora che se ne andassero per saltarmi addosso"
"In parte si" rispose Draco mordendosi un labbro e avvicinandosi per baciarlo ancora, ma fu interrotto "Insomma, con calma, hai aspettato per dieci anni, puoi resistere ancora un po'" lo stuzzicò Harry e appena vide del rossore sulle guance di Draco fu soddisfatto.
Potevano fare sesso quanto volevano, ma il fatto che amava provocarlo e dargli fastidio non sarebbe mai cambiato.
"Cosa intendi?" Chiese il biondo, corrucciando le sopracciglia.
"Ricordo, ad Hogwarts, un ragazzino che mi girava intorno per attirare la mia attenzione, anche se nel modo sbagliato" il volto di Draco divenne man mano più rosso.
"Di chi parli?" Continuò fingendosi ingenuo.
"Mah era solo un ragazzino ricco e viziato che a quanto pare aveva una grande cotta per me"
Draco si allontanò da lui con le braccia al petto "Non è vero" esclamò con un cipiglio corrucciato tanto simile a quello di Jessica quando Pansy non aveva voluto darle una caramella.
Harry rise "Lo conoscevi?"
"Potter, non avevo una cotta o qualcos'altro per te".
Harry rise ancora e tentò di abbracciarlo "Andiamo, in fondo non è cambiato molto da adesso"
Draco si scansò e lo evitò "Non sapevo neanche di essere gay, come potevo accorgermi che mi piacevi?"
"Credo che Pansy l'abbia intuito dai tuoi comportamenti e confermato dalla tua confessione" spiegò Harry, rimanendo questa volta fermo al suo posto, continuando però a sorridere.
Draco sembrò maledire Pansy, poi prese a guardare Harry ancora con sguardo corrucciato "E comunque le cose sono un po' cambiate da allora. Insomma ad Hogwarts potevo provare al massimo una piccola cotta per te..."
Harry cominciò una risata, ma si fermò non appena realizzò ciò che aveva detto Draco "Perché adesso? Cosa provi per me?".
Se Harry pensava di aver già visto Draco arrossire violentemente, si dovette ricredere quando vide il colorito che assunse a quell'affermazione.
"Io...Potter sta zitto, mi hai fatto arrabbiare. Scordati di fare...ciò che avevo intenzione di farti" rispose evasivo, gesticolando un po' e spostandosi nell'altra stanza, lontano da quell'ingresso.
Harry si accorse di avere a sua volta il viso in fiamme, ma non volle lasciare perdere, lo raggiunse in fretta e lo prese per un braccio "Dai non scappare. Cosa volevi dire?".
Sentiva il cuore pulsare nelle orecchie e lo stomaco rivoltato come un calzino. Dovette ammettere di non essersi mai sentito così per nessuno.
Il labbro di Draco tremò leggermente, prima di espandersi in un sorriso incerto "Niente...insomma, faresti di tutto solo per scop..."
"Non sto scherzando. Draco, dillo"
Draco sospirò e puntò gli occhi grigi sui suoi, lasciò che qualche secondo andasse a perdersi nel tempo prima di aprire la bocca ancora tremante "Harry.- abbassò lo sguardo per un secondo- credo...credo di amarti"
L'aveva detto, Draco Malfoy era stato più coraggioso di Harry Potter e lo aveva ammesso.
Harry si sentì il cervello appannarsi, in senso positivo, non come quando ci si sente svenire, era più come un calore appagante, e si trovò a prendere tra le mani il viso spaventato di Draco e baciargli la bocca come non aveva mai fatto.
Usò la lingua per sentire il suo sapore, esplorare l'intera cavità e unirsi alla gemella, le labbra per accarezzargli la bocca, le dita per sentire il calore del suo volto sulle mani.
Sentiva di non essere ancora abbastanza vicino a lui, avrebbe voluto premere ancora di più la faccia contro la sua, ma decise di staccarsi per sussurrare al suo orecchio, quasi per non farsi sentire da se stesso "Ti amo".
Perché l'aria era diventata all'improvviso più leggera? Come se lo stomaco si fosse liberato da un gran peso, sapeva di non aver mai detto a nessuno questo due semplici parole, non sinceramente almeno.
Che meraviglia, sembrava come volare, come se avesse preso la sua amata scopa e fosse partito per girare il mondo.
Perché non aveva mai amato prima nessuno a quel modo prima se ci si sente così bene?
E il sesso? Ah, il sesso diventa fare l'amore, che è completamente diverso.
Spogliarsi sentendo di non avere più segreti l'uno per l'altro, strapparsi di dosso i vestiti con palpitante desiderio e restare a guardarsi per qualche secondo prima di esplorarsi lentamente e dolcemente.
Il divano, quel divano che li aveva accolti per la loro prima volta, supportò anche il loro amore, che si consumò in mezzo ad un groviglio di carne, sudore e saliva.
Mai Harry aveva gridato il suo nome con tanta forza e sicurezza; lo stesso fece Draco più volte.
Infine Harry si lasciò andare stremato e svuotato sopra di lui non appena venne e aspettò di riprendersi, entrambi, prima di lasciarsi andare in una breve risata che parve quasi isterica.
Avevano il respiro corto, la pelle bagnata e i muscoli indolenziti, ma erano così felici che lo avrebbero rifatto immediatamente.
"Wow." Draco ruppe il silenzio intervallato dai loro respiri "Se ti da questa carica, te lo dirò più spesso".
Harry scivolò di lato, per riuscire ad appoggiare la testa sul suo petto e abbracciarlo "Si, ti prego".
"Ti amo" ripetè Draco, questa volta con più sicurezza, sapendo già la risposta ,meravigliosa, di Harry.
Il moro sorrise e passò i polpastrelli sul petto di Draco che rabbrividì all'istante.
"Anche io".
"E adesso?" Chiese Draco, dopo aver passato un po' di tempo a ragionare, accarezzando il groviglio di capelli di Harry, risvegliandolo dal torpore "Adesso cosa?".
"Non lo so. L'ultima volta che ho detto ti amo a qualcuno l'ho presa nel culo...non in quel senso"
Harry si riscosse e si mise a sedere accanto a lui "Draco...io non sono il tuo ex. Non l'hai ancora dimenticato?"
Non volle nemmeno girarsi verso di lui.
"No. Hai ragione. In verità non credo di averlo amato veramente. Quel che ho provato con te è...unico."
Harry sospirò e capì che Draco aveva scansato una bella batosta, prima di distendersi di nuovo accanto a lui e lasciare perdere ulteriori chiarimenti. "Draco non voglio ferirti, mai"
"Neanche io, Harry."
Entrambi si godettero quel momento così dolce, che avrebbero benissimo potuto definire disgustosamente sdolcinato, se avessero voluto rovinarlo, ma non fu così.
"Ci pensi, se non ci avessero messo nello stesso ufficio non saremmo qui insieme." Draco nel dirlo lo strinse dolcemente a se, come per non farselo scappare. "Mh...non credo. In qualche modo ci saremmo ritrovati secondo me" ammise Harry, baciandogli il petto, proprio sopra al capezzolo destro.
"Sempre il solito ottimista. Non cambiare mai".
Harry sbadigliò e si sistemò meglio sopra di lui "Mi hai sfiancato" grugnì, rilassandosi sempre di più.
Draco rise e rimase a lungo sveglio, ad ascoltare il respiro regolare di Harry che lasciava fiotti di calore sulla sua pelle ghiacciata per il sudore.
Adesso poteva dirsi veramente felice.—-
Hiii
Ok questo capitolo è super sweet dall'inizio alla fine. Neanche tanto lungo ma ho amato tantissimo scriverlo.
Spero non sia troppo sdolcinato o smooth perché descrivereste al meglio la Drarry per me.
🥰🌈🌈🦄
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FanfictionTutti sappiamo quale sia il lavoro dei sogni di Harry Potter: affiancarsi agli Auror più potenti e famosi per combattere il male e qualsiasi mago oscuro che minacci la comunità magica. Infatti accettò subito il lavoro al ministero quando glielo pro...