Il suo profumo invade le mie narici e una leggera luce entra dalla finestra.
Butto un'occhiata sulla sveglia di Louis e noto con piacere che è ancora presto per andare in aeroporto.
Mi rilasso, stringendola ancora un po' tra le mie braccia.
"Se stringi ancora più forte rischi di farmi male." Dice con voce flebile e impastata dal sonno.
Lascio immediatamente la presa per paura di romperla o farle troppo male.
Al che lei ride.
"Non ti ho detto però di lasciarmi completamente."
Si volta verso di me e i suoi occhi si incontrano ai miei.
Belli, luminosi con una tempesta dentro ma sempre pronti a brillare.
"Ascoltami, ti chiedo scusa per ieri, tu non centri, non sapevi nulla, ma alla morte di mio padre e beh alla tua sorta di scomparsa io sono crollata e ho tutto ciò al sol sentire di parlare di quella notte." Dice trattenendo di qua e là il respiro.
Le sue mani sono posate sul mio petto nudo, la sensazione è magnifica, mi mancava tutto ciò.
I suoi occhi hanno perso il contatto da quando ha dichiarato ciò, ma io con una mano le accarezzò la schiena seminuda e con l'altra riporto il suo sguardo sul mio.
"Io devo chiederti scusa, la colpa in parte di tutto ciò è mia, non sono stato capace ne ad aiutarti ma in più ti ho ricordato qualcosa che non dovevo fare."
Prendo finalmente parola, nel suo viso si allarga un piccolo sorrisetto e il mio cuore si rallegra.
"Ma quindi in conclusione c'è finita a dormire in camera di Louis." Dice ridendo leggermente.
"E bene sì!" Esclamò seguendo la sua piccola risata.
Non stavo così bene da ormai troppo tempo.
Lei è quella forma di eroina, di dipendenza, che porta a stare bene e a desiderarla sempre di più.
"Credo sia ora di fare colazione, dopo devi andare a riprenderti tua sorella." Dice interrompendo il mio filo di pensieri.
"Ah e considera la casa libera." Continua dopo lasciandomi un leggero bacio sulle labbra e un sottile buongiorno buttato lì.
Rido, scuoto la testa e la seguo a ruota.
I bambini ancora dormono, e in cucina siamo io lei e Lou.
Durante la colazione ci sta un silenzio enorme, io rimugino e ripeto i piani per riprendere mia sorella senza una ferita mentre la mia piccolina mi osserva.
"A cosa stai pensando?" Chiede mollando un biscotto dentro il latte caldo.
"A quello che io e Liam dobbiamo fare una volta arrivati a New York." Dico guardandola.
"Okay." Dice semplicemente questo e torna a mangiare il suo latte.
Ho paura di sbagliare con lei, di ripetere l'errore di andare via o ferirla in qualche modo.
Non voglio buttarla dentro i miei affari.
Lei deve starne fuori.
"Sei sicuro che ti basti solo Liam? Io o Niall non possiamo venire?" Dice Louis lasciando a metà la sua colazione.
"No, ci sarà bisogno che voi rimanete qui, io ho già persone li di mia grande fiducia che conoscono bene anche i tombini della città." Dico lasciando anch'io la mia colazione.
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Innamorata del migliore amico di mio fratello 2
Fanfic"L'amore vero trionfa sempre su tutto." Sequel di Innamorata del migliore amico di mio fratello. Buona Lettura mie care lettrici