Kinloch Rannoch è un piccolo villaggio scozzese immerso nella natura selvaggia.
Si affaccia sull'estremità orientale del Loch Rannoch offrendo ai suoi abitanti, ogni mattina e ogni sera, uno spettacolo unico da vedere.
Alle sue spalle, alti alberi dalle folta chioma verde ricoprono infinite distese di colline e tra questi una ricca fauna selvatica vive indisturbata.
Gli abitanti di Kinloch Rannoch hanno sempre vissuto le loro vite in una completa fusione con la natura che li circonda, trattandola con tutto il rispetto che essa merita.
A causa delle sue piccole dimensioni, tutti sanno tutto di tutti. Non c'è una persona che non sappia del nuovo nascituro della famiglia Anderson o quante volte la signora Scott va a parlare con la vicina della porta accanto, la signora Thomson.
È fastidioso non poter fare qualcosa senza che tutti lo vengano a sapere, ma Kinloch Rannoch è bella anche per questo.
Perché lì, indipendentemente da chi tu sia e cosa abbia fatto nella tua vita, ti senti a casa.
Se metti piede e Kinloch Rannoch entri automaticamente a far parte di una grande e calorosa famiglia scozzese.
Quando Grethe arrivò in quel villaggio 2 anni fa, aveva appena finito gli studi per diventare infermiera e si era concessa una piccola vacanza prima di iniziare il suo lavoro a Dundee.
Solo che da quella piccola vacanza non tornò mai.
Si era innamorata dell'aria fresca e della natura del villaggio.
Si era innamorata del caloroso saluto dell'anziana proprietaria del Riverbank Cafe e della sua torta fatta in casa.
Si era innamorata del burbero signor Campbell che riuscì, dopo quasi 10 anni dalla morte di sua moglie, a far sorridere.
Si era innamorata talmente tanto che il giorno della sua partenza aveva chiamato il responsabile dell'ospedale a Dundee e aveva rifiutato l'incarico.
Aveva stracciato il biglietto di ritorno e si era messa a cercare una casa ed un lavoro.
Così da 2 anni a questa parte -Grethe- vive in una piccola casettina di mattoni alla periferia di Kinloch Rannoch a qualche metro di distanza dal bosco e lavora come infermiera presso uno studio medico.
Non si è mai pentita della sua scelta avventata, ritrovando in quel posto sperduto nel nulla quella tranquillità e quella pace che aveva sempre agognato nella sua vita.
Quando quella mattina Grethe si era svegliata dal suo sogno popolato da uno strano falco parlante, si sentiva scombussolata e con l'emicrania ancora più forte. Le bastò affacciarsi dalla finestra, sentire il fresco profumo degli alberi e il dolce canto degli uccelli per rilassarsi. Come suo solito, aprì tutte le finestre facendo entrare l'aria frizzante di novembre in casa.
Avvolta nel suo grande maglione di lana, creato dalla signora Thomson, riempì il bollitore dell'acqua e lo mise sul piccolo fornellino della sua altrettanto piccola cucina. Visto che si era trasferita da sola e visto che il budget disponibile non era molto, a quel tempo Grethe decise di prendere una casa fatta su misura per lei.
Una camera matrimoniale (perché in fonda le piaceva dormire comoda), un bagno con doccia, una piccola cucina con annesso un terrazzo che dava sul bosco.
L'agente immobiliare le aveva fatto vedere una casa analoga a quella che però possedeva un giardino, la risposta di Grethe era sta semplice e diretta: "Ma io ce l'ho già un giardino" e aveva ampiamente indicato l'infinita distesa di alberi.

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The Night We Met
Hombres Lobo[ COMPLETA ] Grethe vive la sua semplice vita in un paesino scozzese, dividendosi tra il lavoro da infermiera e le giornate passate con l'amica. Quando però uno strano ospite bussa alla sua porta, la sua vita cambia radicalmente. Cosa succede qua...