Rainbow.

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Se tu chiedi ad un bambino "cosa vorresti fare da grande?" di solito le risposte sono "L'astronauta! Il pilota in formula uno! Il cantante!" e cose del genere, ma quando chiedi ad un bambino "cosa vorresti fare da grande?" e lui ti risponde "Proteggere mio fratello." capisci che quel bambino è già un adulto, ma non per sua scelta: ma a causa delle scelte che gli altri hanno preso per lui.

E questo "bambino" è Michael Clifford.
Lui è stato costretto a crescere a causa delle discussioni dei genitori, a causa della povertà in cui era annegata la sua famiglia.
Il suo unico compito era proteggere suo fratello Calum, e lo avrebbe fatto con tutte le sue forze.
La sua vita non era stata mai semplice, e tutto iniziò quando per la prima volta dopo la nascita di Cal i suoi genitori iniziarono a litigare seriamente.
Non era più "io alzo la voce"  stiamo litigando.
Erano urla disperate, piatti infranti e botte: Troppe botte.
Michael non aveva vissuto mai queste cose, ma da quando era arrivato Calum tutto era cambiato, i suoi genitori erano cambiati.
Sua madre che aveva un carattere forte e contrastante era diventata accondiscendente.
Mentre suo padre era un mostro.
E lui si sentiva in responsabilità di proteggere Calum, era così piccolo e indifeso. 
Allora appena iniziavano le urla Michael prendeva il passeggino del fratello e lo portava al parco, dove c'era sempre la signora Mc Granit che si offriva di occuparsi di lui.
Così Michael le sorrideva riconoscente e lasciava il pargoletto nelle mani della sua "nonna" preferita, e tornava nell'inferno di casa sua.

Il suo compito oltre di occuparsi di Calum era di calmare le acque per più tempo possibile, in modo da poter portare nuovamente Calum a casa e fargli dormire sogni sicuri e tranquilli. Quelli che lui non aveva ormai da due anni.

Ogni volta che tornava in quella casa le urla erano assordanti, i vetri erano ovunque e la mamma quasi sempre a terra piangente.
La prima volta che aveva visto quella scena aveva pianto, ma non ora. 
Ormai era abituato.. 
Raccolse sua madre dal pavimento e l'accompagnò il camera, la sdraiò sul letto e l'avvolse sotto le coperte.
-Scusa.. scusa Michael.- sussurrò la donna prima di cadere in un sonno profondo.
Michael sospirò e chiuse la porta.
Lo diceva ogni volta, ma non faceva mai niente per evitare che tutto questo succedesse.
Poi tornò in sala dove pensava di trovare suo padre, ma si sbagliava.
Così sollevato iniziò a sistemare il casino, e appena ebbe finito uscì per andare a prendere il piccolo Cal.
La signora Mc Granit abitava al palazzo difronte il suo, così lo raggiunse e suonò il campanello.
La donna sorridente come sempre lo invitò in casa.
-Il mio piccolo ometto preferito!- esclamò abbracciandolo.
-Calum?-chiese impaziente di vedere il pargoletto di quasi tre anni.
La signora annuì e lo accompagnò nella camera che doveva essere di suo figlio e accese la luce.
Il piccolo stava dormendo sotto le coperte, ed era un peccato svegliarlo..
Così la signora gli propose.
-Facciamo così, per oggi rimani finché Cal non si sveglia, sono sempre sola e un po di compagnia non mi dispiace.- 
Michael le sorrise grato e annuì.
-Vuoi vedere un film? O magari bere un the.- 
disse sorridente la donna.
-Anzi! Ho qualcosa di meglio per te piccolo teppistello.- disse allontanandosi e sparendo per qualche minuto.
-Dove diavolo..- sussurrò -Eccola!- esclamò.
Poco dopo riapparì con una chitarra acustica.
-Vuoi imparare a suonarla?- chiese entusiasta.
-Veramente?!- esclamò sorpreso.

-Ti prenderei mai in giro?- chiese retorica la donna sedendosi sul divano con la chitarra in braccio.

-La devo solo accordare..- disse iniziando a strimpellarla e ascoltando attentamente le note.

-Ecco fatto!- disse una volta finito il lavoro.

La passò al bambino e lui contento iniziò a suonare i primi accordi.

-Avevo fatto un corso a scuola..- informò la donna che era sorpresa.

Lei rise e poi si avvicinò a Mike.

-Allora sai le note?-

Lui annuì.

-Bene prendo gli spartiti e iniziamo a suonare!- disse entusiasta.

Quello era il secondo giorno più bello della sua vita, il primo era la nascita di Calum.

Passarono il pomeriggio a strimpellare e a ridere, un po’ di luce si era fatta spazio nel cuore già pieno di tenebre di Michael.

*Angolo autrice*

Okay, stavo scrivendo il capitolo di ''Changes.'' e non so ho avuto l'ispirazione.

Sono pazza LOL non so era la decima volta che cancellavo quel capitolo, e di punto in bianco ho iniziato a scrivere questo.. e niente ho deciso di vedere cose ne usciva fuori,

Beh non so cosa ne uscirà AHAH spero che vi piacerà.

Mi ritiro a riscrivere l'ennesima volta il capitolo 19.

Ciau a dopo c:

-JakeBass

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