Erano iniziati i primi giorni di dicembre e i primi fiocchi di neve stavano cominciando a scendere da quel cielo nuvoloso e freddo, come l'aria che soffiava.
E in quei giorni le condizioni di Taehyung non migliorarono.
Il suo corpo era perennemente tremolante e seduto per via della frebbe alta che lo assillava da quando si era sentito male.
Per fortuna c'era sempre qualcuno che si prendeva cura di lui.
Come Namjoon e Jin che in quei tempi erano diventati un po' i medici del circo.
Ma naturalmente al primo posto c'era Jimin che appena poteva faceva di tutto per restare in quella roulotte, distraendosi ogni tanto con quel gatto grigio che non si staccava un secondo dal biondo.
A volte anche fino a tarda notte dove poi era Jungkook che lo svegliava per dargli il cambio.
Proprio come quella notte.
Era la terza ormai; Jimin era crollato con la testa sul letto di Taehyung, mentre quest'ultimo era sempre scosso dai brividi di freddo.
-Jimin- lo chiamò con voce bassa e delicata poggiandogli una mano sulla schiena -Mmh- mugolò il rosa -Puoi andare, qui ci penso io- gli disse Jungkook.
Se pur con fatica Jimin si alzò biascicando un saluto prima di uscire dalla roulotte.
Jungkook, come sempre, la prima cosa che fece fu ribagnare il panno bagnato posto sulla fronte del biondo per poi rimetterlo con molta delicatezza.
Nel mentre si prese alcuni secondi per guardare quel viso devastato dalla febbre e notò che era particolarmente agitato dagli occhi che si muoveva freneticamente da sotto le palpebre.
Vederlo in quello stato gli faceva uno strano effetto; quasi da voler essere lui al posto suo.
Dopo esserci accertato che fosse tutto a posto e che si fosse calmato; decise di farsi un giro in quella piccola roulotte visto che ne aveva l'occasione.
All'inizio nulla attirò la sua attenzione; almeno fino a quando non arrivò a un foto con una rosa.
Incuriosito la prese in mano e per un momento rimase sorpreso di vedere Taehyung, con altre persone, sorridere felicemente davanti a un circo e vestiti con abiti da scena.
Si soffermò per un lungo lasso di tempo sul biondo. Da quando era arrivato lì aveva avuto modo di vederlo sorridere un po' di volte; ma mai come in quella foto.
Poi cominciò ad analizzare gli altri componenti della foto e subito alcune domande cominciarono a crearsi nella sua mente.
Come chi fossero quelle persone, che fine avessero fatto e perchè Taehyung non era più con loro.
Una voce bassa e affaticata lo risvegliò da quei pensieri e quando voltò la testa vide Taehyung che cercava di dire qualcosa.
In quel buio però non riusciva a vedere se si fosse svegliato.
Quindi, dopo aver riposato la foto, si diresse verso di lui; ma notò che stava dormendo e i suoi erano solo dei deliri dovuti alla febbre.
Sempre con la solita delicatezza che riservava solamente a Taehyung in quei giorni si sedette sul letto accanto al suo corpo.
-Jun-g-kook- disse il biondo nel sonno, ma che comunque colpì il corvino in pieno viso; che subito credette si fosse svegliato, ma quando vide che non eri così rimase ancora più sorpreso nel sentirlo pronunciare il suo nome.
-Ehi biondino- disse comunque sapendo che poteva sentirlo, ma dopo quello Taehyung non si mosse più e non disse più nulla.
Si fece scappare un sospiro, aveva veramente sperato che si fosse svegliato.
Perchè anche se lo trovava irritante, in un certo senso gli mancava poter discutere con lui e vedere quel viso tanto adorabile farsi rosso dalla rabbia. Che al sol pensiero gli fece spuntare un sorrisetto divertito.
-Perché sorridi...- Jungkook questa volta non alzò la testa pensando che la sua mente se lo fosse immaginato. O almeno così credeva finché non sentì una mano posarsi sul suo braccio; un tocco leggero ma che bastò a fargli dirigere lo sguardo verso Taehyung, che, seppur con fatica, lo fissava con un sorriso appena accennato -Ben tornato bella addormentata- disse Jungkook senza perdere l'occasione di prenderlo in giro, come ormai era abituato a fare.
-Non hai risposto alla domanda- ribattè Taehyung, anche mentre stava male non smetteva di tenergli testa. E Jungkook avrebbe dovuto immaginarselo sapendo quanto a volte potesse essere testardo.
-Vedi di riposarti- gli disse invece il corvino alzandosi delicatamente dal letto e cercando di coprirlo il più possibile con le lenzuola.
Per un attimo ripensò ai gesti gentili che aveva riservato a Taehyung in quei giorni. E ne rimase sorpreso.
In pochissimo tempo era passato da non poterlo vedere, a prendersi cura di lui. Forse era quell'aria indifesa di quei giorni che lo stava facendo comportare in quel modo. Oppure era altro?
Questo non poteva saperlo; ma qualcosa in lui e i suoi confronti verso quel ragazzo stavano cambiando.
Ovviamente Taehyung crollò subito addormentato, anche si era svegliato, rimaneva comunque debole.

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THE GREATEST CIRCUS
Fanfiction✨KOOKV✨ Silenzio, attesa, trepidazione. Tutto questo è ciò che succede un attimo prima che i riflettori annuncino l'inizio dello spettacolo. Uno spettacolo pieno di gioia, stupore, ansie e paure; che messe insieme creano qualcosa di inimmaginabile...