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Erano passate due settimane, in cui Taehyung, sentendo l'importanza di quel compito non perse tempo, mettendosi immediatamente al lavoro.
Cominciò con dare nuovi numeri a tutti gli artisti, ovviamente c'era chi non ne era d'accordo con i cambiamenti, ma per fortuna alla fine cedevano dandogli ascolto.
Naturalmente Taehyung non era da solo, Jin era sempre disponibile per dare dritte di ogni tipo; rivelandosi molto utile e anche molto severo a volte, quasi da fare paura.
Ma almeno tutto filava liscio, senza alcun intoppo. Tutto il Circo era all'opera, tutti davano il meglio di loro tanto di arrivare alla sera con la schiena a pezzi.
I giorni passavano e con loro si avvicinava sempre di più lo spettacolo di Natale; il che rendeva tutti molto più nervosi, sopratutto Taehyung che voleva che tutto andasse per il meglio in ogni piccolo particolare.
E come ogni volta Jimin si ritrovava a doverlo calmare prima che potesse impazzire davvero una volta per tutte.
Alla fine della giornata forse Taehyung era quello più stremato di tutti, ma comunque soddisfatto di come stavano procedendo le cose.
Ma come tutti anche loro aveva un giorno di pausa e in quel giorni Jimin ebbe la brillante idea di andare a fare un giro per la città; tanto per liberare un po' la mente e avere un po' di svago dalla solita routine.
Taehyung all'inizio non era molto convinto, ma quando gli spiegarono che quella sarebbe stata un ottima opportunità per passare un po' di tempo in più con Jungkook accettò immediatamente.
In fondo in quei ultimi giorni loro due non avevano avuto molto tempo per loro, oltre ai loro allenamenti; ogni volte il grigio si ritrovava con qualcosa da fare dovendolo abbandonare ogni volta e si vedeva che questo dava un po' fastidio al corvino. E lui non poteva che sentirsi tremendamente in colpa.
Alla fine Jimin era riuscito a convincere anche il resto del gruppo contagiati dal suo entusiasmo; ritrovandosi tutti riuniti a girare per il centro in città ridendo, scherzando e facendo forse fin troppo chiasso. Ma nonostante questo si stavano divertendo.
Taehyung camminava fianco a fianco con Jungkook che per tutto il tempo rimase in costante silenzio, con sguardo fisso davanti a se.
-Kook tutto ok?- gli chiese Taehyung un po' incerto; temeva che ce l'avesse con lui per i giorni passati.
-No- rispose schietto Jungkook e quella non sembrava la risposta che il grigio si aspettava -Cosa c'è?- chiese ancora Taehyung fermando questa volta i suoi passi e poco dopo anche il corvino fece lo stesso; mentre gli altri più avanti di loro non ci fecero nemmeno caso e continuarono a camminare.
-Abbiamo l'opportunità di stare un po' assieme dopo giorni- spiegò Jungkook facendosi più vicino -Ma vorrei che fossimo soli- specificò alla fine.
Taehyung sentì l'ansia che lo stava divorando dissolversi dal suo petto -Mi vuoi chiedere un appuntamento?- gli domandò scherzosamente facendo spuntare finalmente un sorriso sul suo volto -In un certo senso- confessò Jungkook quando fu a poco centimetri da lui.
Taehyung fece un largo sorriso prima di lasciarsi un veloce bacio a stampo -Bastava dirlo- gli disse per poi afferrarlo per una mano e trascinarlo lontano dal resto del gruppo.
Camminarono per un bel po' fino a quando non arrivarono nell'enorme piazza allestita con bancarelle di ogni tipo.
Si fermarono a osservarne una ad una e Jungkook potè giurare di non aver mai visto Taehyung così felice come se fosse tornato bambino -Uh guardo del gelato!- indicò il grigio -Ne vuoi uno?- gli chiese Jungkook e bastò lo sguardo scintillante di Taehyung come conferma.
Una volta ordinato si sedettero su una panchina e Jungkook si mise ad osservare Taehyung che si gustava con gioia il suo cono al gusto di pistacchio e cioccolato.
Era così bello ai suoi occhi da non sembrare reale; così bello e seducente.
Vedere come le sue labbra si muovevano su quel gelato era troppo per lui che tratteneva giorno dopo giorno il suo istinto di farlo suo.
Ma in quel momento la sua volontà stava venendo meno, non riusciva a distogliere lo sguardo e solamente una volta che Taehyung finì il suo gelato lo prese con forza trascinandolo in un vicolo scuro e che passava innoservato.
-Che fai?- Taehyung ebbe appena il tempo di chiederglielo che si ritrovò con il corpo bloccato tra il muro e Jungkook che nel frattempo aveva iniziato a baciarlo con una voglia travolgente.
Lui ovviamente non ci mise molto a ricambiare, nonostante la sorpresa iniziale.
Jungkook più avanti spostò la sua attenzione sul suo collo, lasciandogli morsi roventi rendendo difficile per Taehyung solamente respirare. Tutto quello provocava piacevoli sensazioni in tutto il suo corpo mandandogli in tilt il cervello.
Sentiva le mani di Jungkook scendere sempre di più fino ad arrivare al suo fondo schiena e stringerlo con fare possessivo; mentre le sue si intrufolavano tra i suoi capelli.
Non sapeva cosa gli fosse preso, ma non voleva che si fermasse; non si era mai sentito così prima e avrebbe tanto voluto che continuasse. Peccato che fossero in ambiente pubblico e rischiavano di essere visti.
-Non qui- disse con voce roca e tremante dall'eccitazione, bloccando le mani del corvino che nel frattempo si stavano insinuando nei suoi pantaloni.
Ma fu proprio in quel momento che Jungkook sembrò come ritornare alla realtà, allontanandosi forse con troppa fretta da lui -Hai ragione, non so cosa mi sia preso- disse passandosi le mani sul viso e cercando di non incontrare lo sguardo di Taehyung.
Ma quando sentì una mano posarsi sulla sua guancia dovette cedere, cosa che ormai gli capitava spesso -Va tutto bene- lo rassicurò il grigio che da una parte si sentiva in colpa.
Infondo Jungkook si trovava in quello stato per lui; perché era lui quello non ancora pronto al grande passo e quindi il corvino si ritrovava a doversi trattenere.
Una volta che Jungkook si fu calmato e che entrambi si fossero dati una sistemata e un minimo di contegno decisero di fare un ultimo giro, prima di tornare al campo e quindi dagli altri, ormai si era già fatto abbastanza tardi quindi tutti sicuramente erano rientrati.
-Eccovi, si può sapere dove eravate finiti?- gli corse subito incontro Jimin come una furia, non appena misero piede al campo. Ovviamente era affiancato da Hoseok che invece li guardava con aria maliziosa -Lasciali stare, saranno stati a spassarsela da qualche parte- intervenne infatti subito dopo; causando un grande imbarazzo al grigio e irritazione a Jungkook -Invidioso Jung?- rispose a tono iniziando una gara di botto e risposta; mentre Taehyung se ne stava al quanto in disparte, in silenzio e con il capo chino.
Jimin che lo aveva notato sapeva che qualcosa non andava, di solito quando quei due iniziavano a battibeccare Taehyung osservava la scena divertito, ma non questa volta.
-Sei pensieroso- gli disse all'orecchio in modo da non farsi sentire dagli altri; infatti la sua voce sembrò riportarlo con i piedi per terra -Parliamo?- chiese dopo con il suo solito tono gentile e cauto.
Non serviva che specificasse o insistesse; Taehyung aveva bisogno di parlare, quindi abbandonarono i due ragazzi lasciandoli ai loro discorsi; mentre loro si dirigevano verso la roulotte del rosa.

-Allora? Dove siete stati?- chiese Jimin poggiando due bicchieri di vino sul tavolo; uno per se e uno per Taehyung che continuava ad avere la sua espressione pensierosa -In piazza, ci siamo divertiti- rispose prendendosi subito un sorso di quella bevanda scarlatta -Oh lo vedo- commentò il rosa con tono malizioso guadagnandosi un sguardi confuso da parte del grigio; sguardo che per poi indicare un punto sul collo.
Come d'istinto Taehyung andò a coprirsi il suo per poi diventare immediatamente rosso dall'imbarazzo -Non c'è nulla di cui vergognarsi- lo rassicurò Jimin -È proprio questo il punto- sbottò Taehyung -Non c'è nulla.
-Che vuoi dire?- Jimin era confuso.
-Voglio dire che non abbiamo ancora fatto nulla.
Dopo quella piccola confessione susseguirono momenti di silenzio tra i due.
Taehyung non sapeva più cosa dire e Jimin invece stava riflettendo a fondo sulla situazione -E come mai?- se ne uscì alla fine il rosa, anche perchè quella era l'unica domanda che gli era venuta in mente -Perchè...ecco io non sono pronto, è un passo importante...- rispose un po' impacciato il grigio torturandosi le mani in estremo disagio -Sei vergine deduco- concluse Jimin con leggerezza facendogli spalancare gli occhi
-Tu sai cos'è il tatto?- gli chiese ironico, ma il rosa preferì ignorare quella domanda e continuare con la sua riflessione -Ma immagino ci siano state delle occasioni- disse, ricevendo subito conferma -Si, ma ogni volta mi tiro indietro.
-E Jungkook cosa dice?
-Lui dice che aspetterà, ma vederlo trattenersi solo perché io sono un codardo mi fa sentire...egoista- gli spiegò Taehyung cominciando a sentire i sensi di colpa farsi nuovamente largo in lui.
-Peró lo voglio- aggiunse poco dopo il grigio, ricordando le sensazioni che aveva provato in quel vicolo -Capisco- fece Jimin tornando pensieroso -Non assillarti, quando arriverà il momento giusto lo capirai e ad allora basterà lasciarti andare.
Taehyung non sapeva se parlasse per esperienza, ma il timore che magari quel momento tra lui e Jungkook non arrivasse mai non gli piaceva affatto.
Jimin aveva ragione, doveva solamente sciogliersi e smetterla di farsi mille problemi inutili. Doveva godersi quello che aveva prima che fosse troppo tardi.

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I'm back,
Cosa ne pensate?

THE GREATEST CIRCUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora