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Fuoco e fiamme.
I suoi occhi non facevano che vedere questi riflessi dai colori accessi davanti al suo viso; insieme a un calore quasi insopportabile che lo avvolgeva completamente.
Il fumo che si addentrava nel su corpo, fin dentro ai polmoni, dandogli come la sensazione di annegare.
Lo stesso fumo che gli annebbiava la mente che non riusciva a comandare al suo corpo di muoversi e tanto meno di sentire le urla intorno a lui.
Era immobilizzato e circondate da quel mostro rosso che divorava qualsiasi cosa sul suo cammino.

Taehyung si svegliò di soprassalto, con la fronte gocciolante di sudore; il corpo tremante e il respiro affannato alla ricerca d'aria.
Ancora leggermente scosso si sfregò il volto con le mani nel tentativo di scacciare i ricordi di quel sogno che ormai lo tormentava quasi tutte le notti.
Se solo fosse stato davvero un sogno.
Nel mentre si sfregava il viso, non si rese nemmeno conto che alcune lacrime erano sfuggite al suo controllo bagnandogli le guance arrossate.
Dopo essersi ripreso almeno un minimo, si ributtò a peso morto sul letto facendolo sobbalzare e con lui anche quel gatto che era l'unica compagnia in quelle notti.
Erano passata appena una settimana da quando si era unito a quel circo.
Giorni passati in totale tranquillità.
Stava stringendo un gran bel rapporto con Jimin che si dimostrava sempre molto disponibile e coi si confidava più spesso; ma come tutto il resto del gruppo dall'altronde. Ovviamente tranne Jungkook.
Taehyung in quei giorni aveva provato a cercare di raggiungere un rapporto di pace tra di loro; ma quel ragazzo non sembrava voler collaborare, rendendogli tutto più difficile. Lo mandava ai pazzi.
Ma a parte quello qualcosa era comunque cambiato in lui.
Gli sguardi che gli rivolgeva non erano più furiosi o glaciali come i primi; ma erano più come se lo studiassero
Il che lo faceva sentire ancora più in soggezione di qualsiasi altra volta.
Ma nonostante questo piccolo e insignificante cambiamento, Jungkook non perdeva mai tempo nel ricordagli di non essere contento a lavorare con lui.
-Su questo almeno siamo d'accordo- gli disse una volta Taehyung scatenando l'irritazione del corvino.
Scosse la testa cercando di scacciare quei pensieri così insidiosi.
Non era la prima che si era ritrovato a pensare più del dovuto a quel ragazzo così irritante; eppure così affascinante e attraente.
Era così frustrante.

-Taehyung!- urlò Jungkook battendo con poca gentilezza sulla porta del roulotte.
Era passata un 'ora da quando avrebbero dovuto iniziare l'allenamento.
E c'erano due motivo se in quel momento era alterato.
Primo il biondo era in ritardo e secondo era stato costretto dagli altri ad andarlo a chiamare.
-Taehyung, di do cinque secondi poi sfondo la porta!- tuonò nuovamente e per fortuna pochi secondi dopo la porta davanti a lui si aprì, rivelando Taehyung dall'aria ancora assonnata e i capelli senza un ordine logico. Ma il cervello di Jungkook non poté non pensare che fosse comunque adorabile...
-Che succede?- chiese Taehyung con fare innocente, non capendo al volo la situazione siccome si era appena svegliato e non nei migliori dei modi.
-Sei in ritardo, ti stanno aspettando tutti- spiegò Jungkook cercando di rimanere il più pacato possibile, nonostante si intuisse che fosse irritato anche a un chilometro di distanza.
In quel momento qualcosa si accese nel biondo, che subito si precipitò dentro la roulotte sbattendo la porta in faccia a corvino, che non se lo aspettava minimamente.
Era pronto a battere nuovamente il pugno su quella dannata asse di legno; quando essa si riaprì di scatto facendolo rimanere con un pugno a mezz'aria.
-Che fai?- chiese Taehyung guardando la sua mano.
Jungkook la riabbassò immediatamente; senza degnarlo di una risposta e dandogli le spalle -Muoviti- disse solamente facendo alzare gli occhi al cielo a Taehyung ormai rassegnato.

-Scusate- disse Taehyung visibilmente imbarazzato per quel tremendo ritardo.
-Ehi, tranquillo capita a tutti- lo rassicurò Jhope dandogli una sonora pacca sulla spalle e con la sua solita allegria contagiosa.
-Allora? Iniziamo?- chiese Jungkook impaziente come sempre.
Nessuno disse una parola, sapendo perfettamente di aver già saltato gran parte dell'allenamento.
Ognuno si mise alla propria piattaforma per cominciare i proprio esercizi con molta concentrazione.
Tutti tranne Taehyung che quella mattina era particolarmente assente da non riuscire a fare quasi il più semplice dei suoi esercizi.
Cosa che non sfuggì a Jungkook poco distante da lui; anzi era da un po' che aveva notato che sul suo volto erano comparse delle occhiaie.
Rimase a fissarlo ancora per un po' mentre tentava a fare un mossa talmente facile che vederlo fallire lo irritò, facendogli perdere la pazienza.
Con passo svelto si diresse verso di lui -Devi dare più slancio con il bacino- gli disse cingendole per la vita e fargli vedere il movimento più coretto.
A quel tocco totalmente inaspettato Taehyung si irrigidì, non lo aveva sentito arrivare e ora erano più vicini di quanto erano abituati ad essere; tanto che sentiva il respiro caldo del corvino sul suo collo.
-D'accordo- disse Taehyung per poi rivolgere leggermente il capo verso il viso di Jungkook, che appena fece incontrare il loro sguardo si allontanò quasi scottato.
Fece per tornare al suo posto, ma prima diede un ultimo sguardo al biondo; appena in tempo per vederlo perdere nuovamente l'equilibrio e prenderlo prima che toccasse a terra.
-Scusa- disse Taehyung cercando di rialzarsi -Si può sapere che ti prende?- gli chiese invece Jungkook non mollando la presa dalla sua vita.
-Cosa vuoi dire?- domandò a sua volta Taehyung questa volta riuscendo a liberarsi dalla sua presa abbastanza da acquisire una debita distanza tra di loro.
-Hai alla testa tra le nuvole- gli fece notare il corvino -E non penso nemmeno che tu stia dormendo abbastanza.
-Sto bene- disse semplicemente Taehyung, senza però smentire ciò che aveva appena detto -E poi da quando ti preoccupi per me?
Questa volta era lui che non sembrava voler collaborare con il corvino, che invece sembrava abbastanza di "buon umore" da chiedergli cosa avesse.
-Figurati se mi preoccupo per te- commentò Jungkook, demolendo in un secondo tutto il resto.
-Eppure è quello che hai appena fatto.
Jungkook si ritrovò con le spalle al muro, non potendo, anche per quanto volesse, negare l'evidenza.
Quindi decise di fare quello che gli riusciva meglio, ovvero ignorarlo decidendo di tornare ai suoi allenamenti. Facendo spuntare un sorriso soddisfatto sul volto di Taehyung.
Che poco dopo si tramutò in una risata quando vide Jungkook inciampare su un dei suoi attrezzi da allenamento, finendo quasi faccia a terra.
-Che hai da ridere?- chiese Jungkook irritato fulminandolo sul posto; ma la sua espressione si addolcii quasi folgorato non appena lo sentì ridere con una risata che trovò cristallina.
Si fece scappare un piccolo sorriso, che però ritirò subito prima che qualcuno lo notasse.
E facendo finta nulla tornò a quello che stava facendo.

Quel piccolo dettaglio però non sfuggì a due figure che avevano fissato tutta la scena in lontananza con un sorrisetto beffardo sul volto.
-Oh Jungkook ha sorriso- disse Jhope
-È un passo avanti- constatò Jimin, felice nel vedere qualche piccolo miglioramento tra i due ragazzi.
-Riusciranno mai ad andare d'accordo secondo te?- chiese il rosso questa volta più serio -È quello che spero- rispose Jimin.

THE GREATEST CIRCUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora