Dopo il risveglio di Jungkook i due ragazzi passarono il resta della serata a parlare come se non fosse successo nulla.
Anche se a volte il corvino notava la tristezza di Taehyung quando lo guardava e lui era subito pronto a consolarlo.
Quella stessa sera, dopo vari tentativi riuscì anche a farsi dire da dove provenissero le ferite che Taehyung aveva sul viso e dovette trattenersi con tutte le sue forze per non andare a cercare quei vigliacchi in quell'istante.
Ma mantenne la calma per Taehyung che lo guardava con occhi supplichevoli, pregandolo di non fare altre stupidaggini.
Jungkook dovette arrendersi, per il momento, sicuramente non l' avrebbe fatta passare così facilmente ne a Smith ne a Tuan; non dopo ciò che avevano fatto, radendo al suolo quella che considerava casa sua e sopratutto per quello che aveva fatto a Taehyung, pestandolo e facendogli rivivere il suo vecchio trauma.
Il rosso gli aveva ripetuto più di una volta di stare bene, ma sapeva perfettamente quanto però ne fosse ancora segnato.
Dopo questi ultimi chiarimenti i due ragazzi crollarono esausti, ma questa volta Taehyung non andò su quella poltrona scomoda, bensì si addormentò tra le braccia di Jungkook che lo avvolgeva quasi volesse proteggerlo da qualsiasi cosa.La mattina seguente i due ragazzi si erano svegliati di buon ora, eppure rimasero a letto fino a quando un medico non costrinse Taehyung ad allontanarsi.
Anche se sarebbe meglio specificare che Taehyung aveva provato più volte ad alzarsi, ma il corvino glielo aveva impedito.
-Cosa ti hanno detto?- chiese Taehyung una volta rientrato in stanza, andandosi a sedere sul bordo del letto -Domani mi dimetteranno- rispose Jungkook tirandosi a sedere -Ah e nessuno sforzo- aggiunse.
-Ti dovrò fare da badante?- scherzò Taehyung -Non è quello che fanno i mariti?- domandò a sua volta Jungkook, fiero di poterlo dire.
Per Taehyung invece era ancora così surreale -Quando lo diremo agli altri?- chiese.
-Se fosse per me glielo direi anche subito- fece Jungkook, non vedeva l'ora di urlarlo ai quattro venti; tutti dovevano sapere che presto il rosso sarebbe stato solo suo.
-Allora quando arrivano glielo diciamo- decise Taehyung, immaginandosi già la reazione che potrebbero avere.
Quella mattina aveva avvisato Namjoon del risveglio di Jungkook, perciò sapeva che sarebbero passati nel pomeriggio, eppure qualcuno bussò alla porta poco dopo.
Il che parve strano ai due ragazzi, in più quello non era l'orario delle visite.
Taehyung si alzò andando ad aprire ritrovandosi così i due agenti di qualche giorno prima difronte.
-Salve agenti- salutò Taehyung con un piccolo inchino -Potremmo fare due chiacchiere signor Kim?- gli domandò l'agente con cui aveva parlato, e il tono che aveva usato non sembrava promettere nulla di buono.
-Si certo- rispose pronto a uscire dalla stanza, ma fu bloccato -Vorremo fare alcune domande anche al signor Jeon se non gli dispiace.
Ci furono alcuni attimi di esitazione, ma Taehyung non poteva opporsi a delle forze dell'ordine.
Appena entrarono nella stanza Jungkook rivolse un occhiata confusa al rosso che si prestò subito a presentarli -Loro sono i due agenti che stanno indagando sull'incendio- spiegò, immediatamente Jungkook fece un cenno con la testa in segno di saluto verso i due uomini -Cosa possiamo fare per voi?- chiese.
I due agenti si girarono verso Taehyung che nel frattempo si era diretto verso la finestra, irrequieto
-Signor Kim, abbiamo interrogato le persone di cui ci ha fornito il nome- comunicò uno degli agenti leggendo alcuni appunti -Hanno negato tutto e purtroppo la sua dichiarazione non è attendibile.
Taehyung si voltò di scatto verso i due agenti, incredulo -Tutto ciò che ho detto è vero- disse.
-Non c'è nessuno che può testimoniarlo- intervenne il collega.
-Allora le mie ferite come le spiegate?- Taehyung non ci poteva credere; qualsiasi cosa gli avessero detto Smith o Tuan non era la verità.
-Taehyung, deve sapere che il signor Smith ci ha fornito un' importante informazione su di lei- a quell'informazione il rosso sentì il sangue gelarsi nelle vene e il suo cuore che rallentava i battiti.
Immediatamente cercò con lo sguardo quello di Jungkook, in cerca di sostegno.
-In passato lei è già stato coinvolto in un incendio giustò? Un incendio creato da lei- continuò l'agente, questa volta puntando gli occhi su di lui, studiandolo.
-Fu un incidente- balbettò Taehyung, sapeva che sarebbe potuta finire in quel modo, Smith lo aveva avvertito eppure lui non ci voleva credere.
-Non lo metto in dubbio, non la stiamo accusando di nulla- provò a calmarlo l'uomo -A patto che lei sia totalmente onesto con noi.
-Ma è questa la verità!- sbottò Taehyung e fu proprio in quel momento che intervenne Jungkook in suo aiuto.
-Agenti posso dire una cosa?- domandò mantenendo i nervi saldi -Parli pure- consentirono.
-So per certo che sia Tuan che Smith sono coinvolti- disse a tono fermo -Tuan non ci ha mai sopportato, mentre Smith venne al campo un giorno, minacciandolo davanti ai miei occhi- disse prendendo le difese di Taehyung.
-C'è qualcun altro che può confermarlo?- domandarono gli agenti -Chiunque vogliate- rispose schietto Jungkook, aveva già avuto a che fare con i poliziotti sapeva come approcciarsi a loro.
-D'accordo- disse l'agente con in mano il taccuino, scrivendoci qualcosa sopra per richiuderlo e metterlo in tasca.
-Noi le crediamo Taehyung, ma sappia che la terremo d'occhio- disse per poi lasciare la stanza con il suo collega al seguito.
Taehyung tenne per tutto il tempo lo sguardo fissò fuori dalla finestra, mentre cercava di calmare i suoi battiti e di regolarizzare il suo respiro.
Stava succedendo di nuovo, la prima volta fu uno strazio tra indagini e interrogatori; non sapeva se sarebbe riuscito ad affrontarla per una seconda volta.
-Taehyung- lo chiamò Jungkook preoccupato -Tutto ok?- Jungkook poteva solamente immaginare come si sentisse in quel momento, la rabbia e la frustrazione che lo affliggevano.
Rimase a fissarlo, in attesa di qualche risposta finchè non vide una lacrima solcare il suo volto, questo lo indusse ad alzarsi da letto, anche se gli era vietato.
-Cosa fai?- domandò Taehyung prontò a rimetterlo al suo posto, ma Jungkook si oppose afferrandolo per le spalle e sollevandogli il viso in modo che lo guardasse, così potè vedere i suoi occhi pieni di lacrime -Ho paura, tu lo sai che io non c'entro, io...- Taehyung sembrava realmente spaventato mentre tentava di reprime un pianto imminente.
-Ehi calma- provò a tranquillizzarlo Jungkook asciugandogli una lacrima sfuggita al suo controllo -Vedrai che supereremo anche questo.
-Lo spero davvero- disse Taehyung appoggiando la sua fronte su quella del corvino -Non ci pensiamo ora va bene?- gli chiese Jungkook e lui annuì in risposta.
Dopo di che volendolo distrarre, il corvino gli propose solamente di pensare al momento a cui avrebbero comunicato agli altri la loro decisione di sposarsi.
Grazie a quello riuscirono a far passare il resto della mattina senza alcun intoppo, fino al tanto atteso momento.
Il primo ad arrivare fu Namjoon insieme a Jin e Jimin; poco dopo li raggiunsero anche Yoongi e Hoseok.
Furono tutti felice di vedere che Jungkook stava bene e ancora più contenti di sapere che sarebbe tornato a casa l'indomani.
Passarono un po' del tempo tra le solite chiacchiere e non mancarono anche i soliti battibecchi tra Hoseok e Jungkook.
Sembrava tutto normale, una giornata come tante, ma lo sarebbe stato ancora per poco.
-Ragazzi, io e Taehyung abbiamo una notizia da dirvi- disse Jungkook attirando così l'attenzione di tutti i presenti, mentre il rosso si avvicinava a lui stringendogli una mano.
-Bella o brutta?- domandò Hoseok volendosi prepara mentalmente guadagnandosi però una gomitata da parte di Yoongi, che nel suo aveva già intuito tutto.
-Abbiamo deciso di sposarci- dissero i due ragazzi assieme, per poi far passare gli occhi da uno all'altro.
Nei loro volti passò sorpresa, confusione e alla fine gioia pura.
Jimin subito non disse nulla, lanciandosi verso Taehyung per stritolarlo in un abbraccio -Lo sapevo- disse saltellando sul posto eccitato.
-Questa si che è una bella notizia- disse Namjoon, mentre Jin non riusciva a smettere di sorridere.
Dopo alcuni abbracci e congratulazioni subito si cominciò a parlare del matrimonio.
Quello più fomentato era Jimin, che subito insieme a Jin, si era proposto di organizzare quello che a detto loro sarebbe stato il matrimonio perfetto.
Taehyung si ritrovò in balia di quelle due furie e non sapeva nemmeno come uscirne.
-Ok ragazzi, lasciatelo respirare- arrivò in suo soccorso Namjoon, afferrandoli per una manica e trascinandoseli dietro.
L'orario delle visite era ormai finito e anche se a malincuore dovevano andarsene.
Taehyung richiuse immediatamente la porta alle sue spalle, tirando un sospiro di sollievo -È andata bene- disse Jungkook, facendo spazio accanto a se in modo da poter accogliere il rosso, che si buttò a peso morto -Già- fece mettendosi più comodo, con la testa appoggiata sulla spalla del corvino.
-Ti amo- gli disse Jungkook lasciandogli alcuni baci sulla cute -Anch'io- ricambiò Taehyung crollando poco dopo addormentato ed esausto e Jungkook ne approfittò per rimanere a guardarlo.
E più lo guardava, più sapeva di aver fatto la scelta giusta con Taehyung.
Lui era l'unico.~~~~~~~
BONSOIR (si scrive così? Boh)
Fa schifo yeeeeeh
Divertitevi :)
(possibili errori grammaticali)
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THE GREATEST CIRCUS
Fanfiction✨KOOKV✨ Silenzio, attesa, trepidazione. Tutto questo è ciò che succede un attimo prima che i riflettori annuncino l'inizio dello spettacolo. Uno spettacolo pieno di gioia, stupore, ansie e paure; che messe insieme creano qualcosa di inimmaginabile...