Capitolo 10

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Sdraiati tra l’erba tagliata, guardavamo il cielo e fumavamo erba. Io mi trovavo all’esterno e al mio fianco, invece, c’era Harry. In quel preciso momento, Harry fece l’ultimo tiro prima di buttare via il mozzicone dello spinello. Sospirai delusa per non aver potuto fare un altro tiro, ma infondo avevo già fumato abbastanza. Il palmo della mia mano era rivolto verso il suolo e potevo sentire l’umidità della terra, dell’erba sotto la mia pelle. Mentre guardavo le nuvole scure che si spostavano nel cielo bruno, riuscivo a sentire il calore delle dita di Harry vicino alle mie. Inconsciamente spostò di poco la mano verso la mia e ci toccammo. La sensazione che provai era quella di una leggera scossa, come quella di un avvertimento, che mi attraversò tutto il corpo. Voltai il viso verso Harry e notai che i suoi occhi, le sue pupille dilatate, erano rivolti a me.

«Stai bene?» chiesi con voce bassa ricordando il suo stato di qualche ora prima.

«Si.» Un sussurro. I suoi occhi erano come un mare infinito e scuro. Il verde smeraldo dei suoi occhi diventò più scuro e più piccolo facendo spazio alle pupille nere dilatate. Mi alzai a sedere e vidi Harry seguire i miei stessi movimenti. Incrociai le gambe e mi girai verso di lui.

«Sicuro di stare bene?» chiesi nuovamente.

«Sicurissimo, ma la testa mi fa ancora male» ammise.

«Non avresti dovuto fumare tutta quell’erba...» dissi spostando un ciuffo riccio, ribelle, che gli cadeva sulla fronte. Stai diventando sentimentale, Mia. Datti una regolata,  disse la mia vocina interiore, in modo severo. Feci un piccolo respiro veloce cercando di ascoltare quella voce fievole, cercando di assimilare le sue parole. Gli occhi di Harry erano una meraviglia, specialmente quella sera. Mi persi nel verde intenso delle sue cornee. Piagai la testa di lato e continuai a fissarlo mentre sentivo Clark e Jade ridacchiare e continuare a fumare. Non ridevano per noi, ma per le cose che uscivano dalla bocca di Clark, cose senza senso e senza un filo logico. Improvvisamente vidi la testa di Harry avvicinarsi all’incavo del mio collo e il suo respiro cominciò a rendere la mia pelle più sensibile, scaldandola. Misi una mano sui suoi ricci stringendoli appena tra le dita. Pensandoci, quello era il primo vero contatto fisico che avevamo avuto. Le sue mani si appoggiarono sui miei fianchi e il suo corpo si avvicinò di più al mio. Vidi le sue gambe aprirsi e accogliermi tra di loro. Rimasi ferma immobile sentendo i suoi sforzi sotto il mio tocco. Era bello stare in quel modo, in quel momento, e con lui. Chiusi gli occhi e continuammo a stare in quella posizione fino a quando non sentii i suoi capelli solleticarmi dolcemente la guancia e il collo. Le sue labbra calde, improvvisamente, si appoggiarono sulla mia pelle sensibile e cominciarono a lasciare qualche piccolissimo bacio delicato sopra di essa. I suoi occhi si chiusero e lo riuscii a capire grazie alle sue ciglia che, abbassandosi, mi provocarono una sensazione del tutto inaspettata sulla pelle, sfiorandola. Tra quei baci, alcuni si prolungarono cominciando a sentirli pesanti sulla mia pelle. Succhiava leggermente ogni bacio che lasciava su di me fin che non si soffermò sulla parte bassa del mio collo, concentrandosi su quel piccolo pezzetto di pelle senza sosta. Sotto il suo tocco, il mio respiro cominciò a farsi più pesante. Continuavo a tenere gli occhi chiusi lasciandogli fare quello che voleva. Stava segnando la mia pelle senza motivo. Sentendo il sangue pulsare sempre più, strinsi i capelli di Harry ancora più forte avvicinandomi con il bacino a lui. Piegai leggermente la testa in avanti avvicinando il mio viso al suo collo. Quei movimenti non gli impedirono di continuare senza fermarsi. Mi piaceva quella sensazione e continuò a lungo.

«Miaaa» disse Jade imitando una cantilena. Aprii gli occhi di scatto e cominciai a guardarla mentre sentivo la pressione sul mio collo diminuire e le labbra di Harry staccarsi lentamente.

«Dobbiamo andare a casa, noi.» Shignazzò. Continuando a guardarla annuii e collegando quei pochi neuroni ancora svegli del mio cervello cercai di sistemarmi. Mi bagnai le labbra con la lingua e girai il volto verso Harry.

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