Incontri

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Annabeth

Ero poggiata al muretto della scuola da circa venti minuti e osservavo gli studenti che man mano arrivavano nel cortile, stavo studiando con chi potevo provare a fare amicizia. In realtà mi sentivo come una studentessa del primo anno, spaesata, confusa e fuori posto.

- Ehi! Tu devi essere la nuova studentessa della nostra classe - disse una voce facendomi trasalire.

Ero talmente presa dai miei pensieri che non avevo fatto caso alla ragazza che mi si era avvicinata. Rimasi a fissarla, aveva i capelli color cioccolato e asimmetrici lunghi fin sotto le spalle e gli occhi sembravano un caleidoscopio, non riuscivo a capire di che colore erano. Insomma era bellissima, sembrava spruzzare bellezza da tutti i pori. Però portava dei vestiti malconci e poco appariscenti, quasi volesse nascondere la sua vera natura.

- Io sono Piper McLean - si presentò allungando la mano verso di me.

- Piacere! Io sono Annabeth Chase - dissi stringendogliela. - Sbaglio o hai detto McLean? Non dirmi che tuo padre è Tristan McLean? - chiesi, ma me ne pentii subito guardando la faccia di Piper.

- Si suo padre è quel famoso attore! - disse un ragazzo circondando le spalle della mia nuova amica.

Aveva i capelli biondi, quasi dorati e gli occhi color del cielo. Il suo fisico era asciutto e muscoloso. Però rimasi colpita dalla piccola cicatrice che aveva sul labbro superiore, che invece di sfigurarlo lo rendeva ancora più attraente.

- Lui è il mio ragazzo, Jason Grace, e anche lui è in classe con noi - lo presentò Piper

- Ah! Tu sei quella nuova allora! - disse Jason - è un piacere conoscerti -

- Anche per me. Ma posso chiedere come fate a sapere che sono nella vostra classe? - chiesi sempre più curiosa.

- C' è solo una ragazza che deve entrare in quarto e sappiamo che sei in classe con noi perché mio cugino è il figlio del nostro professore di letteratura - spiegò il ragazzo.

- Capisco - risposi

- Hey oggi non si va a scuola? - chiese una voce alle nostre spalle.

Quattro ragazzi si erano avvicinati a noi, due maschi e due femmine.

- Ragazzi questa è Annabeth Chase, la nostra nuova compagna - mi presentò Piper - loro sono gli altri membri del nostro gruppo - disse poi rivolgendosi a me. E cominciò a presentare i suoi amici:

C' era una ragazza mingherlina dai capelli castani e ricci, la pelle era leggermente più scura rispetto alla loro e aveva due occhi dorati che sembravano due pepite d'oro. Il suo nome era Hazel Levsquei; al suo fianco c'era un strano tipo con i capelli ricci, dal sorrise folle e che sembrava un elfo. Leo Valdez; sempre vicino ad Hazel ma dalla parte opposta c'era un ragazzone alto e grosso, ma dal volto gentile e apprensivo. Era il fidanzato di Hazel, Frank Zhang; l'altra ragazza invece aveva un volto simpatico, i capelli rossi e ricci, gli occhi verdi e il viso era cosparso di lentiggini, si presentò come Rachel Elizabeth Dare.

- Ma chiamami solo Rachel - disse la rossa.

- Ragazzi è meglio andare, la campanella ha già suonato - fece notare Hazel.

Così ci dirigemmo tutti insieme in classe. Ero più tranquilla rispetto a prima, pensavo di rimanere sola per i prossimi due anni, invece in poco meno di dieci minuti mi ero già fatta nuovi amici.

Entrammo in classe e Piper mi invitò a sedermi al banco accanto al suo. La lezione cominciò e la professoressa di matematica, che si presentò come la Doods, cominciò a dire che lei non tollerava ritardi di nessun genere. Il caso, invece, non era d'accordo con lei perché proprio in quel momento bussarono alla porta e un ragazzo entrò in classe.

- Guarda chi si vede! Come al solito sempre puntuale, vero Jackson? - disse acida la professoressa.

Io rimasi senza parole, il ragazzo che era appena entrato non poteva essere definito bello, anzi sarebbe stato un insulto. Aveva una bellezza particolare, da far invidia agli dei.

La sua pelle era abbronzata nei punti giusti, era magro ma aveva braccia muscolose, le spalle larghe come quelle di chi faceva nuoto da anni e sotto la maglietta si potevano notare gli addominali. Aveva i capelli neri tutti scompigliati e quando si voltò verso di me l'aria non mi arrivava più ai polmoni, perché avevo incrociato i suoi occhi. Erano verde mare e mi sembrava di vederci riflesso l'oceano. Mi sorrise, un sorriso bellissimo da piantagrane. Mi passò accanto e si sedette al banco dietro a me, accanto a Jason.

- Quello è Percy Jackson - disse Piper sogghignando.

E se il destino...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora