Confusione!

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Percy

Ora vi starete chiedendo che cosa fa un ragazzo di diciassette anni, alle tre di notte, nella cucina della propria casa, che fissa stralunato un bicchiere d'acqua.

Semplice, non riuscivo a dormire. Non facevo altro che pensare a quello che era successo con Annabeth quella mattina. Prima mi aveva chiesto consiglio con un ragazzo, poi mi aveva baciato e se ne era andata via come un razzo senza dirmi niente.

- Certo che le donne sono proprio strane - dissi tra me e me

Quel bacio che cosa significava? Che provava qualcosa per me?

Avevo provato a chiamarla, ma non mi aveva risposto. E cominciavo a temere che non sarebbe più venuta a scuola per colpa mia.

Si, ma io che avevo fatto di male!

- Percy ma che hai? - mi chiese mia madre comparendo sulla porta della cucina.

- Non riesco a dormire -

- Non lo avevo capito guarda! - mi disse sarcastica.

- Forza sputa il rospo, calamaro - insisté sedendosi di fronte a me.

Calamaro! Mi chiamava così sin da quando ero piccolo, ma alcune volte usava anche altri nomignoli, sempre riferiti al mare. Gli avevo sempre chiesto il perché ma non mi aveva mai risposto.

- Mi sono innamorato! Per davvero e tanto - confessai - Ed è successo che all'uscita della scuola, lei prima mi ha detto che era innamorata di un tipo della città in cui viveva prima, poi che forse non provava più niente per quello e poi mi ha baciato ed è scappata senza dire nulla -

- Hai pensato che forse gli piaci? - disse mamma.

- Si che ciò pensato, ma non so come comportarmi -

- Smettila di farti problemi, Testa d'alghe. Domani la prendi e gli parli. Ora vai a dormire - disse lei tornandosene in camera.

Mentre se ne andava la sentii borbottare qualcosa su mio padre, ma non capii cosa.

Alla fine mi scolai il bicchiere d'acqua, dove si stavano per formare le alghe visto il tempo che ero rimasto a fissarlo, e me ne tornai al letto.

Annabeth

Mi rigirai di nuovo nel letto, non riuscivo a dormire.

Mi chiesi, per l'ennesima volta, quale cavolo era stato il motivo per cui avevo baciato Percy Jackson.

Si mi ero innamorata di lui, ora non avevo più dubbi.

Però appena tornata a casa mi ero trovata Luke Castellan, ragazzo più ricercato della mia scuola a San Francisco, bello, biondo, occhi azzurri e sorriso smagliante, che mi chiedeva scusa per essere stato un idiota e mi pregava di diventare la sua ragazza.

Però io non ero in vena di queste cose. Gli avevo tirato un schiaffo e mi ero chiusa in camera tutto il pomeriggio.

Ma perché cavolo mi vengono dietro i tizi biondi con gli occhi azzurri e non quel ragazzo moro e con gli occhi verde mare?

Adesso avevo paura di andare davanti a Percy, però. La faccia che aveva fatto quando lo avevo baciato, non mi era stata molto chiara e avevo paura che non voleva più vedermi. La mia matrigna, che in fin dei conti mi voleva bene, mi aveva detto di parlare con lui, in modo da capire se in realtà mi piaceva Luke o Percy.

Alla fine mi arresi. Per domani avrei, ancora, ignorato Luke e avrei parlato con Percy.

E se il destino...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora