Capitolo 6- |Io Ricomincio Da Qui|

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L' Imperium Vex tra Zeldrik e Arsele si era concluso, e il Cancello, nonostante avesse lottato con invidiabile abilità e destrezza, si era ritrovato sconfitto, morendo per mano di un fato che gli era stato avverso.

Nel frattempo, a Pandariam, il gruppo composto da Skyla, Anna, Elena, Luke, Hula e Gufi era da poco rincasato.

L' escursione non aveva dato i suoi frutti, ma in compenso quella breve avventura servì per conferire a Luke il nuovissimo soprannome di 'nipotino' da parte di Anna.
Tra le prese in giro poco velate di Bresia e quelle un minino più nascoste di Elisio, l' elfo fu costretto ad accettare, in silenzio, il suo destino.

La rimpatriata  coincise con la ripresa degli allenamenti, sull' ormai consolidata Oltrelacima.

"Restate concentrati, e continuate a mantenere il cervello schiarito. Corpo e mente devono avere una sincronia perfetta," recitò Elisio, osservando il gruppo intento a meditare.

"Hmp, non è facile per tutti avere la testa vuota come Anna..." mormorò Bresia.

"Grazie! ... Ehi, aspetta un attimo-"

Fra tutti, Mhantra sembrò quella che riscontrò maggiori problemi.
Per quanti sforzi facesse, infatti, l' Onimiria non riusciva proprio a mantenere la mente calma.

Nelle zone più tetre del suo subconscio, quel silenzio fece costantemente riaffiorare un' immagine nella mente della Portatrice.

"(P-Papà....)"

La quiete che seguì il momento della morte del genitore non accingeva ad abbandonarla.
Furono i secondi più lunghi della vita della Pandariana, e il tempo stesso parve ghiacciarsi.

Il terreno attorno alla giovane iniziò, pian piano, a sgretolarsi, a causa del suo involontario uso di The Yin e Yang.
Piccole scariche azzurre le avvolsero come un' aura, in un' inconscio meccanismo di autodifesa.

"(Calma, calma! Non distruggere, ripara!)" 

L' Onimiria tentò, con tutta sé stessa, di passare dallo Yang allo Yin-Style, ma il tutto si rivelò futile.
Per quanto ci provasse, la Portatrice non riusciva proprio ad accedere a quella parte del suo Exus.
Il solo pensiero che, se avesse saputo utilizzarla anni fa, forse sarebbe riuscita a salvare il padre era abbastanza per creare un blocco, protrattosi negli anni e figlio di tutte le sue paure e insicurezze. 

"(D-Dai Mhantra, puoi farcela! Solo una volta, ti prego Exus!)"

Skyla, notando le varie crepe, decise di intervenire, ma prontamente la donna venne preceduta da Elisio, il quale, pacatamente, si avvicinò alla giovane, per poi poggiare un braccio sulla sua spalla.

"!! M-Maestro..." sussurrò la giovane, riaprendo gli occhi.

"Mhantra, non sforzarti inutilmente," disse, con tono calmo, l' uomo. "Se non ci riesci la prima volta, cerca di capire cosa stai sbagliando, e riprova una seconda, terza, e perfino ventesima volta."

Sentendo quelle parole di conforto, Mhantra annuì, e nuovamente chiuse gli occhi, riprendendo con la meditazione.

"(Concentrati....)"

Ad interrompere la sessione di allenamento furono dei passi, ovvero quelli di un uomo sui 60 anni, con corti capelli marroni (dove iniziavano a spiccare delle ciocche bianche), occhi dello stesso colore e un paio di baffi ben curati.
Il misterioso nuovo arrivato era giunto, di corsa, in cima al monte, e visibilmente stremato per questa fatica si fermò, riprendendo avidamente fiato.

OMNISPHERE -The Superior Omen- [Atto II: Potere]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora