The Policeman || newtmas

Punishment

Newt era, come sempre, in ufficio. Fra qualche minuto sarebbe andato a fare una riunione importante. Thomas era con lui e stava giocando con un gioco sul cellulare. "Tommy...io devo andare alla riunione, verrai con me ma devi fare il bravo bambino." Thomas spostò lo sguardo su di lui:"va bene papino." Si alzò e uscì dall'ufficio. Newt fece lo stesso e andò, seguito da Tommy, nella sala per la riunione. Il moro si sedette su una sedia in un angolino della stanza mentre Newt si sedette di fronte al tavolo. Dopo qualche minuto entrò l'ispettore che doveva ricevere Newt. I due iniziarono a discutere su un certo argomento, Thomas li guardava annoiato:"non ci capisco nulla..." Mormorò. Notò che anche Newt non era molto presente a quella conversazione, allora gli venne un'idea. Si spostò piano con la sedia mettendosi di fronte a Newt. Quest' ultimo lo guardò stranito, il moro spalancò le gambe davanti a lui ghignando. Il poliziotto sgranò gli occhi per poi girarsi subito verso l'ispettore col viso in fiamme. Thomas decise di fare di peggio: fece finta di far cadere il cellulare e si abbassò, mettendosi a novanta davanti al biondo. Iniziò a muoversi simulando un vero rapporto con tanto di espressioni facciali. Newt strinse le gambe cercando di ignorarlo, quando notò che il più piccolo si espose di più quasi gemette a quella vista. L'ispettore lo guardò stranito:"Harington...tutto bene?" Newt sembrò riprendersi:"s-sì...tutto bene signore, stia tranquillo.." Detto questo ricominciarono a parlare e la riunione finì pochi minuti dopo. L'ispettore si alzò, strinse la mano a Newt e uscì. Il biondo fulminò Thomas con lo sguardo, voleva ucciderlo:"Tommy...a casa, adesso" il moro lo guardò divertito:"sì signore!" Disse uscendo dalla caserma. Newt entrò in macchina seguito da Thomas e tornarono a casa del biondo. Newt aprì la porta di casa e fece entrare prima Thomas:"ma che gentiluom-" non finì la frase che il più grande lo spinse per terra e appoggiò un piede sulla sua schiena. Il moro sgranò gli occhi:"Newt! Ma che diamine fai?!" Newt fece pressione sulla sua schiena facendolo appiattire al suolo:"io? Pff...nulla troietta." Si abbassò verso di lui e lo spogliò con violenza:"NEWT SEI IMPAZZITO?!" Urlò Thomas quasi scioccato dal comportamento del suo fidanzato. "Torno subito, non ti permettere nè di muoverti nè di vestirti, chiaro?" Disse Newt per poi salire di sopra. Thomas rimase fermo ad aspettarlo e non appena vide Newt scendere dalle scale con una frusta, un guinzaglio e un collare capì tutto: voleva punirlo. Newt gli mise velocemente il collare e agganciò il guinzaglio ad esso:"ora vedi di fare la brava puttana, o altrimenti sarà peggio per te." Lo colpì con la frusta ad una natica mentre rimise il piede sulla sua schiena pallida e nuda. Il moro si mise a gattoni:"sì...padrone..." Newt lo colpì nuovamente ma con più forza:"devi contare ogni colpo e ringraziarmi." Thomas sospirò, si espose di più per facilitare le cose al suo padrone. Il biondo lo colpì di nuovo:"uno..." Disse, Newt lo guardò:"sbaglio o hai dimenticato qualcosa?" "Grazie Daddy..." Newt sorrise soddisfatto:"bravo il mio bambino." Lo colpì una decina di volte fino a lasciare dei segni abbastanza evidenti sulle natiche del piccolo. Newt posò la frusta sul tavolo e gli tolse il collare e il guinzaglio con cui lo teneva fermo:"sei stato un bravo bambino..." Lo prese in braccio e Thomas si accoccolò a lui come un vero e proprio bambino. Il biondo lo portò in camera e lo mise sul letto sotto le coperte:"ora riposa amore..." Gli diede un bacio sulla fronte e il moro sorrise arrossendo per poi addormentarsi qualche minuto dopo. Newt andò a fare una doccia e si cambiò, vestendosi comodo per poi andare sul letto vicino a Thomas. Circondò il corpo del suo dolce e piccolo bambino e si addormentò a sua volta stringendolo a sè.

~spazio autrice~
Salve, premetto che ho scritto questo capitolo in fretta e furia quindi se farà schifo e ci saranno degli errori non uccidetemi:')) detto questo io vado a ripetere italiano perché se il professore mi interroga e io non so un caspio, io andrò a zappare la vigna...addio!