Capitolo 20

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Laito

Faticando parecchio lottando contro l'ansia, alla fine riuscii ad addormentarmi ma comunque il pensiero che Sakura fosse in pericolo mi portava a svegliarmi quasi ogni dieci minuti e in uno di questi momenti  mi squillò il telefono.

- Pronto? -

- Laito, Shu mi ha contatto ha detto che volevi parlarmi. Cosa è accaduto? -

Spiegai a mio padre la situazione nel modo più rapido possibile e lui mi offrì il suo aiuto senza pensarci.

- Ricorda che qui siamo nel mondo umano e dobbiamo seguire le regole degli umani Laito quindi provvederò ad agire seguendo le loro regole di giustizia. Tu vai all'albergo e salvala ma non uccidere nessuno di loro -

Concludendo la telefonata guardai l'orario dall'orologio a pendolo poco distante dal mio letto e segnava le 21:00 precise anche oggi la scuola è saltata ormai neanche Reiji viene più a svegliarmi ci ha rinunciato...
Mi alzai veloce mi lavai e mi cambiai indossando i primi jeans che trovai davanti e la camicia bianca della divisa scolastica che era velocemente a portata di mano.
Uscii prendendo la mia Bugatti Chiron 2018 nero perla e scattai letteralmente verso l'albergo.

Sakura

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Sakura

- ESCI SUBITO RAGAZZINA!!! -

Ero a terra appoggiata al muro del bagno vicino alla finestra in lacrime mentre quegli uomini continuavano ad urlare e sbattere la porta. Mancava poco e i cardini avrebbero ceduto.

Aiutami Laito ti scongiuro!

Continuavano ad urlare e a colpire la porta.

- L'abbiamo quasi rotta, sei in trappola piccola adesso ti prenderemo - parlò uno dei tre.

- Hey ma tu chi diavolo sei?! - disse un altro e a quelle parole mi alzai.
Possibile che fosse lui?

Laito

Raggiunsi correndo la stanza e con tutta la forza che avevo sfondai la porta facendola finire tutta sul pavimento.

- E tu chi diavolo sei?! - mi chiese con tono iracondo uno dei 3 uomini nella stanza che era vicino ad una porta chiusa.

- Sono quello che adesso vi prenderà tutti a calci nel culo! -

- Ma davvero? E chi saresti Bruce Lee? Ahahah- disse un altro più giovane rispetto agli altri due.

- Dov'è Sakura?! - chiesi deciso

- Ah sei il suo ragazzo? - continuò il ragazzo

- La tua ragazza ci sta dando un po' di problemi ma chissà magari adesso deciderà di collaborare... Prendetelo!- disse uno dei due vecchi. Il ragazzo e l'altro vecchio mi vennero addosso, mi afferrarono e uno dei due mi colpì lo stomaco con un pugno. Mi piegai dolente.

- Allora dolcezza il tuo ragazzo è qui e se le prenderà di santa ragione se non esci subito! -

Dopo pochi istanti vidi la porta aprirsi e vidi Sakura con gli occhi tutti lucidi e rossi che mi fissava dispiaciuta.

- Bene cosi- disse il vecchio

- Bene. Con questo avete fatto bingo ragazzi - dissi

- Non sei nella condizione di parlare ragazzino - mi disse l'altro tipo vecchio che mi teneva le braccia da dietro.

- Tu dici? - 
All' istante mi liberai dalla sua inutile presa e lo colpii con un pugno in piena faccia facendolo svenire di colpo. Gli altri due si fecero avanti e con un calcio all'altro vecchio e un pugno al ragazzo li misi tutti KO.

- Guai a mettersi contro di me - dissi e in un secondo dopo sentii due braccia avvolgermi la vita da dietro.

- Sakura -

Era in lacrime abbracciata a me stringendomi forte.

- Mi dispiace Laito, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace - disse tra le lacrime io mi voltai verso di lei posandole la testa sul mio petto mentre lei continuava a piangere a stringermi.

- Ho avuto tanta paura e tu mi avevi avvertita -

- Dai tranquilla ora, è tutto passato - le dissi accarezzandole la testa dolcemente.

- Bene! - disse una voce. Io e Sakura ci voltammo verso l'ingresso.

- Diciamo che così aggiungiamo aggressione alla pena che daremo a questi giovanotti -

Mio padre era fermo davanti all'ingresso della stanza mentre i poliziotti entrarono andando a prendere i tre.

Avvolsi Sakura con un asciugamano dell'hotel e uscimmo mentre la polizia portava via i tre delinquenti.

-Signor Sakamaki grazie per la denuncia questi tre erano già ricercati per truffa e altri crimini ma grazie a lei adesso andranno in tribunale e in carcere- disse un poliziotto

- Ecco in realtà il merito va a mio figlio è lui ad aver scoperto tutto io ho solo chiamato voi - disse mio padre sorridendomi. Questa è forse una delle poche volte che l'ho visto sorridere...

- Laito - Sakura ancora tra le mie braccia mi chiamò.

- Si? - la guardai

- Grazie per avermi salvata - mi disse posando poi le sue labbra alle mie. Ci baciammo come non avevamo mai fatto sta volta era un bacio vero, ancora più vero degli altri.

- Accompagno Sakura a casa sua - dico a mio padre.

- D'accordo. Ci vediamo a casa -

Sakura

Laito mi aveva salvata, nonostante il modo orribile in cui l'avevo trattato e per me questa è stata una grande dimostrazione d'amore... Voglio ripagarlo dandogli tutto il mio amore che ho capito adesso ho sempre provato per lui...

Entrammo in casa lo feci accomodare sul divano.

- È bello poter usare la porta - mi dice ridendo.

-  Già... -  mi avvicinai a lui sedendomi anche io e lo abbracciai.

- Ti amo - gli dico tutto d'un fiato. È rimasto sorpreso, non lo immaginava.

- Davvero? - mi chiede

- Si, tu hai sempre avuto ragione dalla prima volta che ci siamo incontrati e io sono sempre stata innamorata di te ma non riuscivo a capirlo. Ora mi è tutto chiaro e vorrei essere tua ma con amore sincero -

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