42: Realtà nascoste (1 Parte)

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Sakura

Adesso si che ero certa che Ethan fosse pazzo!
Ero a terra distesa su un fianco con la mano sinistra sulla guancia mentre lui in piedi davanti a me mi guardava con sguardo severo.

Laito

Finalmente sono riuscito a trovare Riley. Adesso che so che frequenta quel locale posso coglierla di sprovvista.
Mi metto subito in macchina e parto verso il club " River of blood"
Arrivo sul posto ma di lei nessuna traccia. Ho paura che la mia supposizione sia giusta ossia che anche lei si sta nascondendo perché sa che le darò la caccia,di questo passo non troverò Sakura in poco tempo.

Poi un colpo di fortuna.

All'attacco di una canzone messa dal Dj la vidi, sul cubo, a ballare dando il meglio di sé non in senso buono ovvio.

Mi nascosi dalla sua vista attendendo in una parte più appartata e lontana da lei.
Aspettai per tutta la durata della canzone e appena scese dal cubo seguii con lo sguardo ogni suo movimento. Andava verso i bagni. Ottimo.
In un millisecondo ero fuori dalla porta del bagno delle donne.
Dopo circa cinque minuti uscì.
Le afferrai il braccio e lei sussultò voltandosi.

- Oh ce ne hai messo di tempo per venire da me! - mi dice sorridendo maliziosamente

- Sai che non voglio quello che pensi Riley - le dico

- Ah si? E io che pensavo volessi sapere dove si trova la tua umana -

- Saresti disposta a dirmi dov'è? Tradiresti Ethan così facilmente? -

- Tesoro mio io non tradisco proprio nessuno, non devo nulla ad Ethan non ho obblighi nei suoi confronti... Ma qui c'è troppa confusione non credi? Perché non andiamo a parlarne con calma in un luogo più calmo? Tipo casa mia? - mi dice strusciandosi addosso.

- Va bene -

Sakura

Senza che riuscissi ad oppormi, Ethan mi prese in braccio sulla sua spalla conducendomi nelle segrete. Faceva freddissimo e il panorama non era paragonabile a quello di  un bel paesino di montagna, nell'aria c'era un odore di marcio e muffa e le sbarre delle prigioni erano arrugginite tanto da pensare che il solo sfiorarle mi avrebbe fatto ammalare di tetano.

- Resterai qui dentro finché non avrai capito chi comanda un questa casa - disse Ethan con tono severo mentre mi spingeva all'interno di una delle celle.

- Perfino una cella è preferibile alla tua compagnia - gli dissi e non nascose affatto di essersi offeso.

- Bene, visto che ti piace, resterai qui per parecchio tempo mia cara-  e detto questo si volatilizzò nel nulla.

Laito

Uscimmo dal locale e raggiungemmo la mia auto. Le aprì lo sportello come un vero gentleman e la feci accomodare.

- Wow che bella macchina! - disse lei.

- Grazie - le risposi sorridendo.

Riley mi guidò per le strade di Tokyo finché raggiungemmo la sua villa. Lei non apparteneva ad un rango importante come me ma era abbastanza benestante.
Entrammo nella villa, gli interni lussuosissimi e ben accetti, piena di oggetti d'antiquariato come mobili, quadri e anche cornici e candelabri.
Dopo due rampe di scale raggiungemmo la sua stanza.

- Hai davvero una bella villa Riley -

- Oh beh detto da chi ne ha una molto più lussuosa e costosa è un gran complimento ahahhah - rispose lei versando del sangue da una bottiglia di vino in due calici.

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