Non posso starti lontano ( 1 parte)

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Laito

Aprii gli occhi svegliato da dei rumori provenienti dalla stanza accanto alla mia, quella di mio fratello gemello Ayato.  In realtà non erano rumori strani, si capiva che era lo schienale del suo letto che sbatteva contro il mio muro. 

" Si starà facendo una tipa " pensai alzandomi. Chissà che ora è... 

Rivolsi lo sguardo all'orologio sul camino:  segnava le 22:00 

- Perfetto, è ora - dissi sorridente e compiaciuto al pensiero che avrei rivisto molto presto la mia piccola Bitch-chan, uscii dalla mia camera percorrendo il lungo corridoio gotico raggiungendo le scale principali che conducevano all'ingresso della mia enorme e sontuosa villa. 

-  Dove stai andando Laito? - 

Una voce irritante mi fermò. Mio fratello maggiore. Reiji

- Vado solo a prendere una boccata d'aria Reiji -  risposi. 

- Ah si? e ieri?  anche ieri sei uscito a prendere una boccata d'aria?  a quanto ho visto la tua passeggiata è durata fino all'alba. -  

Mi fissava, serio e rigido come sempre, con le braccia incrociate al petto e sollevando leggermente il sopracciglio destro. 

Ghignai.  - E cosi mi hai visto...bene allora non ho motivo di mentire... - dissi continuando a sogghignare. 

- Quindi, dove vai? -  mi chiese. 

- A prendere una boccata d'aria -  gli ripetetti  sogghignando ancora dopodiché uscì chiamando l'autista che in poco tempo fu davanti a me con la limousine. 

Reiji mi chiamò ancora una volta ma lo ignorai e salii in macchina. In poco tempo eccomi di nuovo al club dove lavorava la mia dolce bambolina dai capelli rossi il " Sweet night" .

Entrai e la vidi esibirsi sul palco cantando con la sua bellissima e sensuale voce  e ballando con il suo corpo da orgasmo oserei dire... 

Sakura 

Nonostante tutto, ormai ero decisa!  sarei andata a lavorare e niente mi avrebbe rovinato la serata, tanto questa sera faccio solo mezzo turno quindi dopo che mi sarò esibita per la seconda volta potrò andare a casa e guadagnare lo stesso. I soldi mi servono e devo lavorare. 

Mi preparai e con l'auto mandata dal mio manager raggiunsi il locale, dove dopo essermi cambiata e truccata meglio per lo spettacolo ero pronta.  Il primo pezzo che avrei cantato era " Why don't you do right"  la versione cantata da Julie London

Indossai un abito di pelle nero che lasciava abbastanza evidenziare il mio seno. Solo perché sono prosperosa mi danno sempre questi tipi di abiti...non mi dispiace indossarli però trovo che evidenzino troppo... 

 

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