29 Incontro

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Sakura

Mi divincolavo nel tentativo di liberarmi dalla presa di Kino che spingeva la sua mano contro la mia bocca in modo tale da non permettermi di urlare mentre con la mano libera ne approfittava per toccarmi.
Con un colpo di fortuna riuscì a colpirlo con una gomitata nello stomaco e appena lui si piegò dal dolore io ne approffitai per allontanarmi da lui.
Per mia sfortuna non ci volle molto tempo per far sì che si riprendesse e fissandomi serio iniziò di nuovo ad avvicinarsi a me mentre io indietreggiavo.

Dovevo aggirarlo per raggiungere la porta...

- Dove vorresti scappare piccola Sakura? Sai che con me non hai possibilità vero? - mi diceva avvicinandosi.

- STA LONTANO! - alzai la voce. Se avrebbe fatto un altro passo avrei chiamato Laito.

Lui ghignò divertito mentre continuava ad avvicinarsi

- LAITO!! - Urlai ma appena cercai comunque di passargli di fianco ecco che mi afferrò di nuovo avvolgendo il braccio attorno alla mia vita ritrovandoci al punto di partenza.

- LAITOOO! - Provai urlando più forte di prima ma sembrava come se la stanza fosse insonorizzata.

- Che peccato... Non riesce a sentirti? - cantilenò Kino.

"Com'è possibile che non mi sente?" pensai.

Mi spinse a terra facendomi cadere sul tappeto e si mise a cavalcioni su di me.

- Pensi davvero che ero così stupido da approfittare di te mentre lui era qui? - mi  disse.

Come? Significa che Laito non è in casa?

- Ma che dici!? Era qui poco fa! - dissi

- Si ma mentre ti stavi facendo il bagno l'ho visto uscire in fretta e furia, chissà cosa è accaduto ma penso che centri Yamazaki - rispose Kino.

- E tu come sai di Ethan? -

- Ho sentito Laito che ne parlava con Shu e Ayato. Certo che vi siete messi contro un vampiro testardo, per fortuna non sono geloso ahahah- rise divertito mentre poi iniziò ad avvicinare le labbra al mio collo....

Laito

Dopo aver ricevuto quei messaggi scattai verso villa Yamazaki.

Non vedo l'ora di picchiarlo a sangue quel damerino!

Per non perdere tempo non presi nemmeno la macchina, con la mia velocità da vampiro ci avrei messo una decina di minuti ma solo perché la casa è lontana.
Arrivai a villa Yamazaki suonai al citofono e il guardiamo mi aprì il cancello. Entrato trovai Ethan comodamente disteso su di un divano di pelle nero sulla mia destra.

- Sei stato rapido complimenti - mi dice ghignando.

- Non volevi aspettare mi pare... - risposi con sarcasmo.

Lui sorrise appena.

- Andiamo - mi fa alzandosi dal divano e avvicinandosi alla porta.

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