40: Prigioniera

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Evviva 40° Capitolo!! Non pensavo che sarei arrivata a scrivere 40 capitoli e la storia continua ancora!! Che ne pensate fin'ora? La storia si sta facendo interessante? Fatemi sapere il vostro parere con un commento e/o un voto! Grazie in anticipo e adesso vi lascio al capitolo 😊

Laito

Urlai cosi forte da attirare l'attenzione dei miei fratelli che alla velocità di uno schiocco di dita erano comparsi tutti nella mia stanza.

- Che è successo? - mi chiede Ayato

- Ethan ha rapito Sakura! - dico tutto d'un fiato.

- COSA! - dissero quasi tutti all'unisono

- E che cosa ci fai ancora qui?! Va a prenderla no!? - disse Ayato.

Senza rispondergli feci un cenno con la testa e circa un secondo dopo ero davanti a villa Yamazaki entrai furioso ma di Ethan e Sakura nessuna traccia.

- Maledizione dove l'avrà portata adesso? -  mi domandai. Chiesi a tutti i domestici ma nessuno sapeva dirmi nulla o anche se avessero saputo non avrebbero parlato comunque... A questo punto c'era solo una persona che poteva dirmi dov'erano.

Sakura

Camminai in punta di piedi mentre Ethan scrutava ogni angolo alla mia ricerca. Dovevo arrivare alla porta senza che se ne accorgesse.

- Questo gioco di guardie e ladri sta iniziando a stancarmi fiorellino ti ho già detto DI VENIRE FUORI! -

Mi spaventai ancora di più appena alzò la voce ma questo non mi avrebbe mai fatto scoprire. Devo riuscire a sfuggirgli.

- E va bene come vuoi fiorellino- disse raggiungendo la porta e appoggiandosi con la schiena contro di essa, incrociò le braccia al petto.

Maledizione e adesso come faccio ad uscire senza che se ne accorga? Sono nei guai...

- Sai che sono capace di restare qui per mooolto tempo mia cara quindi o resti nascosta per sempre oppure ti fai vedere. - fece una pausa e si guardò attorno poi riprese a parlare:- Ti avverto fiorellino, adesso conterò fino a tre e se non uscirai ti verrò a prendere io. -

Iniziai a guardarmi attorno alla ricerca di una via d'uscita alternativa, mi avvicinai ad una finestra lì vicino, mi affacciai, era altissimo non sarei mai potuta saltare giù senza rompermi le gambe o chissà che altro! Dovevo distrarlo... Ma come?...

-  Bene come vuoi tu. Uno... -  Ethan iniziò a contare e lo vidi voltarsi un attimo verso la porta.

- Due -

- Tre. Attenta fiorellino questa volta non puoi scappare. - dice con tono malizioso per poi allontanarsi dalla porta e riprendere a camminare per la stanza tra gli scaffali.

È la mia occasione.

Mi avvicino il più possibile alla porta ce l'ho a circa due metri da me. Inizio a correre, raggiungo la porta, afferro la maniglia...

È chiusa.

All'istante l'ansia e la paura si fondono in me in un unico sentimento orribile e indescrivibile, sento dei passi alle spalle e con ambedue le mani sulla maniglia mi giro appena trovando Ethan con le braccia incrociate al petto e con un ghigno poco affidabile che mi fissava compiaciuto.

- Hai preso la decisione giusta mia cara. - mi dice e in meno di un secondo mi afferra, mi solleva  posandomi in spalla come un sacco di patate.

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