38: Strategia

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Sakura

Mi spogliai entrando nella grande vasca da bagno rotonda, minimo ci si poteva stare in quattro per quanto era grande. Mi immersi nell'acqua calda cercando di cacciare via tutti i pensieri sebbene non fosse così facile. Chiusi gli occhi per un momento e respirai profondamente finché un rumore non attirò la mia attenzione. Aprii gli occhi e sobbalzai dallo spavento.

- Ah! Laito! - dissi. Era bel bagno ed era stato il rumore della sua scarpa che aveva praticamente lanciato a terra a farmi spaventare.
Senza dire una parola lo vidi che iniziò a spogliarsi davanti a me. 

- Ma che fai?! - gli chiedo arrossendo.

- Mi ero scocciato di aspettarti in camera e poi anche io volevo farmi un bagno.  - mi risponde togliendosi anche la camicia restando in boxer davanti a me. Mi fissa per pochi secondi per poi iniziare ad abbassarsi anche i boxer ed io d'istinto gli diedi le spalle. 

- Ma adesso ci sono io! - dico. 

- Mmmh non dirmi che ti vergogni di me vero? sono il tuo ragazzo. -  mi dice e sento il rumore dell'acqua.  Era entrato nella vasca, mi abbracciò posando le braccia sotto al seno sfiorandolo e si avvicinò a me toccandomi la schiena con il suo petto. 

- L-L-Laito - balbettai dall'imbarazzo mentre dei brividi iniziarono a percorrermi il corpo ma non erano né brividi di paura né di freddo. Mi stringeva a lui ma facendo attenzione a non farmi male, posò il suo mento sulla mia spalla sinistra. 

- Non so cosa farei se quel maledetto dovesse portarti via da me -  mi dice sussurrandomi all'orecchio. 

Certo che la temperatura qui è salita parecchio o forse era la sua presenza a farmi sentire ancora più caldo...

- Non riesco e non posso proprio accettare l'idea che tu l'abbia fatto con un altro, non sai quanta rabbia ho nel cuore adesso per averti lasciata li...mi sento responsabile per quel che ti ha fatto - mi dice ancora. 

- Ti ho già detto che è successo per colpa mia, se io non avessi bevuto.. - 

- No non è quello. La colpa è mia e basta. Se tu non avessi preso la droga lui ti avrebbe presa comunque con la forza e le cose non sarebbero andare diversamente. Se ti avessi riportata qui invece di arrabbiarmi e reagire come un bambino ora tu... - mi disse posando sta volta la fronte sulla mia spalla. 

Mi voltai e lo abbracciai. 

- Laito, per me lui non conta nulla, sei tu il mio ragazzo ed io sono stata un'idiota ad aver dubitato di te. Lui si sarà preso il mio corpo ma il mio cuore, la mia anima e la mia fiducia sono solo per te e da ora noi lo affronteremo insieme e ne usciremo vincitori...Laito...io Ti Amo. - 

Lui mi guardò e mi strinse nuovamente a sè.  - Anche io ti amo. Ed hai ragione, saremo noi a vincere. - mi disse lasciandomi poi teneri baci lungo il mio collo mentre con una mano mi accarezzava i fianchi e con l'altra si aprì il passaggio tra le mie gambe restando lui in ginocchio ed io seduta. 

Dal collo poi passò alle mie labbra baciandomi dolcemente e mentre le nostre lingue danzavano lui mi palpò il seno ma sempre dolcemente e non mettendo nemmeno forza. Poi passò alla mia parte intima e con le dita iniziò a stuzzicarmi il clitoride, in acqua sembra diverso, stavamo per fare l'amore in una vasca da bagno, non pensavo che sarebbe mai successo...

Già che si era fatto strada prima tra le mie gambe, adesso sentivo bene il suo membro che mi toccava mentre lui mi baciava avidamente il collo e spostandosi un altro po' avanti alla fine lo sentii mentre entrava dentro di me dolcemente e senza provocarmi dolore. A questo punto lui si spinse all'indietro sedendosi e facendo finire me seduta su di lui e posando le mani sui miei fianchi mi incitava a muovermi facendomi provare ancora più piacere. Il quella posizione, il mio viso era leggermente sopra al suo e lo potevo vedere in preda all'eccitazione, al godimento e al piacere dai miei movimenti. 

Ammetto che quella posizione stava iniziando a piacere anche a me... 

Continuammo cosi finché non venimmo entrambi e lui uscii poco dopo che venni anche io. Ci abbracciammo respirando affannosamente  e restammo abbracciati ancora per qualche minuto. 

Ethan 

Disteso sul mio letto mi rilassavo mentre ascoltavo della musica jazz. Dovevo pensare come accurare al meglio il mio piano e dovevo muovermi in fretta. 

- Allora che facciamo? - mi domanda Riley in piedi davanti al mio letto.  

- Sto pensando a come mettere in pratica l'idea che mi è venuta, non scocciarmi! - le risposi. 

- Ah si? e allora se non vuoi scopare che mi hai chiamata a fare? -  

- Devo spiegarti la tua parte. Avrò di nuovo bisogno di te per tenere Laito lontano per un po' mentre io rapirò Sakura. - 

- Rapirla!?  Laito ti ucciderà - 

- No, non lo farà perché porterò Sakura in un posto che solo io conosco. - 

-Cioè? - 

- Ovvio a Forbidden Garden. - 

- E io cosa devo fare? - 

- Dovrai tenere occupato Laito per un po', portalo in qualche hotel a luci rosse  il problema è come convincerlo a seguirti , ormai ti conosce sa che sei mia complice...la situazione è abbastanza complicata. - 

Lascia fare a me tesoro... lo sai che sono capace di far fare agli uomini quello che voglio. Convincerlo a seguirmi  sarà facile!  e già che ci sono potrei anche approfittare dopotutto è un vampiro  cosi affascinante! - 

- Non mi interessa se te lo vuoi scopare Riley, ciò che mi importa e tenerlo il più lontano possibile tanto da permettermi di portare Sakura a Forbidden Garden....MA SI!  ho trovato! la soluzione è stupida, la rapirò direttamente da villa Sakamaki!  Laito si sentirà ancora più umiliato se gli porto via la ragazza da casa sua e sotto i suoi occhi! non si aspetterebbe mai che io vada li, pensa che essendoci i fratelli sono al sicuro ma si sbaglia. 

- Io e Laito siamo più simili di quel che sembra e sicuramente lui pensa di essere al sicuro a casa sua ma sarà proprio la sua sicurezza a tradirlo...Riley, andiamo. -




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