Le sue labbra sono un richiamo a cui non posso e non voglio resistere. Scorrono lente sul mio collo, mentre la testa è reclinata all'indietro.
Non so davvero descrivere quello che provo quando Fabrizio mi bacia. Per quanto ci abbia provato, non ho mai trovato un aggettivo adatto per descrivere un suo bacio. Il cervello si azzera, tutto il mondo scompare e non c'è niente oltre a lui. Non ho mai provato niente di lontanamente simile a questo: stare con Fabrizio è assolutamente unico.
Le sue mani accarezzano le mie gambe, per poi risalire sui glutei, che stringe con prepotenza, prima che le sue labbra ritornino sulle mie, stavolta con più foga.
Infilo le mani nei suoi capelli, ne stringo qualche ciocca fra le dita e il mio gesto gli strappa un gemito.Non credo di essere in questa dimensione, non so dove mi trovo, ma so che lo voglio ancora più vicino, lo vorrei adesso, in questo preciso istante. Vorrei non indossare alcun indumento, sentire la sua pelle accaldata sulla mia e non sono il solo a pensarla così.
Fabrizio interrompe la lunga serie di baci bollenti per poi guardarmi negli occhi e parlarmi a bassa voce."Allunga 'na mano e prendi quella birra, voglio finirla di là" Non me lo faccio ripetere due volte e sotto il suo sorriso divertito, mi allungo per afferrare la bottiglietta, poi lo seguo, chiudendo la porta d'ingresso alle mie spalle. Entriamo in camera sua facendo meno rumore possibile, per non svegliare suo figlio.
In effetti, ora che ci penso, trovo incredibile che lui mi stia portando nella sua stanza con suo figlio a pochi metri di distanza, ma non me ne lamento, anzi, forse i passi avanti che sta compiendo nel nostro rapporto sono molto più importanti di quanto immaginassi.
Dopo aver chiuso la porta della sua camera, mi toglie la birra dalla mano e ne beve un lungo sorso, l'avvicina alle mie labbra invitandomi a berne un po' e infine, la posa sulla cassettiera alle sue spalle e mi si avvicina con un enorme sorriso sulle labbra.
Abbassa la cerniera dei miei jeans, mentre mi tiene stretto a sé. Finalmente riesco ad infilare le dita nella scollatura della sua maglietta e lo sento sospirare, quando stringo la pelle al di sotto del tessuto di cotone. Ma voglio di più, entrambi lo vogliamo, così faccio scivolare le mie mani fino al bordo dei suoi pantaloni della tuta, infilo le dita sotto l'elastico, percorrendo tutta la lunghezza dei suoi fianchi, fino alla base della schiena.
"Sei l'unico su cui non riesco ad avere nessun tipo di controllo..." La sua confessione gli esce dalle labbra come una specie di bisbiglio. "E nun stai quanto me fa paura 'sta cosa" Il suo sguardo è talmente intenso da togliermi il fiato, sento le sue mani compiere lo stesso percorso delle mie su di lui, per poi infilarsi appena sotto il bordo dei miei jeans. È uno sguardo diverso, i suoi occhi stanno parlando per lui e sento il mio cuore accendersi.
"Fabrizio..." cattura il mio sussurro con un bacio, mentre i miei pantaloni scivolano lentamente verso il basso, la stessa cosa faccio con i suoi. I movimenti di entrambi diventano via via più sconnessi, più urgenti. I nostri vestiti finiscono ben presto sul pavimento e io finisco con la schiena sul materasso, mentre lui mi sovrasta senza smettere mai di guardarmi.
"Mi hai fottuto completamente il cervello, Ermal..." E io cosa dovrei rispondere a questa sua ennesima confessione?
La sua mano scorre lenta sulla mia pelle, che si ricopre di brividi al passaggio del tocco leggero delle sue dita. Porto le mani sul suo petto, fermandomi alle clavicole, poi fisso il mio sguardo nel suo. È così bello!"Fabrizio..." la sua mano arriva sul mio viso e le sue labbra catturano di nuovo le mie, e mentre la sua bocca quasi divora la mia, le sue mani vagano libere sul mio corpo senza una meta, senza sosta, stringendo la mia pelle.
Sta succedendo qualcosa di nuovo. Non è la nostra prima volta, ma è come se lo fosse. C'è qualcosa di nuovo nel suo sguardo, nel suo modo di amarmi, perché è questo che sta facendo mentre si spinge sempre più affondo dentro di me, senza mai smettere di tenermi stretto.
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Far away-MetaMoro
ChickLit[completa] Il giovane Fabrizio Mobrici torna a Roma con suo figlio Libero dopo cinque anni trascorsi lontano ed è proprio qui che conosce Ermal, il ragazzo con cui ogni mattina compiva lo stesso tragitto per andare a scuola e di cui non sapeva neppu...