Sento un ramo spezzarsi e mi sveglio di scatto mettendomi a sedere e riparandomi gli occhi con una mano. Mi guardo intorno finché non vedo Newt in piedi vicino a me pietrificato. Mi rilasso: lui non è una minaccia, ma alzo le sopracciglia per chiedergli spiegazioni. Arrossisce leggermente e si gratta la nuca con fare imbarazzato e mi spiega "Mi spiace di averti svegliato. Volevo controllare come stavi... e, si insomma, stavi tremando e..." lascia a metà il discorso e lo rassicuro "Tranquillo, tra poco mi sarei svegliata comunque. E ormai al freddo ci sono abituata. Piuttosto, sei riuscito a camminare fino a qui da solo?" chiedo e lui annuisce indicando il bastone, con cui probabilmente si è aiutato, appoggiato ad un albero. "Stai facendo progressi" constato felice.
Mi alzo e lo prendo a braccetto mentre con l'altro braccio tiene il bastone. Ci dirigiamo verso le docce e mi viene in mente una cosa sentendo un certo odorino non troppo buono. Arriccio il naso "Newt, da quanto non ti fai una doccia?" mi risponde con molta naturalezza "Direi dal mio incidente" "Stai scherzando spero! Sono passate due settimane! Fila subito a lavarti" dico con un tono tra il divertito e lo scioccato. "Agli ordini capo, ma forse avrò bisogno di una mano..." ribatte ammiccando "Newt!" grido dandogli una sberla sul braccio. Che sfacciato! Mentre si allontana lo sento ridere di gusto e scuoto la testa esasperata, a sorrido anch'io: mi piace vederlo sorridere, vuol dire che sta bene.
Quando entrambi abbiamo fatto la doccia e abbiamo mangiato mi accompagna agli orti e mi aiuta con qualche lavoretto minore: non deve sforzarsi troppo, ma qualcosina per non annoiarsi può farla. I medicali mi hanno dato la giornata libera dicendo che ci avrebbero pensato loro, quindi non mi resta altro da fare che lavorare agli orti con Newt e non mi dispiace per niente. La mattina è trascorsa senza intoppi e poco prima della chiusura delle porte, mentre sono immersa nei miei pensieri mi arriva addosso una manciata di terra decisamente abbondante. Mi giro di scatto verso l'unica persona che può avermi fatto questo bruttissimo scherzo e noto che sta lavorando tranquillamente come se niente fosse, così mi riempio anch'io le mani di terra e gliela tiro addosso. Non la passerà liscia. Gli rivolgo un sorriso di sfida, all'inizio mi guarda confuso ma poi parte la lotta e alla fine tra urla da parte mia e risate da parte sua ci ritroviamo sporchi come i maiali del macello. "Che schifo, ho la terra pure in bocca" dice sputacchiando e mi fa ancora più ridere, tanto che non riesco a reggermi in piedi e rotolo per terra tenendomi la pancia dal gran ridere. E' davvero conciato malissimo, i suoi capelli sono diventati marroni e dritti, ha alcuni schizzi sul viso e i vestiti credo siano irrecuperabili, ma la sua faccia merita davvero tanto: ha la bocca semi aperta, gli occhi spalancati e una grossa macchia marrone sul naso. "Dovresti... vederti... sei buffissimo..." riesco ad articolare tra una risata e l'altra. "Anche tu non sei messa bene. E comunque non c'è niente da ridere" cerca di fare l'offeso, ma non riesce a trattenere un sorriso.
Mi asciugo le lacrime che mi si sono fermate negli angoli degli occhi dal tanto ridere. Poi qualcosa attira la mia attenzione, un secchio posizionato sotto al rubinetto dell'acqua che noi Scavatori usiamo per innaffiare le piante e mi viene un idea. Un sorrisino pervertito si fa strada sulle mie labbra, mi avvicino al secchio e noto, per mia fortuna, che è pieno d'acqua. Lo sollevo con due mani e mi giro verso il biondino che ora ha uno sguardo preoccupato "Cosa vuoi fare con quel secchio?" chiede cominciando ad indietreggiare. "No, dai Irene, non è divertente" continua mentre io mi avvicino sempre di più, quando gli sono abbastanza vicina carico con le braccia e poi do lo slancio in avanti e in questo modo tutta l'acqua esce e va a lavare il povero Newt che si lascia scappare un urletto decisamente poco maschile. Ora è completamente zuppo con tutti i capelli spiaccicati sulla fronte che sono abbastanza lunghi da coprirgli gli occhi. "Questa me la paghi" afferma scostandosi alcune ciocche dal viso e avvicinandosi in modo minaccioso a me. Indietreggio cercando di non inciampare nei miei stessi piedi "Vieni qui, fatti dare un abbraccio" dice allargando le braccia.
Mi giro per cominciare a correre, ma sbatto contro un petto muscoloso. Alzo gli occhi e vedo Minho che mi sorride, poi sposta lo sguardo sul mio inseguitore e gli rivolge uno sguardo di intesa. Cosa avranno in mente questi due? Prima che io posso anche solo dire "a", il Velocista mi afferra saldamente per le spalle e mi volta verso Newt che mi si para davanti come un armadio. "Come sei piccola..." constata Minho e in effetti non arrivo a malapena all'inizio del collo e averli così vicini mi costringere a piegare la testa di novanta gradi per guardarli in faccia. "Avanti ragazzi... non è divertente..." non voglio essere bagnata. Ma i due non sono del mio stesso avviso e mi stritolano in una presa d'acciaio di sudore, acqua e terra. Cerco di divincolarmi e grido di lasciarmi andare, anche se ho ripreso a ridere forse più di prima. Dopo un po', quando sono sicuri di avermela fatta pagare per bene si scollano da me e mi si parano davanti. Mi allontano di poco da loro, altrimenti questa sera mi verrà il torcicollo "Non è giusto, voi siete molto più grandi di me" dico mettendo il broncio, ma non riesco ad essere arrabbiata con loro, quindi le mie labbra si schiudono in un ampio sorriso e li prendo per un braccio tirandomeli dietro fino alle docce. "Forza, fatevi una doccia che puzzate, poi la farò io e voi farete da palo. Me lo dovete." e li spintono dentro sentendoli ridacchiare.
Finalmente arriva l'ora di cena, che trascorro tra battute e risate con i Velocisti e Newt. Chiedo se hanno trovato qualcosa di nuovo nel Labirinto, ma come sempre la risposta è che è tutto normale e nulla è cambiato.
Ormai è ora di andare a letto e accompagno Newt nella stanza dove dormiva prima di finire dai Medicali. Rimaniamo a parlare per un po' seduti sul letto e quando sto per andarmene mi afferra per un polso e per niente imbarazzato mi chiede "Dormi con me stanotte?" a questa richiesta mi sento avvampare e nonostante la mia lingua frema dal dirgli di si, mi impongo di chiedere "Perché?" mi guarda curioso e risponde "Ho voglia di compagnia e poi da come ti ho visto stamattina è meglio se dormi con qualcuno che ti tenga al caldo" Oh, quindi lo fa per me. "Ma se non vuoi non fa niente" si affretta ad aggiungere, spalanco gli occhi, non voglio che creda che io non voglia e con un po' troppo trasporto rispondo "No!" poi tento di rimediare balbettando "Cioè... a me va bene... se a te va... insomma... sì... ok" piega la testa di lato e sorride "Bene così. Allora stenditi qui." dice indicando il suo letto. Mi tolgo scarpe e calze e faccio come mi ha chiesto. Poi lo guardo mentre si toglie la maglietta e la appoggia ad una sedia vicino alla porta.
Quando si gira verso di me non posso fare a meno di ammirare il suo corpo perfetto: non è troppo muscoloso, e gli addominali si intravedono appena, mentre quelli delle braccia sono più pronunciati, ma non è un male, è davvero bellissimo. Lo seguo con lo sguardo finché non si stende anche lui sul letto dopo essersi tolto anche lui scarpe e calze e aver spento la luce. Gli volto le spalle e cerco di non pensare al suo fiato caldo sul mio collo, poi sento un braccio avvolgermi il busto e tirarmi verso di lui incastrando perfettamente la mia schiena al suo petto. Subito il calore del suo corpo mi avvolge e senza volerlo sfioro con i miei piedi i suoi e lo sento sussultare leggermente, non so se è per il fatto che gli ho toccato proprio la caviglia rotta o per il freddo. "Scusami, ti ho fatto male?" sussurro girandomi nel suo abbraccio per guardarmi in faccia. "No tranquilla, solo non mi aspettavo che al posto dei piedi avessi due ghiaccioli" risponde ridendo dal naso.
Mi rigiro nuovamente nella posizione di prima e quando ormai il sonno mi sta accompagnando nel mondo dei sogni sento i suoi piedi muoversi e avvolgere i miei per scaldarli. Sorrido e mi addormento.
*Angolo autrice*
Ciao a tutti pivellini!!!
So perfettamente di essere in ritardo e mi dispiace molto, ma ho avuto tantissime verifiche e interrogazioni da fare.
Però la cosa che conta è che sono riuscita ad aggiornare, no?
Spero che non vi siate ancora stancati della mia storia, fatemi sapere che ne pensate!
A sabato prossimo😘
Irene💙
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Ricorda, Sopravvivi, Corri [SOSPESA]
FanfictionTutti i mesi la scatola risale portando con sé un Fagiolino impaurito e dimentico di tutto ciò che lo riguarda tranne il suo nome. Ma questa volta qualcosa è cambiato, nella Radura arriva per la prima volta una ragazza: Irene. Durante la sua permane...