7. Segreti

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Un forte mal di testa mi costringe ad aprire gli occhi. Mi guardo intorno e vedo tutto al contrario: il cielo e sotto di me e la terra sopra. Ma dove sono? Poi tutto mi ritorna in mente in un lampo e capisco di essermi addormentata. Mi sono addormentata a testa in giù su un albero? Seriamente? E non sono caduta? Quanto tempo è passato? Mi aggrappo al ramo da cui ancora penzolo e rimango attaccata solo con le mani. Le mie gambe sono rimaste nella stessa posizione per così tanto tempo che ci mettono qualche secondo per ricordarsi come si fa a distendersi. 

Quando sono sicura che se mi lascio cadere mi reggeranno, mollo la presa dal ramo e atterro. E' buio, ma riesco ancora a capire dove sono gli alberi e quindi riesco ad orientarmi. Ripercorro il tragitto che ho fatto per venire fin qui e con mia grande fortuna sento le porte chiudersi nel preciso istante in cui esco dal folto del bosco. Per fortuna non è così tardi e Frypan ha appena iniziato a distribuire la cena. Penso sollevata.

Vedo il ragazzo che prima con Jeff mi aveva detto di prendermi una pausa e lo raggiungo. "Ciao scusa, tu sei un Medicale giusto? Non abbiamo avuto ancora il tempo di presentarci. Io sono Irene"

"Sì, lo so, sei la Novellina: tutti ti conoscono ormai. Io sono Clint " sembra irritato "Newt ci aveva chiesto di cercarti questo pomeriggio, ma non ti abbiamo trovata. Si può sapere cosa hai fatto? Dove ti eri cacciata?" Dice squadrandomi dall'alto al basso, mi guardo a mia volta e vedo i vestiti tutti strappati, le mani con qualche taglietto e toccandomi i capelli sento anche delle foglie che sono rimaste impigliate. Devo stare più attenta la prossima volta. Penso. Clint continua "Alby ti darà una nuova maglietta, credo che ora sia nel Casolare, vai a cercarlo." Lo dice in modo brusco, come se fosse arrabbiato con me, ma io non gli ho fatto nulla. Penso mentre si allontana e io proseguo verso il Casolare.

Sento delle voci dal piano di sopra, le seguo e arrivo davanti alla stanza dei Medicali. Le voci sono di Newt e Alby su questo non posso sbagliarmi. La porta è leggermente aperta e cerco di capire che cosa sta succedendo. Newt è in preda ad una crisi di pianto sta gridando parole incomprensibili e Alby sta cercando di calmarlo finché non gli tira una sberla. A quel punto il biondino rimane zitto per un po' a bocca aperta per poi scoppiare a piangere di nuovo e farsi abbracciare dall'amico. Finalmente la conversazione diventa comprensibile e riesco a capire quello che stanno dicendo: "Alby, non ce la faccio più. Odio questo posto. Odio quelle teste di caspio che ci hanno messo qui..." "Troveremo un modo per uscire." dice calmo l'altro "E come? Siamo qui da quasi due fottuti anni ormai, non usciremo mai." urla il biondino "Sei troppo pessimista, Newt, non può essere impossibile. Devi combattere, non puoi lasciarti andare così. Non ti interessa vivere? Meglio uccidersi piuttosto che stare qui? Che discorsi di sploff sono questi?" L'altro tira su con il naso e annuisce piano. 

Non avrei mai creduto a tutto questo se non l'avessi visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie. Non avevo mai pensato a quanto deve essere deprimente rimanere qui per così tanto tempo. Ma soprattutto non pensavo che proprio Newt potesse soffrire così tanto. E cosa vuol dire "meglio uccidersi"? Nessuno ha parlato di suicidio.

Sembra che abbiano finito di parlare. Si sono staccati e ora stanno fissando un punto a caso nella stanza. Forse ora posso entrare e chiedere al moro la maglia, ma non vorrei mai rovinare il momento o interromperli. Aspetto, conto fino a trenta ed entro: questo è il mio piano.

Uno, due, tre,... quindici, sedici,... ventinove, trenta! Ok è il momento di entrare, se sono stati zitti fino ad adesso vuol dire che hanno finito. Busso tre volte e Alby mi dice di entrare. Newt ha gli occhi chiusi e la faccia ancora rigata dalle lacrime, mentre l'altro ragazzo ha la spalla della maglia tutta bagnata, lì dove Newt si era appoggiato quando si erano abbracciati. "Cosa c'è Fagio? Ma che caspio hai fatto?" Il biondino apre appena gli occhi per vedere a cosa si riferisce, ma li richiude subito quando capisce che lo sto guardando. "Io... Clint mi ha detto che Newt mi cercava ... e ha detto che tu puoi darmi una... una maglia nuova" balbetto impaurita dal suo sguardo arrabbiato. "Ti ho chiesto che caspio hai fatto!" mi urla e io perdo il controllo del cervello "Io...io ho...sono..." Newt viene in mio soccorso, tira di nuovo su con il naso e gli dice di lasciarmi in pace e che posso prendere una delle sue magliette. "Alby la puoi andare a prendere, per favore?" chiede. Senza dire niente l'altro si alza ed esce a grandi falcate non prima di avermi lanciato un'occhiata di avvertimento come per dire "Vacci piano con lui". Come se non avessi capito!

Rimango impietrita vicino alla porta, non so cosa fare, finché non colgo un suo gesto che mi dice di avvicinarmi. Mi siedo sul letto dalla parte della gamba buona e aspetto che dica qualcosa. "Non mi chiedi perché sono ridotto in questo stato?" esordisce senza aprire gli occhi. Non so cosa rispondere, mi ha spiazzata "Non voglio forzarti. Se vuoi dirmelo... altrimenti non farlo." "Bene così. Allora non sei curiosa" afferma, sembra che voglia sfidarmi "Io sono curiosa! Ma rispetto il volere degli altri. Fai quello che ti senti." rispondo piccata e gli asciugo delicatamente le guance ancora bagnate di lascrime con il lenzuolo, dato che le mie mani sono sporche. Quando sente per la prima volta il tessuto ruvido sulla pelle  sussulta, ma poi mi lascia fare senza dire niente.

Dopo poco tempo ritorna Alby con la maglietta pulita seguito da Jeff con la cena di Newt. "Se vuoi adesso le docce sono libere, ma ti consiglio di fare in fretta, qualcuno potrebbe entrare." mi consiglia Jeff e io lo ringrazio. Prendo la maglia e mi dirigo verso la porta "Irene, puoi tornare più tardi? Devo parlarti." è Newt "Certo, il tempo di farmi la doccia e mangiare qualcosa" ed esco.

Mi dirigo verso le docce sperando vivamente che Jeff abbia ragione e che non ci sia nessuno, giro l'angolo e mi imbatto in Gally. "Ciao Gally" dico sorridendo. Sembra stanco, ma lo nasconde subito dietro un sorriso e mi saluta "Ehi fagio, stai andando a farti una doccia? Vuoi che controlli che non nessun pive entri?" "Mi hai letto nel pensiero, speravo proprio nel tuo aiuto." ed è così, mi fido di questo ragazzo e spero di non sbagliarmi. Entro nell'ultima doccia che ha solo le pareti laterali e niente porta e mi lavo il più velocemente possibile. Mentre l'acqua mi scorre sul corpo e lava via tutto il sudore e la sporcizia che ho addosso mi do un'occhiata per vedere come sono fatta. Mi sembra davvero ancora molto strano non sapere se sono bella, brutta, magra o grassa.

 Parto dai piedi che sono piccoli e aggraziati, salgo verso le gambe che sono affusolate e muscolose, ho la pancia piatta e anche le braccia sono abbastanza muscolose. Tutto sommato non mi sembra di essere malaccio. Ho la pelle davvero molto chiara che risalta al confronto con i capelli scuri. Mi sono trattenuta fin troppo, ma almeno ho capito qualcosa in più su di me. Esco e mi asciugo in fretta, tampono i capelli e con le mani seguo la loro lunghezza: mi arrivano a qualche centimetro dal sedere! Siccome non c'è nessun modo per asciugarli del tutto me li raccolgo in una coda, mi metto la biancheria intima, i pantaloncini corti color verde militare e la maglia di Newt marrone scuro. 

Ha un profumo delizioso, inspiro a fondo quest'odore di sudore ed erba bagnata e mi sembra di essere in paradiso: sa di Newt. Abbasso lo sguardo e mi accorgo che la maglietta è troppo lunga: mi vergogno abbastanza ad uscire messa così, sembra che non abbia neanche i pantaloni. Così annodo la maglietta a sinistra e, finalmente, decido che sono pronta, sento la maglietta bagnarsi un po' per colpa dei capelli mentre esco dal bagno e quando vedo Gally gli vado incontro e faccio un giro su me stessa "Come sto? Meglio?" Il ragazzo mi guarda con occhio critico e poi decreta "Sei uno schianto, bambola" facendomi l'occhiolino. "Ok, ti consiglio di affrettarti perché le porzioni sono quasi finite. Ora tocca a me fare la doccia. Ci si vede fagio." ed entra in bagno. Sorrido e mi avvio verso la cucina per ricevere la cena. 

Mi siedo ad un tavolo lontano da tutti e per fortuna nessuno viene a disturbarmi, non ho proprio tempo di perdermi in chiacchiere: devo andare da Newt, voglio sentire cosa ha da dirmi. Mangio velocemente la mia fetta di torta salata alle zucchine e stracchino e bevo l'acqua quasi strozzandomi. Poi riporto il piatto e il bicchiere da Frypan e mi precipito dal biondino. 

*Angolo autrice*

Salve pive,

scusatemi per il ritardo, anche se credo che nessuno si sarà accorto della mia assenza, ma pazienza (rima involontaria😆)

Volevo chiedervi se la fan fiction vi sta piacendo oppure se è noiosa. Mi piacerebbe che vi faceste sentire scrivendo commenti, più che altro per farmi capire se esistete davvero e qual è il vostro parere.

Io oggi sono rimasta a casa da scuola, anche voi? O c'è qualche sfortunato che invece ci è andato?

Ciao a presto😘😘😘

Irene💙💜

Ricorda, Sopravvivi, Corri [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora