2. Il biondino

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Gally mi fa strada fino ad arrivare in una stanza sulla destra, ma oltre alla sua schiena non riesco a vedere niente. E' davvero grande questo ragazzo!

"Ehi Gally cosa ci fai qui?" chiede qualcuno all'interno della stanza "La fagiolina si è già fatta male" risponde Gally e capisco che probabilmente sta sorridendo, finalmente si sposta e mi lascia un po' di spazio per vedere. "Ah finalmente ci conosciamo fagio, io mi chiamo Jeff" è un ragazzo, ovviamente, mingherlino, con la pelle scura e i capelli ricci e corti. "Siediti qui mentre prendo l'occorrente per medicarti" indicandomi una brandina di legno con un materasso sopra.

Mi siedo e gli porgo la mano ferita "Questo brucerà un pochino" dice cominciando a passarmi sul taglio un panno imbevuto in quello che sembra alcool dall'odore. In effetti sento un leggero bruciore, ma non ci faccio molto caso.

Mi concentro di più sulla stanza: è grande, alla mia destra si trova una finestra da cui si vede il centro della radura, gli unici mobili che arredano la stanza sono un armadio, dove sono riposte ordinatamente delle boccette, siringhe già piene, garze, panni puliti e tanti cerotti, un tavolino dove Jeff ha appoggiato in materiale per medicarmi e un'altra brandina.

Il ragazzo mi schiocca due volte le dita davanti alla faccia e mi fa tornare alla realtà "Fagio, io ho finito", mi guardo la mano che è stata fasciata per bene e ringrazio Jeff.

Mi giro per finire di ispezionare la stanza e rimango di stucco vedendo che c'è un altro letto e su questo è steso un ragazzo.

"Lui chi è?" mi risponde Gally "Si chiama Newt, è in coma da cinque giorni ormai"

Mi avvicino curiosa di vedere bene com'è fatto: ha i capelli color biondo cenere, le labbra rosee e un'espressone innocente dipinta sul volto. Mi avvicino ancora di più per notare tutti i dettagli di quell'angelo meraviglioso: noto il labbro superiore più sottile di quello inferiore, un piccolo neo sotto l'occhio destro, quasi invisibile e la pelle perfettamente liscia. In poche parole sono sicura di non aver mai visto una persona più bella.

Gli sposto un ciuffo ribelle dalla fronte e mi chiedo come avrà mai fatto a finire in coma. Guardo verso le sue gambe e noto che una è steccata, mi giro verso i due ragazzi che ancora mi stanno guardando: "Come ha fatto a ridursi così?", questa volta è Jeff a rispondermi "Non lo sappiamo, non si è mai svegliato dall'incidente. Quindi siamo curiosi quanto te di saperlo appena si sveglierà... Ok, ehm, io vado. Ci si vede fagio." Si gira e lascia me e Gally soli prima che io possa fare qualsiasi altra domanda.

Gally mi prende delicatamente per un braccio "Si è fatto tardi e dobbiamo andare a mangiare" mi spiega, conducendomi fuori dalla stanza.

"Domani Alby ti farà fare il giro della Radura, così saprai tutto. Ok, fagio?" "Certo. Gally come si fa a diventare Medicale?" Apre bocca per rispondermi, ma viene interrotto da un suono fortissimo.

La terra comincia a tremare e presa alla sprovvista per poco non cado per terra. Mi inginocchio, mi tappo le orecchie con le mani e chiudo gli occhi, ma è tutto inutile, il frastuono persiste, sento una voce, quella di Gally, che cerca di tranquillizzarmi e due braccia possenti che mi abbracciano. Poi pian piano il rumore cominci a svanire e infine sparisce del tutto. Apro gli occhi e guardo Gally confusa "Erano le porte. Domani ti varrà spiegato tutto meglio".

Mi aiuta a rialzarmi e mi porta in cucina per prendere la mia razione di cibo. Frypan, il cuoco, è un ragazzo di colore simpaticissimo, è possente e abbastanza alto, anche se in confronto a Gally sono tutti dei nani. Ha le labbra carnose e rosee, gli occhi scurissimi tanto che non si riconosce la pupilla e le mani decisamente morbide rispetto al resto dei ragazzi.

Mentre mangio non presto attenzione a niente e nessuno, sono troppo immersa nei miei pensieri: Perché mi trovo qui? Qual'è il mio nome? Perché Newt è in coma? Riuscirò a diventare Medicale? Queste ultime due domande sono già inerenti alla mia vita qui nella Radura perché in realtà questo posto non mi dispiace per niente, mi sento a casa nonostante non conosca ancora nessuno.

Una mano sulla spalla mi fa sussultare e un ragazzo si siede vicino a me sgranocchiando una mela con fare disinvolto. Ha gli occhi a mandorla, probabilmente è asiatico. "Ehi fagiolina, com'è andata il primo giorno?" "Em...bene, direi. Tu sei?" "Mi chiamo Minho, velocista, nonché il bello della Radura." spiega pettinandosi amorevolmente i capelli con le mani e sorridendo. "Non dargli retta, questa testapuzzona sta solo cercando di farsi vedere." dice Gally con un sorriso beffardo "Sei geloso Capitan Gally? Perché la fagiolina preferisce la mia simpatia alla tua brutta faccia?" controbatte l'asiatico con un sorriso beffardo e prendendolo in giro. Gally fa una faccia così buffa che non resisto e scoppio a ridere. I due ragazzi mi guardano sorpresi, ma poi cominciano a ridere anche loro.

Quando riesco a calmarmi chiedo "Cos'è un velocista?" Minho mi risponde "I velocisti sono quei pive che tutti i giorni si fanno il culo correndo dentro il Labirinto per mapparlo e trovare una caspio di uscita" "In che senso Labirinto?" nessuno mi aveva mai parlato di un labirinto. "Nick mi ucciderà" dice l'asiatico rassegnato "Ma tanto prima o poi lo avresti saputo. La Radura è al centro di un Labirinto e sono due anni che stiamo cercando di uscire di qui senza successo..." mentre lo dice la sua espressione si fa sempre più sconsolata, ma poi si riscuote e tenta di rimediare sorridendo "...però sta allegra, troverò un'uscita fosse anche l'ultima cosa che faccio" io ricambio il sorriso, ma nella mia mente si stanno formando un sacco di domande che decido, però, di rimandare a domani.

La conversazione riprende presto un tono più allegro e così finisco per ridere tutta la sera con i due ragazzi.

Ad un certo punto Gally mi dice che è ora di andare a letto e come richiamato da quelle parole tutta la stanchezza accumulata in quel giorno mi piomba addosso. Il moro mi obbliga ad alzarmi, mi accompagna nella casa di legno, mi consegna un sacco a pelo e mi dice di trovarmi un posto comodo dove dormire.

Mi metto in un angolo della stanza, chiudo gli occhi senza pensare a niente e subito sento il torpore del sonno avvolgermi e mi addormento.

*Angolo autrice*

Ciao a tutti pivellini miei,

come promesso sono tornata con il secondo capitolo.

Non ho molto da dire se non che non vedo già l'ora che siano le vacanze di Natale 😂.

Scrivete come al solito nei commenti cosa ne pensate della storia, mi fa davvero piacere conoscere la vostra opinione!

Ringrazio tutte le persone che visualizzano, mettono stelline e commentano, vi voglio bene 😘

Alla prossima personcine!!!

Irene💙

Ricorda, Sopravvivi, Corri [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora