Capitolo 39

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Harry's Pov

Avrei voluto donare il suo sorriso alla luna perché ogni persona che l'avrebbe guardata, poteva pensare a lei è ricordarle che il mio amore era importante e non importava cosa dicevano le persone, che eravamo fratellastri e non potevamo avere una storia per me era tutte balle, ero io a decidere la mia storia e decidevo io con chi viverla. Lei mi proteggeva con la sua gelosia che nonostante il mille sorriso non andava via. Non potevo desiderare di meglio. Eravamo distesi sul letto, la sua testa appoggiata al mio petto e le mie mani che le accarezzano delicatamente la sua schiena. Solo il cielo sapeva quanto ero felice in quel momento.

Amb: Promettimi che tutto questo non finirà

Mi alzai dal letto, presi dalla tasca del mio giubbotto una collana che aveva due piccoli ciondoli, il primo era una piccola H e il secondo era un'ancora. Presa la collana mi sedetti sul letto, accanto ad Ambra.

Harr: Ecco la mia promessa

Si alzò e le misi la collana subito dopo aver baciato il suo splendido tatuaggio, dedicato a me.

Amb: La sua bellezza è indescrivibile, grazie
Harr: Questo é niente piccola mia, pensa quanti regali ti farò da oggi in poi
Amb: Non ho bisogno di regali, ho bisogno di essere qui

Mise la mia piccola mano sul mio cuore.

Harr: Tu sei già qui e non te ne andrai mai

Le presi la mano e gliela baciai e successivamente la baciai sulle labbra.

Amb: Domani... domani
Harr: Hey, andrà tutto bene
Amb: E se finirò su una sedia a rotelle mi amerai lo stesso?
Harr: Come puoi dire queste cose piccola, non finirai mai su una sedia a rotelle ed io non smetterò mai di amarti

Sospirò.

Harr: Adesso è meglio se riposiamo, domani dovremo essere in ospedale presto, giusto?
Amb: Si
Harr: Buona notte amore mio
Amb: Buona notte amore

E dopo un dolce bacio ci addormentammo.

Ambra's Pov

Un forte rumore mi svegliò. Mi alzai ancora mezza addormentata, vidi che Harry non si trovava a letto e iniziai cercarlo e lo vidi nel salotto che dava calci e pugni alle mie stampelle.

Amb: Cosa fai!? Fermo! Quelle mi servono!
Harr: Queste non ti servono più
Amb: Devo operarmi oggi, fammi superare l'operazione e poi vedremo
Harr: Troppo tardi
Amb: Harry smettila per favore!

Sapevo benissimo che lo stava facendo per farmi stare meglio ma non potevo essere sicura che l'operazione sarebbe andata bene, quindi ancora dovevo camminare sulle stampelle ma una volta che Harry le distrusse non potevo fare più nulla. Vidi Harry che si avvicinava sempre di più a me.

Harr: Buongiorno piccola
Amb: Non è un buongiorno oggi Harry
Harr: Ho rotto quelle stampelle per niente?
Amb: So che lo hai fatto per non buttarmi giù di morale ma io non riesco ad essere positiva su queste cose, temo sempre il peggio
Harr: Vatti a lavare, vestiti e ci vediamo sotto in cucina
Amb: Non facciamo colazione?
Harr: Fa come ti dico io
Amb: Va bene
Harr: Scusa ma non dimentichi qualcosa?
Amb: No, i vestiti sono li devo prendere nella nostra camera, qui non devo prendere nulla
Harr: Ripeto la frase, non dimentichi qualcosa?

All'inizio non capivo cosa stavo dimenticando ma dopo riuscì a capire.

Amb: Vieni qua scemo

Lo abbracciai molto e forte e lui mi baciò.

Harr: Ora puoi andare
Amb: Ci vediamo tra dieci minuti

Dopo dieci minuti esatti io ed Harry eravamo già pronti. Salimmo sulla macchina.

Amb: Andiamo in ospedale, giusto?
Harr: No
Amb: Ma così perdo l'operazione e ci vorranno mesi per riprenotarla
Harr: Non preoccuparti
Amb: Come dici tu

Harry era molto tranquillo, al contrario io ero estremamente agiata e spaventata. Mi portò in un bar, ci sedemmo in un tavolo e un cameriere prese le nostre ordinazioni. L'agitazione che mi stava torturando si prendeva gioco di me e questo venne notato da Harry.

Harr: Ma vuoi stare ferma per almeno cinque secondi, stai facendo tremare pure il tavolo
Amb: La vuoi smettere!?
Harr: Piccola, devi fare finta che stai andando a fare una passeggiata
Amb: Si certo e dopo questa passeggiata non so che fine farò
Harr: Tu non pensare a questo, mangia il cornetto che hai ordinato, andiamo in ospedale, supererai l'operazione e torneremo a Londra
Amb: E con mia madre come la metti? Verrà all'ospedale e ti vedrà
Harr: Tranquilla, chiederò aiuto a mio padre, farà in modo da farla ritardare oppure può imbrogliarle che la tua operazione sarà di pomeriggio così abbiamo il tempo di stare insieme ed io ho il tempo di andarmi a nascondere da qualche parte
Amb: Perfetto

Guardai il mio orologio e vidi che era arrivata l'ora di far scomparire tutte le mie paure e preoccupazioni, era arrivata l'ora della mia operazione. Io ed Harry uscimmo dal bar per recarci all'ospedale. Arrivati lì, mi fecero accomodare nella mia stanza, mi fecero spogliare, indossavo solo uno di quei indumenti enormi adatti per le operazioni.

Amb: Harry ho paura, non posso farcela
Harr: Ci sono io piccola, non temere, andrà tutto bene te lo prometto

Un'infermiera di mezza età, si avvicinò a noi.

Inf: La signorina Diamond?
Amb: Sono io
Inf: È pronta?

Dopo un lungo respiro, guardai ad Harry gli sorrisi e vidi i suoi occhi piu belli che mai e furono proprio quegli occhi che mi fecero acquistare fiducia e speranza. Risposi all'infermiera.

Amb: Prontissima
Inf: Si sdrai su questa barella

Feci come mi disse.

Harr: Ci vediamo dopo amore
Amb: A dopo, fammi gli auguri
Harr: Non nei hai bisogno, andrà tutto bene

Detto questo, mi portarono nella sala operatoria, sperando che quell' incubo sarebbe finito presto.

Ciao, grazie ancora a tutti per quello che fate.

Ambra riavrà le sue gambe?

Harry si farà scoprire da Angelina?

Lo saprete solo se leggerete il prossimo capitolo.

PICCOLO AVVISO
Ho notato che nel precedente capitolo ci sono stati molti errori ed ho dimenticato di evidenziare i nomi dei protagonisti, ho già corretto tutto, spero solo che si aggiorni presto.

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