Capitolo 10

610 22 2
                                    

SHAUNA'S POV

Apro gli occhi, la testa mi sbatte e mi pizzicano le narici, provo a dimenarmi ma appena alzo la testa dal cuscino mi ritrovo a ricadere indietro con la vista appannata e un dolore lancinante al petto. Una volta che la vista si è schiarita mi guardo attorno: non sono nella mia stanza, ho un sondino nelle narici e non riesco a sentire nulla, solo un ronzio nelle orecchie. Sono in un ospedale.

Mi ci vuole un po' per capire che in realtà ci sento, la stanza è silenziosa però, e il macchinario a cui sono attaccata produce quel ronzio fastidioso.

Cerco di alzarmi, ma di nuovo la testa inizia a girarmi vorticosamente e ricado pesantemente sul cuscino. Chi mi ha portato qui?

La porta si apre e una ragazza, o meglio una donna sulla trentina dai capelli biondo scuro raccolti in una crocchia ordinata e il camice bianco, entra.

"Ciao Shauna, sono Marysee, la tua dottoressa" fa un sorriso cordiale e mi porge la mano. Provo stringergliela ma non riesco a muovermi. Marysee arrossisce e tira via la mano. Gia la odio.

"Volevo solo ridarti questo" poggia sul comodino di legno accanto a me il piercing che avevo al naso, che solo ora mi accorgo di non avere, devono avermelo tolto per mettermi questi tubicini fastidiosi.

"... e spiegarti che è successo" fa per parlare ma la fermo.

"Chi mi ha portata qui?" la mia voce è debole, più di quanto volessi e sento i tubicini farmi il solletico quando apro la bocca.

Ti prego fa che non sia Niall.

"Uhm... un ragazzo..."

Ti prego fa che non sia Niall.

"... alto, moro, occhi castani e tatuaggi ovunque" sorride. Zayn?!?

"È il tuo ragazzo?!"chiede con un sorriso dolce che mi fa venire la nausea. Ma crede di star parlando con una quattordicenne?

"No!" ringhio con i sondini che mi danno sempre più fastidio.

"Quando posso togliere questi cosi?" indico-con uno sforzo disumano- i tubicini infernali che mi hanno attaccato in faccia.

La dottoressa fa una smorfia di compatimento.

La sto schifando ogni secondo di più.

"Non mi guardi così" dico seccata."Mi risponda, cazzo" quasi grido.

"Mi dispiace ma... se la chemioterapia non funziona, ci dovrai vivere" sospira.

La chemioche? Nonono io non voglio diventare una di quelle ragazze pelate che vengono compatite da tutti!

"Devo andare lo stesso a scuola?" chiedo con la voce a metà tra un ringhio e un sospiro.

"Dipende... se i tuoi genitor-"

"I miei sono morti" sbuffo una risata"non dovrebbe essere scritto da qualche parte tipo una cartella o qualcosa del genere?!" chiedo tranquilla.

La dottoressa non sa che dire. Almeno adesso non ha quella faccia di cazzo che aveva 5 secondi fa.

"A-allora devi scegliere tu se continuare o meno gli studi" dice riprendendosi dallo schock e ritornando ad avere quel sorrisetto falso del cazzo sulle labbra.

Annuisco esasperata e le chiedo di andarsene.

"Signorina Smith?"mi chiede prima di uscire.

"Signora Marysee?" imito il suo tono per irritarla. Quasi sicuramente mi sta odiando ma sul suo viso c'è sempre quel sorrisetto del cazzo.

"Signorina Marysee" mi corregge. Vecchia zitella. "Faccio entrare il ragazzo?" mi chiede riprendendosi.

"No!" affermo e le faccio ancora cenno di uscire "... gli dica che ho avuto un calo di zuccheri o una crisi d' asma ma lo faccia andare via."

Marysee non risponde ed esce fuori. Stronza.

Appoggio la testa sul cuscino.
Chemioterapia. Bella merda. Sondini? Non ne parliamo proprio. Mi trasformerò in una depressa Hazel Grace Lancaster... peccato che io il mio Augustus Waters lo ho allontanato.

NIALL'S POV

Da quando sono uscito dalla doccia Louis non fa che chiamarmi ma non gli rispondo: sono in bagno con la porta chiusa a chiave e la testa tra le mani cercando di piangere ma dai miei occhi non esce nulla.

"Niall porca puttana esci da la dentro, mi sto pisciando sotto cazzo" urla

Rimane in silenzio in attesa di una risposta che non arriva.

"Niall ti devo parlare di Shauna" ora la sua voce è più calma.

"Non parlarmi di lei, parlami di tutto ma non di lei."

Sento Louis esultare per la risposta.

"È importante, mi ha chiamato Zayn, ha detto che era svenuta e la ha portata all' ospedale. Ormai ne parla tutto il campus"

Spalanco la porta.

"Che cosa?" grido.

"Quallo che ho appena detto, ora spostati che devo pisciare cazzo" si apre un varco e mi sbatte la porta in faccia chiudendomi fuori e lasciandomi a elaborare quallo che ha appena detto.

Non ci penso due volte, mi lavo, mi vesto è vado all' ospedale più vicino: il "dumont".

...



Opposite-fanfiction Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora