Opposite-fanfiction Niall Horan

Capitolo 15

SHAUNA'S POV

"Cosa cazzo vuol dire che lo hai fatto entrare?" Urlo a quel cretino di Liam

È seriamente venuto a cercarmi?

"Lo mando via?"

"No!" In effetti... voglio vederlo.

"Ho un piano... per non fargli sapere del cancro. E tu mi aiuterai." Ordino.

"Dipende..."

"Allora... io posso stare mezz' ora senza cannula... allora tu porti bombola e tutto il resto in cucina... e se ho bisogno io mi invento una scusa e corro ad infilarmela ok?"

"No. Potresti ucciderti!"

E sarebbe meglio...

"Tu aiutami e basta."

Sfilo la cannula dal naso e porgo la bombola a Liam.

Mi sistemo i capelli e scendo le scale.

"Ehi" mormoro appena arrivo.

"Cosa è successo?" Si alza di scatto dalla sedia e mi corre incontro con una preoccupazione incredibile negli occhi.

"N-nulla" sussurro anche se il mal di testa provocato dalla sotto ossigenazione dice il contrario.

"Oddio... mi sei mancata" mi stringe in un abbraccio che mi sforzo a ricambiare, sia perchè non riesco a respirare, sia perchè detesto gli abbracci... anche se questo non è male... se togliamo il fatto che i miei polmoni di erda stanno urlando dal dolore.

E così dolce ad essersi preoccupato per me...

"A.. anche tu" mormoro in imbarazzo.

Che cazzo mi sta succedendo?!

Sul suo volto compare un sorriso enorme che mi fa quasi sorridere, quasi.

Sento l' aria mancarmi e inizio a respirare sempre più forte, anche se l'aria non sembra mai bastare.

Prendo un respiro profondo e scappo in cucina.

Rimetto la cannula e un Liam preoccupato prende a sgridarmi come se fossi una mocciosa.

Dopo aver ripreso aria corro di nuovo in salone.

"Dovevo... prendere la... medicina per l' asma... scusa" rispondo al suo guardo interrogativo.

"Oh... soffri di asma?"

Nooo, solo di cancro alla tiroide... niente di che, nah...

"Ehm... sì"

"È per quello che sei andata in ospedale?"

"Sì" mento.

I polmoni stanno ancora rompendo i coglioni. Sento una sensazione nello stomaco... ma non è il cancro... cel' ho solo quando parlo con lui.

"Tornerai a scuola?"

Ma... se vado a scuola ci devo andare con la bombola?!

"Non lo so... forse inizierò a studiare da privatista"

"Oh... come mai?" Il dispiacere è chiaro nei suoi occhi.
Che cazzo gli dico ora?

"Non so... dipende... da Marysee" mento in modo poco convincente.

"Oh... ecco il mio numero... se... se vuoi chiamarmi... cioè se non vai a scuola.... ci... ci potremmo sentire. Non so... beh se vuoi?" Ok. È dolcissimo. Ho ancora quella sensazione nello stomaco.

Shauna, cazzo. Riprenditi!

"Grazie" mormoro a corto di ossigeno, per poi schiarirmi la voce per rendere la farsa credibile.

"Allora... ci sentiamo?!" Mi chiede appena siamo arrivati all' androne.

Tra un po' svengo.

"Sì. Ciao" lo abbraccio piano, stupendo per prima me stessa, e poi lui, che ricambia stupefatto e felice.

"Ciao Shaun" ridacchia e va via.

Appena chiudo la porta cado sulle gambe mentre la vista mi si appanna sempre di più.

Riesco a scorgere un Liam con un carrellino che corre verso di me.... e poi il buio.

...

"Shauna?!"
Cosa?

"Ti prego. Svegliati!" È la voce di... Liam!

"Cosa cazzo vuoi?"

Sento un peso sullo stomaco, e sulle spalle. Inizio a pensare che il cancro si sia espanso ma poi apro gli occhi e vedo che Liam mi sta letteralmente schiacciando in un abbraccio.

"Levati!" Sbotto scocciata.

Anche se ultimamente gli abbracci mi danno meno fastidio di prima.

Lui ridacchia.

"Ti prego dimmi-" mi blocca

"Marysee non sa nulla."
Grazie. Grazie. Grazie.

Tiro un sospiro di sollievo (o almeno ci provo).

"Bene... che è successo?"

"Sotto ossigenazione... ti ho solo attaccata alla macchina del letto e mano mano... dopo 5 minuti sei rinvenuta."

"Grazie" gracchio.

"Di nulla." Sospira. "Se vuoi scusarmi... dovrei andare a casa. Sophia mi uccide sennò."

"Ok." Prendo Colpa delle Stelle (diventato ufficialmente per me come un' imperiale afflizione per Hazel)

"Come.... non mi chiedi nulla?!"

"Tipo?"

"Non so... tipo dove vivo, chi è Sophia..."

"Senti... non me ne può fregare un cavolo dove vivi o del fatto che vuoi vantarti di avere la ragazza..." lo prendo in giro... anche se -diversamente al mio solito- scherzosamente.

Lui ridacchia e va via.

...