Sento l' aria arrivare sempre più rarefatta alle mie narici, il sondino sembra non servire a niente. Cado sull' ultimo scalino ripiegandomi su me stessa e vomitando a terra.
Sento voci delle cameriere chiamare Marysee mentre sempre più persone si affrettano a soccorrermi.
"Andate via!" Piango e urlo contemporaneamente.
"Shauna..."
Liam.
"Aiutami. Portami in bagno. Ti prego" dico con le lacrime agli occhi.
Lui subito mi prende tra le braccia e, trascinandosi il carrellino con il gomito, mi trasporta fino al bagno più vicino.
Mi adagia piano su uno sgabello davanti al lavandino e io gli faccio cenno di uscire.
Chiudo la porta a chiave e mi tolgo la maglietta sporca, il pantaloncino e gli hug. Per ultimo sfilo anche il sondino e mi affretto a mettere la macchina sistemata, evidentemente, in tutte le docce di questa casa.
Apro il getto al massimo e appena l' acqua scroscia facendo abbastanza rumore scoppio in un pianto isterico.
Rimango rannicchiata in un angolino della doccia per quelle che mi sembrano ore, non uso sapone nè shampoo e, quando esco mi sento una merda. Infilo un accappatoio bianco con delle lettere ricamate in blu sulla tasca e annodo la cintura in vita, rinfilo gli hug e, lentamente, mi rimetto il sondino.
Quando esco Liam è ancora lì che mi aspetta.
"Che vuoi?" Dico cercando di sembrare più acida possibile.
"Volevo vedere come stavi."
"A parte il cancro forse terminale intendi?!?!" Sbuffo una risata amara.
"No... io intendevo... cioè" gesticola con le mani nervosamente. Ho voglia di aiutarlo, ma non lo farò. In questo momento mi sento acida, e quindi farò la stronza.
"Se... vabbeh. Ciao." Mi avvio in camera e mi chiudo la porta alle spalle con un tonfo sordo.
Tiro fuori Colpa delle stelle e continuo a leggere da dove avevo lasciato prima di scendere.
Dopo 8 minuti ho finito. So di leggere molto velocemente... mi succede sin da quando ero piccola. Ho la memoria idetica, idepica... o qualche merdata simile. Me lo disse papà... se ricordo bene... Praticamente ricordo le cose a memoria senza nessuno sforzo. Mi basta leggere o vedere qualcosa ed essa si imprime nella mia testa.
Fa comodo per la scuola e per studiare. Ma è una merda ricordare perfettamente il giorno in cui mamma e papà sono morti...
Rimango tutto il pomeriggio a leggere: verso le 8 di sera ho gia letto un quarto dei volumi della libreria.
Alle 8 passate sento qualcuno bussare alla porta.
"Fatevi i fottutissimi cazzi vostri!" Urlo a chiunque sia lì fuori.
"Shauna, sono Liam. Ti prego. Aprimi!"
"No!" Urlo
"Dai. Per favore." Mi implora
"Non devi lavorare o cose così?"
"No. Sono in pausa"
"E tu usi la pausa per parlare con una bombola di ossigeno cancerogena ambulante?"
"Sì. Aprimi Shauna!"
Sbuffo teatralmente e spalanco al porta.
"Cosa cazzo vuoi?"
"Darti un messaggio da parte di Marysee: domani mattina alle 8 devi incontrare il dottor Murphy: lo psicologo che ha scelto per te "
Mi porge una spece di brouchure con il nome del dottore e va via.
"Mi dispiace..." mormora quando sta per scendere le scale"... per qualsiasi cosa ti abbia fatto"
Stronza.
NIALL'S POV
"Come sarebbe a dire che è andata via?" Urlo a quello stronzo di un infermiere.
"È andata via stamattina... verso le 8"
Con chi? Lei non aveva parenti...
"Con chi?" Chiedo prendendo l' energumeno per le spalle facendo in modo di alzarmi alla sua altezza.
"Non lo so" mente. "Da sola forse."
"Cioè... tu vuoi farmi credere che la hanno fatta uscire da sola quando non la hanno fatta andare via con me. È un fottutissimo scherzo?" Gli grido in faccia.
Qualcuno lo chiama dalla fine del corridoio.
"Mi dispiace amico, devo andare" mi da una pacca sulla spalla e inizia a camminare.
"La prego..." mormoro.
Lo sento sbuffare teatralmente e girarsi.
"È andata via con il suo primario, è diventata suo tutore sotto il tuo consiglio. Ecco l' indirizzo" scarabocchia qualcosa su un pezzeto di carta strappato dalla cartella clinica che ha in mano e me lo porge.
"Grazie" sussurro.
Lui non risponde e va via.
Mi precipito in macchina e cerco con il navigatore del telefono questo posto.
Ho una fame tremenda. Ho mangiato solo una ciambella dura come un pietra all' ospedale... ma non mi importa.
Dopo mezz' ora arrivo nella strada indicata. Ci sono innumerevoli ville affuancate, il numero civico è 76.
Mi guardo intorno e, dalla parte dei numeri pari vedo... 62...64...66 e così via fino ad arrivare alla 76.
È... Wow.
Alla faccia! Ma allora i primari guadagnano un casino.
Mi fiondo verso il portone enorme e busso.
Aspetta.. e ora cosa dico?
Ero così impegnato a cercarla che... adesso... cosa le dico? Non ho pensato a nulla!
Aspetto un po' ed ecco che il portone si apre.
"Salve!" Dice un ragazzo su per giù della mia età con un completo elegante.
"Ehm... ciao... c' è... c'è Shauna?" Mi strofino nervosamente le mani mentre cerco di non inciampare nelle parole.
"Uhm... sì... ora la chiamo. Si accomodi!" Mi fa un cenno per farmi entrare.
"La signora Marysee non è in casa... è... a fare una commissione. Ma si sieda e faccia come se fosse a casa sua."mi porta a una sedia mentre lo imploro di darmi del tu.
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Opposite-fanfiction Niall Horan
Teen Fiction"Gli opposti si attraggono, gli uguali si respingono. Due magneti uguali, per quanto si possano "capire" si respingeranno sempre, solo gli opposti si attraggono e si completano vicendevolmente. Io e te siamo opposti."