Dopo un viaggio straziante durante il quale Marysee non ha fatto altro che parlare e parlare e parlare sulle regole da rispettare a casa sua -che, ovviamente, non ho ascoltato affatto- la porche bianca della stronza si ferma in un giardino enorme.
Ricca sfondata del cazzo.
Ha una villa che è... enorme... come il giardino, l' auto e tutte le altre merdate da ricca che possiede.
Si avvia verso l' androne e un cameriere, o un maggiordomo... non lo so, apre la porta e la saluta cordialmente facendola entrare.
"Connor, lei è Shauna, Shauna, Connor, il mio maggiordomo. Trattalo con rispetto"
"Salve" mi porge una mano foderata da un guanto bianco e io la stringo riluttante.
"Connor, porta Shauna nella sua stanza, mi raccomando fa sì che abbia tutto ciò che serve." Brutta ricca spocchiosa del cazzo.
"Bene signora" dice accennando una riverenza.
La stronza lo congeda con un cenno da aristocratica con la mano ingioiellata e si dirige, scortata da due cameriere, penso nella sua stanza.
"Allora, signorina, la sua stanza è in fondo a questo corridoio, mi segu-"
"ALT! Connor, ti prego dammi del tu e non mi parlare come se avessi qualcosa in comune con quella dottoressa del cazzo"
Connor sussulta alle mie parole, anche se forse, ma forse sta accennando un sorriso.
"Bene, ecco la su- tua stanza, Shauna"apre due porte bianche che danno su una stanza grande circa quanto dieci di quelle del college, tutta arredata in stile moderno, con nero e blu come colori dominanti, un letto dalle coperte soffici e nere, scrivania decorata con vecchie stampe, poster delle mie band preferite appesi ovunque e, soprattutto, un' enorme libreria piena di classici della Austen, Shakespeare, libri di fiabe dei fratelli Grimm, Verga, e tutti i più grandi classici, ma anche letteratura moderna, libri da ragazzi come noi siamo infinito, cercando Alaska, Colpa delle Stelle...
Ammiro la stanza in preda allo stupore più totale congedando Connor.
Appena va via chiudo le porte e mi butto sul letto trascinandomi il carrellino. Poi, senza pensarci faccio una cazzata, una cosa che però devo fare.
Prima di stendermi tiro il sondino da sopra al naso e lo poggio delicatamente sulla bombola.
Cerco di respirare e ci riesco! Sento un nodo allo stomaco sempre più stretto, ma riesco a rimanere senza sondini per un po'. Mi stendo sul letto e inizio a fissare i posters sul soffitto. Mi ritrovo a pensare a Colpa delle Stelle.
Sono diventata Hazel Grace Lancaster praticamente, lei però aveva una famiglia e un ragazzo. Io sono sola nella merda invece.
Chissà se devo usare la BIPAP come lei o qualcos'altro che ci assomiglia!
Dopo circa mezz'ora inizio ad ansimare sempre più forte, finchè inciampo sui miei stessi piedi nel tentativo di alzarmi e prendere il sondino, la vista appannata non aiuta e mi ritrovo a non respirare più mentre mi infilo quella merda salvavita sulla faccia.
Mi siedo di nuovo sul bordo del letto per riprendere fiato e urto qualcosa... una mascherina! È attaccata ad un tubo che percorro fino ad arrivare alla testiera del letto. Lì scompare. Guardo meglio e scopro che dietro la testiera c'è una specie di macchina... tipo un BIPAP.
Ma allora questa stanza la ha preparata per me?
Com'è possibile che la hanno messa mentre arrivavamo?
Magari apparteneva a qualcuno!
Caccio via il pensiero: non mi interessa come è arrivata qui.
Mi spoglio e metto una canotta nera, un pantaloncino e degli hug grigi per la casa (ovviamente litigando con sondini, bombola e tutto il resto) e andando a sbirciare nella libreria.
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Opposite-fanfiction Niall Horan
Teen Fiction"Gli opposti si attraggono, gli uguali si respingono. Due magneti uguali, per quanto si possano "capire" si respingeranno sempre, solo gli opposti si attraggono e si completano vicendevolmente. Io e te siamo opposti."