Non appena varcò la soglia della porta, Emily incominciò una sfrenata corsa verso i bagni.
Sentiva qualcuno che la inseguiva, probabilmente era Jesse, ma non voleva sentire nessuno, aveva solo bisogno di acqua fredda per pensare lucidamente.Era arrivata al piano terra, vicino alla Sala Grande, tutti gli studenti si stavano affrettando a raggiungerla perché era quasi ora di pranzo, ma lei non aveva per niente fame.
Qualcuno la afferrò per il polso.
"Emily sta ferma"La ragazza si girò "Black, ma sei pazzo? Cosa vuoi?"
Lui la trascinò dentro lo stanzino delle scope.
"Dobbiamo parlare" disse alludendo a quello successo poco prima a lezione.Lei si guardò le scarpe.
"Non c'è niente di cui parlare."
Era abbastanza in imbarazzo, non voleva alzare lo sguardo. Lo spazio era stretto e loro erano praticamente attaccati, e, nonostante i vari centimetri d'altezza, era come se fossero alla pari."So quello che stai provando, ok? Quello che mi dirai rimarrà in questa stanza" ridacchiò alla parola stanza: era più un buco.
Lei alzò lo sguardo piano.
"Io..."
Sbarrò gli occhi e piano Regulus si voltò... C'era un cadavere.__________ __________ __________ _______
"Cosa è successo" ripeté Silente osservando i ragazzi da sotto le lenti a mezzaluna.
"È la terza volta che ce lo chiedete" sbuffò il giovane Black alla domanda del Preside.
Era in soggezione, cercava di fare lo sbruffone, ma con Emily molto scossa al fianco e la stanza stracolma di auror era difficile."E è la terza volta che rispondiamo." Emily si stropicciò la faccia: per colpa del buio non era riuscita a sapere chi era morto.
"Emily" l'ammunì il padre guardandola in malo modo, non voleva che c'entrasse in nessun modo con questa storia.
Moody li osservò di traverso: quei due ragazzi non gliela raccontavano giusta.
"E cosa stavate facendo?" chiese osservandoli da capo a piedi.I due si osservarono.
"Silente" la Murple invase la stanza osservando tutte le persone presenti "Oh... Ho interrotto qualcosa, scusate ma è importante"
Emily si coprì la faccia con tutte le mani e si piegò in avanti poggiando i gomiti sulle cosce disperata, non voleva pensare alla mattina.
"Potter sei qui, giusto in tempo" esclamò sollevata la donna.
"Mi dispiace professoressa, ma io ho un impegno urgente" se la svignó lei.
"Seduta Potter" le disse Moody.
"Cosa è successo di così importante?" chiese Silente impaziente, la Murple aveva sempre un problema.
"Stamattina ho fatto bere a due mie alunne la pozione Rivelativa" disse svelta come per levarsi il peso.
"Oh santo cielo" sussurrò Edgar Bones: non gliene andava una giusta.
Silente guardò attentamente Estia Murple, cercando di capire quanto fosse grave il suo gesto "Chi?" chiese.
"Bhe, la signorina Potter ha mostrato di essere... Uumh... Positiva al test" disse palesemente in difficoltà.
Fantastico... Penso lei. Si sentiva tutti gli occhi addosso; Fleamont Potter era rimasto basito.
Il preside schiuse le labbra formando un "O": non se l'aspettava.
"Piccoli talenti crescono" se ne era uscito Silente facendole un sorriso incoraggiante e scrivendo subito dopo qualcosa su un bigliettino e lo consegnò ad Emily.
Lei sorrise imbarazzata e lo afferrò:

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Choose Me
Fanfiction"... E se uno di voi muore, una parte di me morirà con lui; anche se rimarrà pur sempre il suo ricordo, quello non mi basta... non mi basterà mai" ~Emily Potter Dal testo: (Cap. 21) > (cap. 26) > #4 Malandrini nel 20/02/2019 #3 Malandrini nel 23/02...