Natale Alle Porte

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Era arrivata la vigilia di Natale a casa Lupin, e tutto trasmetteva un immenso calore natalizio.
Nonostante la casa non fosse grandissima, Hope Lupin e Remus, l'avevano decorata alla babbana con tutto ciò che si possa immaginare: a partire dall'albero ricoperto da ghirlande, palline dai colori più caldi, striscioni e lucine, alle decorazioni sulle scale a chiocciola che portavano alle stanze nel piano superiore; e quando Lyall Lupin tornava a casa, i due coniugi sorridevano, perché di fronte a tutte le difficoltà che gli si erano parate davanti, si erano sempre rialzati come una vera famiglia.

Remus si svegliò immediatamente quando la sveglia babbana iniziò a suonare, segnando le 9:30 di mattina.
Aprí le tende e si infilò le sue pantofole pelose per poi scendere al piano di sotto.

"Buongiorno tesoro" lo salutò Hope Howell in Lupin baciandogli una guancia.

" 'Giorno mamma" rispose sbadigliando e sedendosi a tavola dove lo aspettavano dei pancake caldi con sopra dello sciroppo d'acero.

Il ragazzo si leccò le labbra: erano deliziosi.
"Papà è già andato?" chiese il figlio prendendo un tovagliolo di carta.

"È uscito poco tempo fa, ti saluta" lo informò "e James ti ha fatto più sapere di come passerete Capodanno?"

"Lo passeremo a casa sua e poi rimarrò l'ultima settimana prima della scuola là" Remus la guardò speranzoso: non era sicuro che gli avrebbe dato il consenso.

"Va bene" rispose alzando le spalle.

"Dai mamma ti prego" continuò non avendo ascoltato la madre.

"Ho detto va bene Rem, d'altronde è il tuo ultimo anno, e voglio che tu te lo goda" Hope guardò il figlio: voleva fargli godere il suo ultimo anno ad Hogwarts, perché poi sarebbe incominciata la guerra anche per lui.

Il ragazzo incominciò a salire le scale.

"Tesoro, stasera a cena verrà anche Emmeline con la sua famiglia"

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Lily Evans stava preparando i biscotti di Natale, come da tradizione: tutti gli anni da quando era piccola, lei e sua sorella preparavano i biscotti da mangiare durante il Cenone di Natale, ma da quando Lily aveva ricevuto la lettera d'ammissione ad Hogwarts, aveva continuato da sola a portare avanti questa tradizione, e chissà, magari l'avrebbe trasmessa ai suoi futuri figli.

Con il disco dei Beatles, una famosa band babbana, a tutto volume sul vecchio giradischi della nonna, Lily aveva incominciato a dare forma ai suoi biscotti.

"She's got a ticket to ride,
She's got a ticket to ride,
She's got a ticket to ride,
But she don't care" la ragazza aveva appena incominciato a cantare e a far girare la sua lunga coda rossa.

"My baby don't care, my baby don't care.
My baby don't care, my baby don't care.
My baby don't care, my baby don't care"
In un batter d'occhio aveva già infornato i biscotti e aveva incominciato a pulire la cucina.

"Mammaaa" aveva urlato dal piano superiore la sorella, e quando questa non ottenne risposta si incominciarono ad udire dei passi dalle scale "Hai visto la mamma?"

Petunia era magra, bionda con il collo alto e gli occhi scuri. Era sempre stata gelosa della sorella minore da quando aveva scoperto che era una strega, e così, quando Lily tornava a casa si sfogava su di lei.
In estate si era fidanzata con Vernon Dursley, l'aveva conosciuto grazie al suo lavoro da dattilografa vicino alla fabbrica Grunnings, dove era il direttore. Vernon, come Petunia, era un uomo del tutto normale, perfettamente ordinario, dal carattere cinico e burbero e in grado di lamentarsi per ogni sciocchezza, tra cui anche la magia.

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