Capitolo 7: complici

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Apro lentamente gli occhi, sono solo le sei. Ho dormito pochissimo questa notte ma sono felice. Mi avvicino a Brian e gli lascio un tenero bacio sulla guancia. Devo assolutamente tornare a casa e ho la scusa perfetta. Non voglio svegliare il bambino più tenero al mondo, quindi mi sfilo delicatamente dal suo abbraccio e gli lascio un bigliettino.
«bri sono tornata a casa, stai tranquillo. Mi rifaccio viva io»
mio dio, l'ho chiamato Bri. Che strana sensazione. Prendo la sua maglietta, ho bisogno di un qualcosa che mi ricordi di lui quando non siamo vicini, allora aggiungo 
«p.s. ho la tua maglia , è il mio nuovo pigiama , amo il tuo profumo». Mi rivesto velocemente e, senza svegliarlo ,gli lascio un bacio a fior di labbra, mugugna qualcosa ma non si sveglia. Possibile che anche da addormentato mi faccia provare le farfalle nello stomaco? Chiudo la porta della sua camera e scendo le scale, cercando di non svegliare nessuno. Passo davanti alla cucina e per poco non mi viene un infarto.
"Buongiorno!"
"John! Cosa fai sveglio a quest'ora?" Chiedo ancora spaventa.
"Mi preparo il caffè. Mi sveglio prima di tutti per poter usare il bagno per primo... Sai in questa band ci sono troppi narcisisti" rido di gusto, alludeva a Freddie e Roger ovviamente. Quei due sono molto simili ma non lo ammetteranno mai. Intanto il caffè è pronto e John me ne offre una tazzina.
"E quindi " dice " tu e Brian avete dormito assieme?" 
"Si , ma non è successo nulla di ciò che stai pensando, ci siamo solo dichiarati" abbassa lo sguardo, c'è qualcosa che non va.
"John? Tutto bene?" Chiedo preoccupata.
" Si. Cioè no. Anche io ho una ragazza, ma non so se dirlo ai componenti del gruppo... Inizialmente avevo paura ad ammettere di essere l'unico con la dolce compagnia, ma ora che ci siete anche tu e Brian dovrebbe essere più facile " spalanco gli occhi.
" Noi non stiamo assieme , almeno... Non ancora" abbasso il tono della voce. Dalla scala si sente una voce alta e stridula
"Accadrà!"
"Buongiorno anche a te Freddie" risponde John con voce piatta,teme che abbia sentito la sua rivelazione.
"Gaia, tesoro, come è andata ieri?"
"Ti spiego dopo magari, devo tornare a casa. Mamma non sa che ho dormito fuori e mi metterebbe sicuramente in punizione se sapesse ciò che ho fatto."
Freddie si gira di scatto ,
" PERCHÉ, COSA HAI FATTO?!"
"oh cielo , ho dormito fuori senza il suo consenso. Perché pensi sempre male? Comunque, John grazie mille per il caffè "
Ho bisogno di una valida scusa... CERTO.
"Ragazzi, scusatemi. Discutete dopo su quale gatto sia il più morbido. Posso avere una bottiglia di latte? Intera possibilmente,così dirò a mamma di essere uscita presto per comprare il latte fresco" sono un genio.
"Certo mia cara, fa' in fretta!" Freddie mi porge la bottiglia e mi abbraccia. Caratterialmente è proprio come me lo sono sempre immaginato. Esco di corsa e solo mentre sono già fuori casa, ricordo di aver dimenticato lo zaino in camera di Brian. Fortunatamente ho le chiavi in tasca, altrimenti sarebbe stato un guaio. Entro in casa e mi annuncio a gran voce.
" Buongiorno! Ho il latte fresco proprio qui, i signori facciano presto per goderne il più possibile!" Sento mamma scendere le scale, non si è accorta di nulla, fantastico.
"Uh Gaia, come sei efficiente. Vuoi farti perdonare per la scenata di ieri?". Questo è un vero colpo basso, purtroppo non posso fare altro che annuire e non ribattere.
"Comunque, oggi verso le nove arriverà tua cugina Catherine da Londra , per cercare di rimetterti in riga. Sali in camera tua e metti in ordine."
Alzo gli occhi al cielo. Mamma è convinta per davvero che io ascolterò le stronzate di quell'essere?
" Vado mamma". Salgo in camera mia e mi chiudo a chiave. Metto davvero in ordine e indosso qualcosa di più comodo. Passo la maggioranza del tempo a guardare verso la finestra della camera di Brian , finquando lo vedo alzarsi e leggere il mio bigliettino. Mi appoggio con la testa sulla mano e lo osservo. Attendo che sia lui ad accorgersi di me, lo fa e sorride in modo sereno. Prende la lattina e parla all'interno.
"Buongiorno tes-GAIA, dormito bene?" È visibilmente in panico, tanto che guarda altrove.
"Buongiorno...amore mio. Ho dormito benissimo." Alza velocemente la testa, sorride ma non risponde. Insisto.
"Hai sentito benissimo, ti ho chiamato ''''amore mio''' " inizio a ridacchiare, mi piace questa situazione. Brian sospira e risponde
"Anche tu sei l'amore mio." Sorrido come un ebete. È così bello vederlo, parlargli...mi manca il fiato.
" Ci rivediamo stasera? Magari un po' prima ?" Mi domanda con una luce negli occhi che lo rende ancora più bello. Siamo innamorati e non lo nascondiamo.
"Credo di sì, oggi viene una mia cugina per provare a modificare il mio comportamento... Al massimo la rinchiudo da qualche parte." Ridiamo entrambi, finquando una voce aspra e alta interrompe il nostro momento.
"GAIAAAA, CATHERINE È QUI!!!"
"bri, devo andare. Ci sentiamo dopo" poso la lattina e chiudo la finestra.
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Ho dormito davvero bene con lei, vorrei potermi addormentarmi ogni giorno così. Mi giro nel letto e... Gaia non c'è. Mi alzo e trovo un suo biglietto. Ha in ostaggio la mia maglietta, quanto è tenera?tanto. Mi sposto verso la finestra e la vedo, guarda verso di me ma fa finta di nulla. Sorride, sa che la sto guardando. Parliamo tramite la lattina e... Mi ha chiamato "" amore mio"" , il mio cuore ha perso un battito, fa strano sentirsi dire cose del genere. Mi dice che deve venire una sua cugina perché la madre non è soddisfatta del suo comportamento... Questa signora non apprezza minimamente il tesoro che ha come figlia e la chiama con voce stridula. Gaia è costretta ad andare via. Chiude la finestra così velocemente che non sente neanche la mia risposta, che adesso vaga nel vento.
"Ci sentiamo dopo, ti...amo" .
Mi infilo una maglia e scendo in cucina per fare colazione. Non vedo l'ora che sia stasera. Entro in cucina e trovo Freddie seduto sulla sedia a bere un thè. Mi guarda e con voce molto calma e pacata mi dice
"Devi ufficializzare la cosa e chiederle di stare assieme. ASSOLUTAMENTE. CREO IO L'ATMOSFERA"
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Scendo le scale di corsa e vedo LEI. Non è cambiata minimamente dall'ultima volta che l'ho vista. I capelli ricci e lunghi, lo stile sempre femminile al massimo e gli occhi truccati in modo leggerissimo, il mio opposto. Sta scambiando dei convenevoli con mia madre e le fa addirittura la riverenza. Mia madre ha due brillanti al posto degli occhi, potrebbe svenire per quanto è emozionata. Catherine mi vede e mi da un bacio sulla guancia, mentre mamma soddisfatta la osserva e le dice
"Fai un buon lavoro con Gaia , mi raccomando".
Saliamo le scale e una volta entrate in camera, Catherine mi abbraccia, lasciandomi senza fiato.
"Oh Gaia , da quanto volevo abbracciarti. Quella cogliona di mia madre mi ha da sempre vietato ogni tipo di contatto fisico" spalanco gli occhi. Catherine che parla in questo modo e che offende la madre? Sto sognando.
"Oh Gaia andiamo, non guardarmi così. Credi davvero che io sia ancora come un tempo? "
"Beh, mia mamma ti ha sempre dipinto come la figlia perfettamente educata che non ha mai avuto e blabla" mi osserva, quasi mi stesse analizzando.
" Mi ha chiamato dopo che hai tagliato i capelli in questo modo?"
"Già."
"È consapevole del fatto che abbiamo la stessa età e che non starò mai dalla sua parte?" Non riesco a capire.
"Catherine, esattamente, a che gioco stai giocando?"
"Gaia, ci vuole ingegno! Davanti agli adulti ti comporti nel modo che desiderano loro e quando sei con altri mostri la vera te."
Questa volta sono io ad abbracciarla. Dopo anni di odio immotivato ho finalmente una persona su cui contare. Inizio a raccontarle tutta la situazione scomoda che si è creata in casa, dello strano amico di mamma e, non so come iniziamo a parlare dei Queen. Inizio a sorridere in modo inquietante. Scopro che ha un debole per Roger , fantastico.
"Sai che..."
"Dai stupida! Raccontami!!"
"I Queen si sono trasferiti qui affianco e io sono stata con Brian stanotte?"
"Certo certo" mi alzo e muovo il barattolo. Brian entra di corsa in camera seguito da Roger che ha delle forbici tra le mani. Lo starà minacciando, come al solito. Catherine stava per avere un attacco di panico , che riesco a bloccare sul nascere. Le metto una mano sulla bocca e le dico
"Zia non sa nulla e non deve saperlo. Stasera mentre lei dorme usciamo di casa e li raggiungiamo, sono loro amica"
Catherine si calma e riesce solo a urlarmi contro
"MI PRESENTERAI ROGER?" Le manca il fiato.
"Certamente, basta che non ti concedi subito , altrimenti verrai dimenticata in un nanosecondo da quel biondo tinto."
"EVVIVA! E QUINDI CIOÈ TU STAI CON BRIAN?" Sorride.
" Non esattamente ma si, ci stiamo frequentando." Evito i particolari, li racconterò stanotte mentre staremo a letto.
"Catherine, io ti presento Roger ma... Tu mi aiuterai a fregare mamma? Voglio allontanarmi da lei e... Abbandonarla come ha fatto mio padre. Sai cosa mi abbia fatto passare quella donna..." Ho gli occhi lucidi e se ne accorge. Mi riabbraccia.
"Ti aiuterò, tranquilla." Mi accarezza le mani.
"Sembriamo due complici pronte a rapinare una banca, che stanno per firmare un contratto di malavita" rido di gusto ed anche lei fa lo stesso.
Improvvisamente sbianca.
"STASERA VEDRÒ ROGER! DEVO PENSARE COSA METTERE!!"  La prendo in giro
"Niente di rosa con fiocchetti, mi raccomando"
Un velo di preoccupazione mi coglie impreparata, non so neanche io cosa indossare.

(Il capitolo di domani inizierà col pov di Brian)



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