Sono sdraiata su una barella e due infermieri mi stanno spingendo violentemente tra i vari medici del reparto mamme. Sto per partorire mia figlia. Il corridoio è così monotono, le solite pareti bianche, l'odore di disinfettante, la puzza del solito brodino che propongono come cena ogni sera. Se non fosse stato per John e per i suoi toast al formaggio... Sento una fitta più forte all'utero. Ho una paura atroce, e se non fossi capace? Se morissi? Mi si sono rotte le acque stanotte, fortunatamente ero già in clinica ed il travaglio mi ha stancato ancora di più. Respiro affannosamente, tanto che uno dei due infermieri mi tiene il polso. Cerco Brian con lo sguardo, ma non lo vedo. Ha avuto la calma di un vecchio saggio e prontamente ha chiamato un infermiera vedendomi accasciata sul letto.Mentre io continuo la mia corsa verso questa dannata sala parto che sembra lontana chilometri e mentre Michela, la nostra piccola principessa, inizia a scocciarsi di essere rinchiusa lì dentro, scorgo in lontananza un ammasso di capelli ricci ondeggiare pesantemente:Brian. Tutti si girano per osservare la scena che sembra quasi proseguire a rallentatore. Corre e cerca di raggiungermi, sembra una scena da film romantico, il marito che raggiunge la moglie , una corsa verso una nuova vita, la creazione di una famiglia finalmente completa, finquando non si sente un tonfo sordo e...un carrello rovesciato. Roger e Freddie sono seriamente scivolati e sbattuti. Si comportavano come due corridori professionisti, Freddie teneva anche il ritmo con le mani per correre in modo composto. Roger, sempre con i suoi occhiali da sole , aveva l'affanno e le braccia a penzoloni. Brian non si ferma, continua a rincorrermi ed anche in situazioni serie come queste, quei due continuano a strapparmi un sorriso.
«sei un coglione Roger » urla Freddie.
«ma che vuoi, era bagnato a terra!» Roger si massaggia il ginocchio.
«SONO SPORCO DI ZUPPA DI POLLO!»
«almeno adesso hai un buon sapore»
«figlio di putt-» Freddie non finisce la frase, ma prende un bicchierino di caffè e macchia i biondi capelli del batterista.
«NON IL CAFFÈ, NON I MIEI CAPELLI»
Freddie tira un pugno a Roger, lasciandolo a terra mentre con eleganza si alza e chiede un asciugamano per pulirsi.
«GAIAAA, ANDRÀ TUTTO BENE AMORE MIO, SONO QUI» riesco solo a sentire questo che due grandi porte di un verde chiaro come l'erba si spalancano lasciandoci entrare. Potrò vedere Michela dopo ben nove mesi.
// Brian's pov//
Appoggio entrambe le mani sulla porta oramai chiusa. Sembra passato tanto tempo da quando Gaia mi ha dato la splendida notizia. Io , un genitore. Non sono neanche capace di farmi un codino decente da solo!
«brian diventa papino eheh» Freddie mi cinge le spalle.
«non sono dell'umore... Sono in un ansia tremenda OH FREDDIE ATTENTO»
«LA MACCHINETTA DEL CAFFÈ NO!»
Roger, con un occhio nero, stava tirando seriamente una macchinetta del caffè contro Freddie . Questi due non matureranno mai.
«meh... Ma John?» domanda Roger, stranito.
«ragazzi *gnamgnam* fanno dei toast al formaggio buonissimi qui!»
Rido. Veniamo interrotti dal rimprovero di un infermiera, siamo troppo molesti. Lo so.
Ci giriamo tutti assieme e , capperi.
L'infermiera è una ragazza molto giovane, con una divisa bianca ed i capelli legati in uno chignon alto. La bocca rossa come la croce che porta sul suo cappellino.
«oh cazzo» Roger ci sussurra. «vediamo ancora se mi ricordo come si fa» e si abbassa gli occhiali da sole neri, quasi rievocasse un suo personaggio.
«roger, ma Catherine?» sussurro di rimando.
«hey bellezza...»
«signori , non potete stare qui. Le mamme hanno bisogno di riposo, siete pregati di andare a meno che non abbiate parenti qui» palesemente, evita il suo flirtare in modo indecente.
«qui c'è mia moglie, è appena entrata in sala parto» dico tentennando
«stia tranquillo, voi?»
«noi... ehm. ROGER PRENDIMI»
Freddie finge uno svenimento.
«gli si sono rotte le acque! Presto aiuto! AIUTO. STA PARTORENDO»
Ben presto una folla si accalca attorno ai due attori, John continua a mangiare il suo toast ed io giuro che non conosco questi soggetti.
Mi allontano e al mio fianco sfrecciano due medici con una barella. Vediamo come partorirai, Freddie.
Roger si allontana, divertito e giurerei di aver sentito fin qui l'imprecazione mentale di Freddie.
L'infermiera di prima, si avvicina provocante vicino Roger, il quale si aggiusta i capelli. Gli afferra il colletto della camicia blu a pois bianchi e gli sussurra ancora
«sono la sorella minore di Catherine. Non mi hai riconosciuto?»
«ma siete tutte belle in famiglia!» tossisce Roger, sbiancando.
Il tempo sembra fermarsi quando un dottore bruno e abbastanza basso esce dalla porta più distante di tutte.
«may? Signor maggio?»
«may , sono io. Mi dica»
«sua moglie sta bene... Solo... C'è stato un qualcosa di inaspettato ecco..»
Inizio a sudare.
«dottore! Mi dica, diamine»
Inizio a tremare tutto e mi salta un battito quando il dottore sentenzia clamorosamente
«dalle radiografie non risultava ma... »
«dottore cosa. Cosa?!» gli stringo le mani. Si sistema gli occhiali tondi sul naso e...
«Sono due gemelle. Congratulazioni signor maggio»---
VE LO MERITAVATE IL BONUS. VI AMO . 5K LETTURE IO STO MORENDO DAVVERO MI FATE PENSARE CHE SIA REALMENTE BELLA COME STORIA OKAY OKAY
VI AMO
SIGNOR MAGGIO. MA SIAMO A MAGGIO
COINCIDENZE? NON CREDO EHEHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHEHE
NO oc basta. Freddie incinto mi sa tanto di FF muke okay. Beccatevi sto schifo.
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«E quindi ti amo»
Fanfic«stasera ci vieni sul tetto con me?» «mi faccio viva io» // Gaia è una ragazza di un paesino di campagna, obbligata a rimanere segregata in casa dopo una serie di spiacevoli eventi, riesce a fuggire grazie all'aiuto di 4 ragazzi misteriosi. -humor...