////(Gaia)////
Il pomeriggio è passato molto velocemente, Freddie ha svaligiato un negozio e assieme, abbiamo portato tutte le buste nel pulmino.
Fred chiude il cofano e si gira verso di me.
"Devi prepararti, sono le 7!" È più emozionato lui di me.
"E dove posso cambiarmi? Entro in qualche negozio e chiedo se c'è il bagno? Pure John però eh... Poteva portarci al centro centro di Londra " sospiro.
"Tesoro, avresti dato di matto per quanti fan impazziti ci avrebbero assalito"
"Hai ragione... E dunque? Dove mi posso cambiare?"
"Nel pulmino! Basta che metti qualche cosa davanti ai finestrini ed è fatta!"
"Sei un genio Fred!" Gli do un bacio sulla guancia e prendo il mio vestito rosso. Entro nel pulmino e abbasso due sediolini per avere più spazio. Mi cambio in fretta e furia, caccio la testa fuori dallo sportello semi aperto e chiedo a Freddy se può gentilmente passarmi la mia valigia. Prendo delle Adidas rigorosamente rosse , ho già detto che è il mio colore preferito, no? Una spazzola e il borsello col trucco. Impiego esattamente mezz'ora per prepararmi ed esco dal mio quasi camerino.
"Sei assolutamente fantastica" dice Freddie abbracciandomi. " Ma manca qualcosa..."
Si avvicina ad cespuglio, stacca un piccolo fiorellino rosso e me lo pone tra i capelli.
"Grazie Fred... Ti va di accompagnarmi davanti al fioraio? È quasi ora..."
"Certamente signorina sfogliatella"
"Simpatico come una puntura d'ape"
Ci osserviamo col broncio per poi scoppiare in una risata limpida.
Arriviamo in orario davanti al luogo prestabilito, dove troviamo Brian tutto elegante e messo in tiro. Freddie porge la mia mano a Brian , un po' come fa il padre che accompagna la figlia all'altare. Io e Brian guardiamo le nostre mani unite e sorridiamo. Ha una splendida cravatta rossa...secondo me il rosso è il tema della serata. Mi fa strada mantenendomi a braccetto, non dice una parola ed è tutto troppo imbarazzante. Arriviamo davanti ad un ristorante italiano, entriamo e veniamo subito accolti da un cameriere.
"Desiderate?"
"Prenotazione May, tavolo 101." Il cameriere ci porta in una sala costituita da tantissime vetrate, fino ad un unico tavolo circondato da candele e petali di rose rosse. Mi salgono le lacrime agli occhi, sono commossa. Brian mi fa sedere mantenendomi la sedia e si sistema difronte a me. Mi tocca la mano e finalmente interrompe il silenzio.
"Sei b-bellissima.... Mi manca il fiato...diamine"
Mi sento avvampare.
"Sei meraviglioso, un principe... Effettivamente potresti esserlo, mi hai salvato da una torre." Sorridiamo. Brian prende i menù.
"Non so minimamente cosa scegliere. Tu che hai più cultura di me sotto questo punto di vista, cosa proponi?"
" io direi di mangiare delle tagliatelle alla Bolognese, ti piacerà" ordiniamo e dopo poco ci viene portata l'ordinazione. Porto la forchetta alla bocca ricordando il profumo ed il sapore di quelle che cucinava mia nonna, la mia cara nonnina. Assaporo e rimango disgustata, cerco di non farlo notare, ma Brian se ne accorge.
"C'è qualcosa che non va?" Non voglio sembrare incontentabile.
"Nono, tranquillo... Dopo vorrei parlare con lo chef per porgergli un complimento".
Finiamo di mangiare e Brian richiede al cameriere se sia possibile parlare con lo chef.
Ecco subito dopo un uomo vestito completamente di bianco e con degli occhiali minuscoli avvicinarsi al nostro tavolo.
"Signor May , che onore averla qui al mio ristorante!" Dice stringendogli la mano.
" È stato un piacere, ma la signorina qui avrebbe da dirle qualcosa, non io." Brian ha capito che non si tratta di complimenti e sorride nascondendo la bocca con la mano.
"Signorina, mi dica tutto!"
"Carissimo chef, lei quando cucina i piatti tipicamente italiani, come ad esempio la pasta , come fa?" Cerco anche di rimanere calma e Brian soffoca le risate con dei colpi di tosse.
" Prendo una pentola e ci verso dell'acqua all'Interno, accendo la fiamma e butto la pasta. Successivamente aggiungo pomodoro crudo e spezie." Mi sento male.
" E pensare che io l'acqua la facevo bollire ed il sugo cuocere per quattro ore a fuoco lento, che cogliona eh?" Brian oramai ride a pieni polmoni e manda via lo chef confuso.
"Qualche volta dovrai farmi provare qualche piatto cucinato Da te , mi sembra doveroso, no?"
"Certamente!" Sospiro. Ristorante italiano un cazzo.
La serata si svolge tranquillamente, tra risate, baci e battute stupide di Brian come
«Se fossi un mese, sarei senza dubbio aprile... No aspetta »
Si son fatte le undici e tra mezz'ora dobbiamo ritrovarci tutti per ripartire. Mi alzo per pagare e vengo bloccata da Brian.
"Ti ho invitata io e pago io. Poi... Devo darti una cosa" mi sale il cuore in gola. Mi dà uno scatolino e un foglietto tra le mani e mi lascia sola a leggerlo. Inizio a piangere ed apro lo scatolino: una collana con un ciondolo a forma di saturno... Sono commossa, sconvolta e... E...
"Allora? Piaciuto?" Mi chiede Brian con sguardo fiero.
"Brian. Ti amo" perde immediatamente tutta la sua fierezza.
"Non me lo hai mai detto così..." Lo vedo arrossire. Mi abbraccia e mi bacia. Oramai so a memoria la forma delle sue labbra, il suo sapore, il modo in cui mi schiude la bocca per approfondire il bacio... E so anche che impazzisce quando gli mordo il labbro inferiore, motivo per cui lo faccio. Ci stacchiamo per prendere aria e rimaniamo abbracciati, facendo toccare le nostre fronti.
"Ti amo Gaia. Sei l'amore della mia vita."
Usciamo dal ristorante mano nella mano e ci avviamo al luogo dove John ha parcheggiato il pulmino. Veniamo accolti da mille applausi e fischi e vengo strappata da Brian. Fred e Catherine iniziano a riempirmi di domande mente Roger si complimenta con il mio accompagnatore.
"ALLORA! COME È STATO?" Mi domanda freddie
"Favoloso, mi ha anche regalato questa con un bigliettino" i due sospirano
"È INNAMORATO PERSO" dicono assieme.
"Voglio fare il Padrino del vostro figlioletto".
"E io la madrina di vostra figlia "
"Sicuramente" rido. "E tu Catherine? Come è andata con Roger?" Chiedo con sguardo malizioso.
"GIÀ COME È ANDATA?" Freddie sta dando di matto.
"beh... Abbiamo lasciato John in una biblioteca e siamo andati in un parchetto a prendere un gelato. Roger mi ha sporcato il naso e io gli ho buttato il gelato sulla camicia, mi ha obbligato a pulirlo ed io gli ho leccato la camicia e per sbaglio il collo. Lui mi ha bloccato il volto e mi ha baciato, questa volta sono rimasta al bacio. È stato il più passionale che abbia mai dato in vita mia. Poi abbiamo riso e lui mi ha riempito di baci a stampo, ovunque. Credo di essermi innamorata."
" La cosa è reciproca" si intromette Roger mentre le cinge il fianco.
John si stacca finalmente dalla cabina telefonica ed annuncia a gran voce
" RAGAZZI! Ricordate quel manager che voleva rappresentarci? Verrà dopodomani a casa di Veronica, ho spiegato che ci sono stati dei problemi e che quello era l'unico posto in cui potevamo vederci. Siete pronti a volare sempre più in alto?" Un urlo di gioia è stata la risposta più accettabile. Entriamo nel pulmino dopo aver perso mezz'ora per scegliere chi avrebbe dovuto guidare, escludendo Freddie ovviamente, teniamo tutti alla nostra vita.
Il viaggio è molto noioso. Hanno costretto Brian a guidare, dunque mi metto avanti con lui. Prima di addormentarmi gli do un bacio a stampo e gli auguro la buona notte.
Oramai ogni giorno è un completo mistero, chissà cosa mi riserverà il domani... Sicuramente una doccia.
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«E quindi ti amo»
Fanfiction«stasera ci vieni sul tetto con me?» «mi faccio viva io» // Gaia è una ragazza di un paesino di campagna, obbligata a rimanere segregata in casa dopo una serie di spiacevoli eventi, riesce a fuggire grazie all'aiuto di 4 ragazzi misteriosi. -humor...