CAPITOLO 12

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La testa mi tamburellava in continuazione, mi faceva male ogni parte del corpo e non riuscivo nemmeno a muovermi. Provai ad aprire gli occhi, ma le palpebre erano particolarmente pesanti e, nonostante i vari tentativi, non ne volevano sapere d'essere alzate. Udii improvvisamente qualcuno camminare nello spazio circostante. Avrei voluto tanto fosse Harry.

"Ha-Harry?" la mia voce era flebile ed impercepibile. Volevo solo fargli capire che avevo bisogno di lui. Lo sentii correre vicino a me, mi prese la mano e fece incrociare le nostre dita.

"Madison, apri gli occhi." quasi mi pregava nel dire quelle parole. Voleva evidentemente accertarsi che stavo bene. Quel pensiero mi mise addosso una strana allegria.

Avevo una voglia matta di rivedere i suoi occhi verdi, le sue adorabili fossette che spuntavano ai lati della bocca rosea ad ogni sorriso, ma l'immagine di quel posto era ancora fresca nella mia mente. Avevo paura che appena avessi riaperto gli occhi, mi sarei ritrovata lì, e mi sarebbe preso certamente un infarto, ne ero sicura.

"Non ci riesco." non era vero, non volevo. Non avevo il coraggio né la forza di aprirli. Avevo paura.

"Madison, ti prego fallo per me. Provaci." supplicò ancora una volta lui.

Non sapevo dov'ero, ma di sicuro non più in quel posto. L'erba sotto di me non c'era più, non c'era più neanche il rumore dell'acqua ed il fruscio delle foglie.

Quando riuscii a vincere la battaglia contro le mie palpebre, vidi una flebile luce illuminare la stanza in cui ero. Vidi fuori dalla finestra. Era buio ed io stavo sdraiata su un lettino dell'infermeria del college.

Vidi la preoccupazione negli occhi di Harry, essere lentamente sostituita dal sollievo. Si avvicinò e mi baciò la fronte. Fu un bacio lungo, delicato, dolce.

Lo avrei voluto tra le mie braccia per sempre.

Ogni volta che lo guardavo, sentivo la necessità di abbracciarlo e di baciarlo. Non era normale.

"Ora sei al sicuro, ti proteggo io." sussurrò scandendo bene ogni parola.

Lo guardai e gli sorrisi. Sorrisi al mio angelo. Sì, perché in fondo lui c'era sempre stato, da quando entrai in quel maledetto college.

"Ti va di spiegarmi che è successo?" chiese lui titubante di una mia possibile reazione negativa.

Ero davvero pronta a parlare dei miei demoni del passato? Ero davvero pronta a raccontare quella storia terribile che solo il pensiero mi faceva star male una notte intera?

No, non potevo. Non ero pronta.

"No. Non sono pronta." gli risposi in modo un po' troppo acido ed abbassai lo sguardo.

Forse un giorno glielo avrei raccontato e forse lui sarebbe scappato come tutti gli altri. O forse no. Peccato che in quel momento, non ero assolutamente pronta.

SPAZIO ME

Ecco qua due capitoli freschi. Ringrazio di cuore tutte le ragazze che votano e commentano, siete speciali.

Fatemi sapere se vi piace con voti e commenti.

Grazie ancora!!

BACI♥♥

Never Stop Smiling (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora