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Lalisa, non serve nemmeno che mi tocchi, basta il tuo nome per distruggermi. Non riesco a non venir sbaragliato dalle tue memorie. 

Da ora in poi tu sarai la mia bugia più grande. 

Posso fermare le parole. Posso evitare il contatto. Posso negare lo sguardo. Ma non posso eclissare i sentimenti.

- Mi serve il pianoforte, non mi interessa di Lisa. - Dico con un accento di menzogna talmente calcato da farmi sorridere.

Taeyong sposa il peso su una gamba, continuando a guardarmi con fare interrogatorio. 

- Non mentiamoci, sappiamo tutti che Lisa è la ragazza più importante della tua vita, ovviamente lasciando i limitati spazi a Jennie. -

Si avvicina di più a me, talmente tanto da riuscire a intravedere il succhiotto sotto la maglia larga. 

Appoggia una mano sulla mia spalle, posando poi la sua fronte contro la mia, rendendo il discorso più affiatato. 

- Le persone parlano. Per quanto voglio credere alle teorie che ho sentito, la realtà l'ho ben in mente. -

Parole oneste escono dalla sua bocca.

Si ritira, andando dietro a Chaeyoung e tenendola stretta a lui, posando la testa sulla sua spalla. Vedo armonia tra loro.

- E quale sarebbe questa realtà, eh Taeyong? - La mia domanda non è per niente seria, so già la risposta ed è alquanto divertente sentirlo da lui.

Lui fa spallucce, dando un bacio sul collo alla ragazza. - Lisa ti ha fatto diventare vero. -

Chaeyoung raccoglie la sua roba, e parlando al telefono esce dalla stanza, salutando sia me che il rosso. 

- Cosa sai te di me e Lalisa? - Domando sedendomi sul divanetto, posando la testa all'indietro. 

Taeyong resta in piedi davanti a me, tentando di mettere a posto i capelli bagnati. 

- Effettivamente niente di nuovo, solo che saresti in grado di dimenticare Jennie se vedessi Lisa. - Sorride beffardamente, e con una postura vincente mi guarda.

Nascondo il piccolo sorriso dietro il pollice. Fa quasi ridere l'idea che ci è andato così vicino alla realtà. 

- Non prendiamoci in giro, Jennie mi fa effetto totalmente unico. - Tento di ribattere, ma la mia incertezza mi fa persino dubitare delle parole.

Taeyong resta un attimo in silenzio, e dall'espressione traviata non penso che nella sua mente navighino pensiero appropriati.

- Tu affermi questo poiché non hai mai visto Lisa ballare certe cose. Te lo dico io che, pur uscendo con Chaeyoung, rimango sempre preso dal modo sensuale in cui Lisa fa muovere il suo corpo. -

Non nego, Lisa ci sa fare nel ballo, ma non è certo così lussurioso come il rosso la dipinge, ha quel viso dolce e quell'espressione infantile e pura.

Impossibile.

- Dalla tua faccia capisco che non mi credi. - Dice lui in movimento verso la sua giacca sul letto. Prende il cellulare, e digitando qualcosa velocemente se lo infila in tasca, fermandosi alla porta.

Si gira verso di me, e con espressione confusa mi incita a seguirlo.

- Dove andiamo scusa? - Chiedo tenendo il suo passo svelto. 

Saluta le varie ragazze nel corridoio, ad alcune si ferma anche per baciarle sulla guancia.

- Che domande, a vedere Lisa. Hansol mi ha detto che è andata in sala danza, come ogni momento della sua vita, ad esercitarsi. -

OK, devo stare calmo, niente agitazione, è tutto sotto controllo. No, non è vero, la mia testa viene invasa da paranoie e insicurezze, mentre il mio cuore accelera ogni movimento, portando sempre più sangue nel mio corpo.

- Non penso sia la cosa migliore, mi sta evitando e dobbiamo seguire la sua volontà, in più... - Mi sale l''irritazione quando Taeyong non mi lascia finire la frase, ma sparisce non appena capisco di essere davanti alla fatidica porta.

Mi guarda rallegrato, con un'insolita espressione sul volto. 

- Agitato? Non sai come è divertente vederti in questo stato. - Si lascia scappare una risata grassa.

Lo colpisco nel petto, ma la sua risata non viene interrotta.

Fa l'occhiolino, e con totale bastardaggine apre la porta, spingendomi nella stanza. 

Lisa gira il capo verso di me, riprendendo la posizione normale. - Y/n...- Non sento la sua voce, ma leggo le sue labbra e sono certo che abbia detto il mio nome.

Mi guarda confusa ma con una spolverata di entusiasmo, seppur impercepibile.

La bocca mi si è asciutta, non è normale.

Lisa, mi sei mancata.

- We, Barbie, fai come se non ci fossimo. Ti pregherei di fare la coreografia che Cl ti ha dato, Y/n deve aggiornarsi perché sai, torna a farci da maestro. - 

Finisce il tutto con un sorriso mordace, e persino uno stupido capirebbe dalla sua espressione che la situazione lo diverte.

Lisa sposta lo sguardo verso Taeyong, e questo mi fa prendere un po' d'aria.

- Beh... - Insicurezza, ecco cosa la prevale. - Certo, nessun problema. -

Perché le tue parole sembrano cariche ti trepidezza, ti da tanto fastidio la mia presenza?

Mi guardi come se non fossero passati così tanti giorni dall'ultima volta, i tuoi occhi mi danno un'illusione mordace, come se tutto fosse stato un sogno e nulla fosse successo per davvero.

Voglio scappare, andarmene da questa situazione, eppure pare che i miei occhi non riescano a staccarsi dai suoi movimenti.

Il mio respiro danza al suo ritmo, perdendo colpi ogni volta che per sbaglio i nostri occhi si incrociano nello specchio. 

Dove è andata a finire la Lisa che conoscevo?

- Visto, te l'ho detto io. Ti presento Lalisa Manoban, la ragazza che oltre a Jennie è in grado di farti perdere la testa. -

Il telefono mi avvisa di un nuovo messaggio, ma aspetto la fine della coreografia per riuscire a riprendere controllo di me stesso.

Tiro fuori il telefono, rischiando di farmelo scivolare di mano. Non sono mai stato così imbranato.

Jennie:
Stasera usciamo.

Jennie:Stasera usciamo

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Don't play with me./Kim Jennie/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora