05.

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Sono due giorni che non esco da casa. Sono ancora in imbarazzo per quello che è successo l'altra mattina, preferisco stare ancora un po' chiusa a casa. Chiamo a mamma per vedere se ci sono novità.

Piccola.

-Ciao mamma.-

Tuo fratello sta come al solito.

La ringrazio per non farmi altre domande, parlo con lei solo per sapere di mio fratello e lo sa. Ho chiuso tutti i rapporti con loro, di certo non sentono la mia voce per altre cose.

-Mamma, sai come la penso.-

Anche tu sai come la penso, Madison.

-Mamma la tua teoria andrà a farsi fottere. Non puoi continuare così.-

Madison, Christopher si sveglierà, lo so, lo sento.

-Porca miseria, ma lo vuoi capire che non c'è più niente da fare?-

Urlo con gli occhi che bruciano maledettamente.

Madison, non sono come te che non tieni abbastanza a tuo fratello per farlo continuare a rimanere in vita. Non sono così pessimista, lui tornerà da me.

-Mamma a me sembra che quella che tiene poco a suo figlio, nonché mio fratello, sei tu, non io. Io ho capito, io ho accettato la verità. Christopher vive solo grazie a quei fottuti fili!-

Madison!

-No, ora mi sono stancata. Sono stufa di questa messa in scena. Non puoi ancora far finta di essere in grado di far tornare tuo figlio indietro. É morto, tuo figlio è morto! Accetta la verità Grace.-

La sento singhiozzare dall'altro capo del telefono e una lacrima amara lascia il mio occhio sinistro e raggiunge il mio mento. Non voglio che mamma s'illuda di cose che non potranno mai accadere.

Madison... Io continuo a sperare mi dispiace. Lui non mi abbandonerà.

Le chiudo il telefono in faccia e faccio un respiro profondo cercando di calmarmi. Non ha capito niente, ormai ci ha lasciati. Esco fuori da casa e mi accendo una sigaretta. Inspiro e già sto meglio.

-Fumi?-

Sobbalzo a quella voce e lascio cadere la sigaretta. La riprendo e faccio un secondo tiro per non lasciarla spegnere. Alzo lo sguardo verso il ragazzo che ha parlato e lascio che un ghigno si formi sulle mie labbra.

-Tomlinson, noti anche la mia presenza adesso?-

-Noto tutto, Sullivan.-

Dice guardandomi senza espressione. I suoi bellissimi occhi azzurri sono spenti, cupi, oscurati dai demoni del passato, un po' come i miei. Sono vuoti.

-Fumo solo quando sono nervosa.-

Rispondo alla sua domanda ignorando i suoi occhi.

-Quindi sei nervosa?-

-Se tu continui a stare qui le cose di certo non migliorano.-

Vedo i suoi occhi assottigliarsi e lo vedo mostrare i denti, scoppiando in una risatina cristallina. Non l'ho mai sentito ridere, ridere per davvero. Ora devo ammettere che è davvero bellissimo. Ghigno di rimando.

-Mi scusi principessa se la disturbo in momenti di tranquillità.-

Esclama alzando le mani. Rido scuotendo la testa e gli faccio spazio lasciandolo sedere accanto a me. Gli guardo le braccia piene d'inchiostro e ammiro quei tatuaggi che io non potrò mai avere.

-Ti piacciono?-

Chiede notandomi. Avvampo e annuisco timidamente.

-Tu non ne hai?-

Scuoto la testa ancora un po' in imbarazzo dopo essere stata colta sul fatto.

-Mia mamma non vuole che mi rovini la pelle, ma a me piacciono.-

-Io è un bel po' di tempo che non bado a quello che pensa mia madre.-

Replica gelido e guarda la strada là di fronte con sguardo perso. Non lo rispondo e lascio che il silenzio cali su di noi. Non è un silenzio scomodo, anzi mi fa piacere. Mi piace il silenzio, anche se a volte è così opprimente che sembra iniziare a parlarti. Getto la sigaretta e caccio il fumo sbuffando.

-Perché hai paura dell'acqua?-

Mi giro verso Louis e noto che mi sta guardando, non so dire se da tanto o da poco.

-Tu mi risponderesti se ti chiedessi perché i tuoi occhi sono così vuoti?-

Louis sussulta. L'ho colto di sorpresa e finalmente nei suoi occhi riesco a leggere una fottuta emozione: paura. Ha paura che scopra il suo passato o cosa?

-No.-

Sussurra con voce flebile e i suoi occhi tornano vuoti e vitrei, rialzando una maschera costruita da tempo. È ora che anche io alzi la mia?

-Bene.-

Borbotto gelida e guardo la strada senza degnarlo di uno sguardo in più. Non voglio tornare fredda come con i miei genitori, come sono a Londra.

Qui capisco che Louis ed io siamo così opposti ma così uguali. Due vulcani pronti ad esplodere, siamo magma intrappolato sotto una coltre di ghiaccio, pronto ad esplodere alla prima crepa. Ma io non esploderò, con Giada mi è bastato. Non esploderò più, soprattutto con Louis. Lui ha i suoi di demoni, non può aiutarmi con i miei, nessuno può. I tuoi demoni sono solo tuoi, solo tu li capisci e solo loro ti comprendono. Gridano dentro di te ma tu rimani impassibile sopportando il dolore.

Mi alzo ed entro in casa.

-Ci si vede.-

Dico prima di chiudermi la porta alle spalle. Sento il telefono vibrare.

Dolcezza, ti aspettiamo in spiaggia alle otto, prepariamo un falò! Niall xx.

Sorrido e mi passo una mano tra i capelli. Non voglio andare ma non posso nemmeno stare sempre chiusa in casa.

Ci sarò! Costume? Mad xx.

Sì, sii sexy bambolina! Niall xx.

Rido e vado a mettermi uno dei tanti costumi che ho, con un pantaloncino di jeans. Sono le sette e mezzo, decido di avviarmi. Sulla spiaggia ci sono già tutti, tranne Louis.

-Eccoti!-

Esclama Liz trascinandomi dagli altri. Sorrido vedendoli, tranne per Diana ovvio.

-Ah ci sei pure tu.-

Commenta sprezzante. La ignoro e abbraccio Niall che mi aspetta a braccia aperte. È parecchio confortante.

-Ciao bella.-

-Sono abbastanza sexy?-

Gli sussurro in un orecchio. Lui mi guarda e scoppia a ridere annuendo.

-Troppo.-

Sussurra in un mio orecchio e sorrido.

-Su andate a prendere la legna susu.-

Esclama Harry. Lo guardiamo confusi.

-Volete fare questo falò o no? Dividiamoci in coppie e andiamo a prendere la legna in quel bosco.-

-Ma siamo dispari.-

-Non più. -

Mi riprende una voce alle mie spalle. Ah, c'è pure lui.

-Niall?-

-Tu vieni con me.-

Sento Louis prendermi un polso ma lo stacco riluttante.

-Andiamo, biondo.-

Dico afferrandolo per mano e andando verso il bosco.

Spazio autrice.

Salvee c:!

Come va belle? Eccomi col 5 capitolo. Come vi sembra?

Leggete Irresistibile||Ashton Irwin.

Un bacio, Martina. :*


92 days | l.t.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora