La festa sta facendo schifo. Uno schifo totale, come la mia vita in questo momento e come lo è stata negli ultimi 3 anni. Sto guardando Louis limonare con una ragazza bionda ossigenata, tutta tette e culo. Tra le mani sto stringendo un bicchiere di cristallo così forte che ho paura di spaccarlo. Il liquido è ancora lì, non ho ancora toccato nemmeno una goccia di quell'alcolico. Ingoio immediatamente il contenuto piú forte che il barista poteva darmi. Sono tutti a ballare e io sono sola sui divanetti. Sola, come al solito. Sento le lacrime arrivare agli angoli dei miei occhi ma le ricaccio indietro. Non so cosa mi stia succedendo, non avevo mai provato qualcosa di così forte e spaventoso per qualcuno. Quanto meno non dovevo farlo ora per Louis. Guardatelo, lui sta lì a succhiare la faccia a quella sanguisuga e io sto su un divano col cuore spezzato. Sono single da dieci giorni ormai e lui nemmeno si è fatto avanti. Ci ho parlato, cazzo se ci ho parlato. Non ha sorriso, i suoi occhi non tornavano pieni di vitalità e non mi ha toccata. Cristo, non mi ha toccata! Sto ribollendo dalla rabbia e in questo momento prenderei il primo ragazzo che mi passa davanti e me lo bacerei. Louis mi ha mandata a fanculo quel giorno, mi ha detto che stava meglio senza di me, e io sono crollata non appena mi ha lasciata sola.
-Madison.-
Giro lentamente la testa verso la fonte della voce e faccio un sorriso tirato a Tristan che sorride di rimando.
-Sei bellissima.-
-Grazie,anche tu non scherzi.-
Dico poggiandogli una mano sulla coscia. Sono incazzata, incazzata, distrutta e fottutamente brilla. Lui mi sorride e ricambia il gesto, accarezzandomi la gamba nuda. Avvicina le labbra al mio collo e mi morde, per poi lasciare un semplice bacio. Non provo niente, niente di niente. Tristan si alza, lasciando che lo segua in pista. Nel frattempo passiamo accanto a Louis, che come se avesse avvertito la mia presenza si gira. Gli sorrido maliziosa ma non posso vedere la sua risposta perché io e Tristan scompariamo nella folla di corpi sudati. Helicopter di Martin Garrix mi sta stonando e il ritmo mi entra nelle vene quando comincio a ballare in modo provocante contro Tristan. Lui mi sorride e senza chiedermi il permesso poggia le sue labbra sulle mie.
-Sei stupenda.-
Borbotta nell'incavo del mio collo facendomi gemere. Sta per continuare a stuzzicarmi quando non sento più la sua presenza alle mie spalle. Vengo riportata alla realtà dal ragazzo che urla e dalla folla che sussulta. Mi giro aggiustandomi il vestito e quasi urlo quando Louis mantiene Tristan per il colletto della camicia celeste.
-Lasciala. In. Pace.-
Freddo, come il ghiaccio. Come le spine che mi stanno pungendo il cuore. Come il mio cuore in questo momento. Come le mie emozioni.
-É stata lei a permettermelo.-
Sbotta Tristan con un sorriso beffardo sulla faccia e ho un'improvvisa voglia di prenderlo a schiaffi. Il pugno di Louis raggiunge la mascella di Tristan con una velocità spaventosa. Lo butta a terra mentre gli sale a cavalcioni. Comincia a sferrargli pugni sul viso senza che il ragazzo possa reagire un momento. Un pugno sul naso fa schizzare il sangue sulla maglietta bianca di Louis e tutto intorno. Urlo impaurita e disperata, così lo ucciderà. Solo in quel momento Louis si ferma e si gira verso di me. Gli occhi deboli e disperati e non sapendo come mi ritrovo fuori dalla discoteca.
-Ma sei impazzita? Con uno come quello? Madison!-
Non lo rispondo. I battiti del mio cuore sono accellerati, se un cuore ce l'ho ancora. Mi sento fuori dal mondo, sto cercando di risponderlo, di urlargli le cose più brutte che mi passano per la testa. Perché se la prende con me quando lui era il primo a limonare con un'altra? E poi perché queste scenate se mi ha mandata lui stesso a quel paese? Non stavo facendo niente di male. Louis mi scrolla le spalle con rabbia e io lo guardo negli occhi. I suoi sono rabbiosi, gelosi, delusi, tristi. I miei sono gelidi, freddi e inespressivi, sembra quasi che i ruoli si siano invertiti.
-Madison! Rispondi!-
La testa mi gira per la troppa rabbia e il troppo dolore. E forse anche per l'alcool che mi attraversa le vene.
-Smettila. Smettila ti prego.-
Sono le uniche così che riesco a dire. La mia voce è flebile, lui si blocca a guardarmi e stringe le labbra in una linea dura.
-Sei tu che avresti dovuto smetterla! Ti sei comportata da puttana!-
Sbotta passandosi le mani tra i capelli, irritatato. Penso che in quel momento lo sente anche lui quello che é rimasto del mio cuore spezzarsi, ma rimane zitto. Io faccio lo stesso, sovrastata da una stanchezza inutile. Voglio solo dormire per sempre. Che poi non c'è tanta differenza dal morire giusto? Rido sarcasticamente e Louis mi guarda confuso.
-Grazie.-
Rispondo semplicemente, senza emozioni. Di colpo ricordi che avevo cancellato dalla mia mente ritornano a vorticarmi nella testa. "Zitta puttana, e lasciati fottere." "Guardati sei una lurida puttanella figlia di papino." Sento delle dita sulle mie guance e solo ora mi accorgo di star piangendo, solo quando é Louis ad asciugarmi le lacrime amare.
-Scusa,non volevo.-
-Dovresti scusarti per altro, non per avermi chiamata puttana. Come fai eh? Prima sei geloso che io stia con Niall e mi induci a lasciarlo e poi mi mandi anche a quel paese? Fai schifo Tomlinson. Sei la persona più schifosa che io abbia mai visto sulla faccia della terra. Ti odio. E come cazzo fai a piacermo me lo chiedo anche io. Lo dicono, l'amore è cieco. E me ne sono accorta. Sei un egoista. Un approfittatore. Guardati, pensi solo a te stesso, come potrai mai trovare la tua ragazza ideale? Solo io potrei continuare a cercarti dopo quello che mi stai facendo passare. Ma sai una cosa? Sono stufa, stufa di correre dietro le persone. Sparisci, sparisci dalla mia vita. Non meriti niente!-
Non mi accorgo di star urlando fino quando sento la gola bruciare alla fine del discorso. Le lacrime si sono fermat e ora sto ridendo amaramente. Guardo gli occhi di Louis e giuro che qualcosa si è spezzato in quell'oceano, ma poco me ne frega. Quella che sta male qui sono io. Ci guardiamo negli occhi per non so quanto tempo, in un silenzio soffocante e opprimente.
-Hai ragione.-
Conclude infine, lo sguardo perso e i pugni stretti. Spalanco gli occhi.
-Hai ragione su tutto, Cristo. Ma io non posso avvicinarsi a te okay? Ti farei solo del male!-
-Preferisco che sia tu a farmi male anziché stare bene per qualcun altro.-
Sbotto alzando le mani al cielo disperata. Louis è ancora più sorpreso e fa un passo verso di me, ma io ne faccio uno indietro.
-No, no. Non pensare che dopo tutto io ti lasci avvicinare ancora. Scordatelo.-
Dico. La mia voce fredda e inespressiva, i suoi occhi pieni di dolore. Sento una stretta al petto e allo stomaco ma non ci faccio caso.
-Louis!-
La voce di Harry alle mie spalle mi fa sussultare e mi fa guardare in che condizioni ho lasciato il ragazzo che mi piace dopo le mie parole. Faccio una smorfia mentre sento il senso di colpa crescere nel petto. La testa mi gira e sto per cadere, quando sento due braccia prendermi e il profumo alla vaniglia di Zayn mi riempie il naso. L'ultima cosa che vedo è un Harry preoccupato che si precipita da un Louis immobile come una statua. Poi il buio.
Spazio autrice.
sciaoo!
Come va? Bene bene bene, capitolo triste eh? Come vi sembra?
Dai, fatemi sapere, magari i vostri voti corrispondessero alle visualizzazioni, potete cercare di votare un po' di più? Mi da solo un motivo in più per continuare.. :)
Continuo a 7 voti e 2 commenti.
Un bacio, Martina.:*
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92 days | l.t.
Fanfiction92 giorni. 2.208 ore. 132.480 minuti. 7.948.800 secondi. Ma me ne sono bastati molti di meno per innamorarmi di lui. By Marti_Irwin 400K: 23/03/'16 cover by © dopedofoned