Notti

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"Grazie mister"

Sofia's p.o.v.

Appena finisco di sparecchiare la tavola vado verso Paulo e Tommy, seduti sul divano e mi siedo tra di loro. Mio fratello mi dice all'orecchio: "dopo devo spiegarti perché ero triste" io annuisco e poi dico a Paulo: "Paulo, andiamo a dormire? Sono stanca e devo anche parlare con Tommaso di una cosa" "Va bene, andiamo". 

Ci alziamo dal divano e lo accompagno nel mio bagno, per poi parlare con Tommaso di ciò che lo rende così triste. Mi spiega che si è reso conto che è innamorato della sua migliore amica ma che non vuole perdere il rapporto di amicizia che hanno creato negli anni. Gli spiego che non c'è una scelta giusta e una sbagliata, ha sedici anni, le decisioni le deve prendere da solo, e poi gli racconto di me e Paulo, gli spiego che all'inizio non mi aspettavo niente e invece ora siamo fidanzati. 

Lui sorride e mi abbraccia, poi torno da Paulo e lo trovo già addormentato sotto le coperte, quindi prendo il suo telefono e scrivo a sua mamma "Ciao Alicia, sono Sofia. Ho detto a Paulo di avvisarti che questa notte saremmo stati a casa mia, ma volevo comunque accertarmi che lo sapessi. So che di solito ti dà la buonanotte ma sta già dormendo, quindi la buonanotte per stasera te la do io, anche se so che non sarà mai come quella di tuo figlio. Grazie per tutto quello che fai, sei come una seconda mamma per me. Buonanotte Alicia"

Inviando il messaggio tocco dentro il braccio di Paulo, che si sveglia, e trovandomi con il suo telefono in mano mi chiede: "Cosa fai?"

"Ho dato la buonanotte a tua mamma, te n'eri dimenticato" "grazie Sofia, adesso però vieni sotto le coperte, ho bisogno di sentirti vicina."

Faccio come mi ordina e ci addormentiamo.


Paulo's p.o.v.

Mi sveglio di colpo, ho avuto un incubo. Respiro pesantemente e il mio cuore batte velocemente, forse troppo. Sofia si sveglia e si preoccupa subito, le dico di tornare a dormire, ma lei dice di no.

"ho avuto un incubo" le dico.

"Paulo, respira, cerca di calmarti. Ci sono io qui con te." Mi accarezza la spalla e si mette più vicina a me, io metto il braccio dietro la sua schiena e, piano piano, riprendo a respirare normalmente.

Adesso però devo spiegarle dei miei incubi, e ho paura che mi ritenga stupido e che se ne vada.

"Sofia, io, io ho degli incubi" inizio ma mi interrompe. "Shhh Paulo, so già tutto, grazie a tua mamma, non devi preoccuparti, ti capisco"

"Gracias Sofia, ora però dormiamo. Sono stanco"

Lei appoggia la testa sul mio petto e io le accarezzo i capelli.

Quando mi sveglio la sposto delicatamente e poi vado in cucina, lì c'è Tommaso, ci diamo il buongiorno e mi spiega che i genitori sono già andati a lavorare. 

Poi decidiamo di andare a svegliare Sofia perché io devo tornare a Vinovo. Questa sera partirò per andare in Campania, mentre lei arriverà domani con mia mamma, per vedere la partita. 

Quando entriamo nella sua camera lei è già sveglia e ci dà il buongiorno. Poi suo fratello le salta addosso e si mette a farle il solletico, io mi aggrego e lei incomincia ad urlare "siete due bastardi, Tommaso, se non la smetti non vengo più a vedere nessuna delle tue partite e tu, Paulo, tu devi fermarti, perché, perché, perché altrimenti ti lascio". Io e Tommaso smettiamo subito di farle il solletico e lei si alza dal letto. 

Le dico "Io devo tornare a Torino. La tua macchina è ancora a casa mia quindi ti ho prenotato un treno per andare a Torino domattina. Mia mamma ti aspetta direttamente in aeroporto."

"Va bene, poi dimmi quanto ti devo per il treno e per l'aereo"

"Non mi devi niente, anzi, mi devi un bacio perché dovrò stare una notte senza di te"

"Ma io..."

"Niente Ma, baciami e basta"

Lei mi bacia, per fortuna Tommaso se n'è già andato. Poi mi accompagna alla porta e io salgo in macchina per tornare a Torino.

Quando arrivo saluto mia mamma, preparo la valigia e vado verso l'aeroporto, sono in ritardo di 10 minuti. Il mister mi ammazza.

Parcheggio la macchina e corro verso l'entrata. I miei compagni sono già lì, ma mancano ancora Berna e Douglas, sono sempre gli ultimi ad arrivare.

Rugani mi si avvicina e mi dice "Sei stato impegnato Paulino eh" "No scemo" e gli tiro un pugno sul petto.

Appena arrivano Fede e Costa, prima di salire sull'aereo, invio un messaggio a Sofia: "Mi manchi già amore". Lei mi risponde subito: "Anche tu mi manchi Paulito, ci vediamo domani amore. Buon Viaggio, salutami i ragazzi". Leggo il messaggio e poi spengo il telefono: devo concentrarmi sulla partita di domani.

In aereo scherzo un po' con i ragazzi e poi vado da Allegri, vuole parlarmi.

"Domani sei titolare Paulo, vedi di non fare cazzate, ma tanto se sai che c'è Sofia giochi bene. Ah, e poi è il compleanno di tua mamma se non sbaglio, vedi di non deluderla."

"Non vi deluderò"

"Bravo Paulo, ti voglio bene, sei come un figlio per me"

"Grazie mister" torno al mio posto perché stiamo per atterrare e poi saliamo sul pullman per andare verso Benevento. Quando arrivo scrivo subito a Sofia: "Hola Sofia, siamo arrivati a Benevento e stasera sono in camera con Berna, se vuoi facciamo una videochiamata perché tu mi manchi tantissimo. Tu stai bene? Domani gioco titolare, però se segno il gol lo dedico a mia mamma, è il suo compleanno... Spero tu non ti offenda ma tu sai benissimo quanto tengo a lei. non ti offendi vero? Comunque, qui stiamo tutti bene e non vedo l'ora che arrivi domani. Spero di riuscire a vederti prima della partita, altrimenti ti giuro che poi passo tutto il tempo che vuoi insieme a te. Ti amo."

Dopo una decina di minuti mi risponde: "Hola Paulo, io sto studiando come una disperata, domani mattina ho l'esame e poi sono libera fino alla Laurea. L'ho anticipato, così riesco a venire con te a Madrid, so che ci tieni. Certo che la facciamo la videochiamata. Io sto benissimo, e stranamente mi sento anche pronta per l'esame. Sono contenta che giochi titolare, e no, non mi offendo se dedichi il gol ad Alicia. Anzi, mi arrabbierei se lo dedicassi a qualcun altro perché è il suo compleanno. Tu pensa alla partita Paulo, anche se non ci vediamo prima fa niente, io sarò lì. Ti amo tantissimo anche io."

Entro in camera e sistemo i miei vestiti, poi mi butto sul letto e videochiamo Sofia, mi risponde quasi subito e stiamo parlando tranquillamente del suo esame quando Federico si butta su di me, è sempre il solito... Sofi si mette a ridere e poi saluta Berna. 

Dopo aver passato una decina di minuti al telefono lei deve andare a dormire, in effetti è tardi e domani ha l'ultimo esame della triennale. 

Spero che dopo la laurea la prendano all'università di Torino, così è più vicina a me.

Dopo poco anche io e Fede ci addormentiamo.

colpo di fulmine, colpa della neve |paulo dybala|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora