Cena in collina

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"ho una cosa per te, dammi la mano"

Sofia's p.o.v.

Dopo pranzo io e Paulo usciamo a fare un giro per Torino, prima di uscire mi dice "se si sono paparazzi non spaventarti, per me es normale. Comunque, facciamo una foto insieme? La voglio pubblicare su Instagram, tutto il mondo deve sapere che tu eres mia Sofia", accetto e ci facciamo fare alcune foto da Alicia, quella che scegliamo di pubblicare ritrae me e Paulo abbracciati, io ho la testa sul suo petto e lui guarda in basso per vedere i miei occhi. Poco dopo la pubblica su Instagram, nella descrizione ha scritto la frase della canzone di oggi Sostengono gli eroi "Se il gioco si fa duro, è da giocare"

Subito riceve molti like e ci fermiamo a leggere alcuni commenti. Alcuni mi davano della poco di buono e io andai un attimo in bagno per schiarirmi le idee. Un commento diceva "Ma cosa ci trovi in lei? Non è una modella, puoi puntare molto più in alto" è vero, Paulo poteva puntare più in alto, e poi, che cosa trova in me? Ci sono ragazze molto più belle di me. Esco dal bagno ancora confusa, e vado dal mio ragazzo e gli dico che sono pronta per uscire.

Facciamo un giro a piedi per il centro, fino a che non riconosco, in lontananza, uno dei miei compagni del Liceo. Si chiama Riccardo, ed è stato anche il mio migliore amico alle medie, vado verso di lui, ma non mi riconosce, sono cambiata molto dai tempi del liceo, in compenso, riconosce subito Paulo e gli chiede una foto, dopo che hanno fatto la foto gli dico "Riccardo, sono Sofia, Sofia Rizzi" "oh Sofia, che piacere vederti" "non dire cazzate, non ci parliamo da cinque anni e adesso che Paulo è con me di colpo è un piacere vedermi? Sono venuta qui perché mi aspettavo che almeno ti scusassi, e invece no, non sei cambiato nemmeno di una virgola" "Scusate, io non volevo, per favore Sofia fammi rimediare, io sono qui fino a dopodomani, se hai o avete voglia di un caffè fammi sapere, il mio numero è sempre lo stesso" "va bene, ciao" dico fredda stringendo la mano di Paulo.

Appena Riccardo se ne va scoppio a piangere, quel ragazzo mi ha fatta soffrire moltissimo ma nonostante tutto gli sono sempre stata vicino perché non aveva mai un vero amico, spiego la situazione a Paulo, che mi abbraccia e riesce a farmi smettere di piangere. Mi propone di dare appuntamento a Riccardo per parlargli, quindi gli scrivo di incontrarci domani mattina a casa di Paulo, che avrebbe avuto gli allenamenti nel pomeriggio.

Poi torno a casa di Paulo e accetto il suo invito a cena.


Paulo's p.o.v.

Quel Riccardo mi viene da picchiarlo, ma non lo faccio, devo trattenermi, dopotutto erano migliori amici. Quando torniamo a casa propongo a Sofia di uscire a cena, ma prima chiedo a mia mamma di portarla a fare un po' di shopping in centro, quindi lascio a Sofia la mia carta di credito, mi fido di lei, so che non spenderebbe mai troppo senza avere il mio consenso, o, in questo caso, di mia mamma.

Devo andare a comprarle un anello e ovviamente ne prenderò uno anche io, io che di anello non ne ho mai portato uno seriamente, io che portavo l'anello senza avere un rapporto vero che mi legava con l'altra persona. Quindi esco di casa e, mentre prenoto il ristorante, mi dirigo verso la gioielleria. Trovo un anello in oro rosa, non è un anello di fidanzamento perché non ha il diamante, è molto semplice, ma a me piace così. Poi prendo anche io lo stesso modello ma nero, in titanio. Pago e corro verso casa, spero solo che sia ancora in giro, devo preparare tutto.

Allora, l'anello, come glielo do? Chiamo Alvaro.

Io: "Alvaro còmo le do un anello?

A: "Chi, cosa, dove, come. Paulo? È la ragazza della foto su Instagram!!!"

Io: "sì, è lei. Ora dime, stasera al ristorante, come glielo do l'anello?"

A: "Paulo, calmati. Fammi consultare Alice" "dice di dirle che hai una cosa per lei e poi metterle direttamente l'anello al dito"

Io: "Ma io svengo, sono in ansia un botto"

A: "Stai tranquillo, ce la fai, sei forte Paulo, non puoi farti fermare da un cavolo di anello"

Io: "grazie Alva, salutami Alice anche i due esserini nella sua pancia, ti vengo a trovare presto, te lo prometto"

Appena in tempo, è suonato il campanello. Apro e vado in bagno a prepararmi, sti capelli schifosi non stanno su stasera. Ho messo un completo elegante nero, con una semplice camicia bianca, esco dal bagno e vado da mia mamma che mi mette a posto il colletto della camicia e poi mi dice "Paulo sei bellissimo stasera, vuoi darle un anello, vero?" io annuisco e vedendomi nervoso continua "stai tranquillo, rilassati, se sei teso è ancora peggio".

Poi Sofia esce dal bagno, per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva, è stupenda, ha un vestito nero attillato, ma per niente volgare, che finisce poco sopra le ginocchia. Porta dei tacchi a spillo grigi e un bracciale di argento. Penso di essere rimasto troppo tempo a fissarla, perché mia mamma mi dà una pacca sulla spalla e mi dice "Dai su, andate, altrimenti fate tardi".

Prendo le chiavi della mia Bentley e poi usciamo da casa mia. Questa sera mi gioco tutto.

Guido per qualche chilometro fino ad arrivare al ristorante prenotato, è su uno dei tanti colli che circondano Torino e il nostro tavolo è proprio di fianco a una vetrata. Sofia non smette di ringraziarmi e mi dice di scegliere anche per lei uno dei piatti del menù. Prendo per entrambi dei Tajarin, spero le piacciano. Arrivano i piatti e lei sembra apprezzare. Poi ordino i dolci e nell'attesa le dico "Sofia, ho una cosa per te, dammi la mano" tiro fuori dal taschino i due anelli e lei si sta per mettere a piangere dall'emozione, anche io sono molto commosso dal momento, infatti mentre le metto l'anello la mano mi trema un po'. Poi prende l'anello nero dalla mia mano e me lo mette, incrociamo le dita, tenendo le nostre mani sul tavolo.

In questo momento sono sicuro che è lei, che è lei quella giusta per me, e che è più bella di tutte le ragazze che mi hanno avuto prima di lei.

È Sofia la più bella.

È Sofia la più vera.

È con lei che sto bene.

colpo di fulmine, colpa della neve |paulo dybala|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora