Era mattino presto, molto presto, non volevo alzarmi; l'estate mi aveva rallentato la routine, quindi ero solito svegliarmi verso le 8 alla mattina.
Mia madre però era insistente in un modo incredibile, mi chiedevo cosa aveva di tanto preoccupante da dirmi da svegliarmi a quell'ora
"SE CONTINUI COSÌ FARAI TARDI"
Tardi ? Tardi per cosa?
Oddio la scuola ! Il liceo iniziava proprio stamattina !
Scesi dal letto con una velocitá impressionante e mi precipitai giù per le scale verso la cucina.
La salutai velocemente e feci colazione.
"Ricordati di fare lo zaino, ieri alla fine non l'hai fatto"
"Si mamma, ora vado" dissi io
Tornai in camera e feci lo zaino (per modo di dire, insomma era il primo giorno, non si fa mai niente).
Guardai se avevo messaggi, niente, allora staccai il telefono dalla presa per ricaricarlo e scappai fuori per prendere l'autobus. Attraversai il parco, e finalmente arrivai alla fermata del bus.
Sull'autobus ascoltai la musica, vedere la gente presa dalla propria vita mattiniera era quasi rilassante per me. E arrivai alla mia fermata.
Quando scesi trovai Cara ad aspettarmi, io e lei siamo amici da un eternità! Ci eravamo conosciuti alla materna, abbiamo fatto le elementari e medie insieme, e ora eravamo pronti a fare anche il liceo insieme.
Senza di lei non so cosa fare, mi aiuta sempre.
"Ciao". Disse lei con un sorriso da un orecchio all'altro.
"Ciao Cara"
"Come va ?" Mi chiese.
" tutto bene dai, la mattina é iniziata un po turbolenta, a te come va ?"
"Bene dai, sono molto eccitata" disse lei.
(Chi non lo sarebbe ?)
"Sai dove dobbiamo andare ?" Gli chiesi.
" mia mamma ha guardato su google ieri sera, sai quanto lei sia protettiva, credo sia di qua!"
Ci siamo incamminati su per una strada gigante, e una volta in cima abbiamo trovato la scuola.
Era un edificio grande con tante finestre, c'era un grosso murales sopra ad una delle pareti, era evidente che eravamo ad un liceo artistico, e fuori nel cortile c'erano un sacco di ragazzi e ragazze intenti a fumare di tutto, c'e ne erano diversi con grandi creste colorate sulla testa, altre ragazze con un lato della testa rasata, certe con dei vestiti molto in stile goto ( devo ammettere che mi facevano un po' paura) ma c'erano anche persone "normali" ( non credo possa esistere un concetto ben definito di normale )
Guardai Cara, che ricambiò l'occhiata e iniziammo a farci spazio fra la folla e la nube di fumo.
La campanella suonò e tutti entrarono ma non troppo frettolosi.
Ci ritrovammo tutti nell'aula magna, e dopo il discorso noioso della preside, ognuno prese una strada diversa per raggiungere la propria classe.
Le aule erano contrassegnate con un numero, e arrivavano fino a cento, almeno credo.
" Cara, in che aula siamo ? "
"Nella 65" mi rispose Cara facendomi strada.
Entrammo nell'aula, cerano pochi compagni, forse gli altri avevano fatto tardi o non trovavano l'aula.
STAI LEGGENDO
Rosa cipria
Teen FictionRacconto erotico, passionale, romantico. Questo racconto tratta di una storia gay, siatene consapevoli. Facile lettura Dert è un ragazzo giovane, il primo anno liceo gli fará vivere esperienze mai provate fino a quel momento, incontra un numero in...