Ero paralizzato.
"Ciao" era l'unica cosa che mi uscì di bocca
" amore vi conoscete gia?" Chiese la ragazza a Luke
"Si amore, è un mio compagno di classe"
" beh io sono Luise" disse porgendomi la mano
" piacere Luise" dissi
Ci sedemmo a tavola, e io ero difronte a Luke che non mi toglieva lo sguardo, con un sorrisetto.
Accanto a lui c'era Luise.
Tutto il tempo della cena Luke sembrava provasse a mostrare tutto il suo carisma e fascino, prima si mose la mano nei capelli e li mosse, mettendoli in disordine, poi mosse la maglietta, tanto che riuscivo quasi a vedere i pettorali.
Poi stess le gambe e il suo piede tocco il mio, feci quasi un salto per la mosse inattesa, e lui si mise a ridere in silenzio, allora lo squadrai con lo sguardo.
Dopo la cena, che fu abbastanza lunga, i genitori andarono a bordo piscina.
Luise invece mi portò a fare un giro per la casa con Luke.
Salimmo le scale, per prima Luise, poi Luke mi fece cenno di andare davanti, e dietro me lui, appena salì il primo gradino luke mi mise una mano sul culo, mi girai con uno sguardo arrabbiatissimo.
"Ti piace eh " disse Luke.
" deficiente" replicai.
Arrivammo al piano di sopra, e ora il lampadario di cristalli era ad altezza occhi.
Luise mi portò a vedere le stanze, i bagni, e infine il terrazzo, era magnifico; riuscivamo a vedere i genitori di sotto.
" ragazzi, devo andare un attimo in bagno, vi dispiace ?" chiese Luise.
" vai a farti bella amore" disse Luke
" no vai pure" dissi
Luise uscì dalla camera
" che ne dici di un po di musica ? " disse Luke.
" mh ok" risposi
Accese l'ipod attaccato alle casse, e fece iniziare la ripetizione casuale.
La prima canzone fu "stay with me" di Sam Smith, amavo quella canzone, lui iniziò ad improvvisare quelche passo, e io che ero seduto sul letto iniziai a ridere.
La canzone aveva un messaggio chiaro, era iniziata da neanche qualche secondo, e le parole erano queste:
-"These nights never seem to
Go to plan
I don't want you to leave
Will you hold my hand?"
Scherziamo vero ? Erano molto chiare quelle parole, siamo sicuri che fosse veramente casuale ?
Si sedette accanto a me, e il ritornello iniziò.
" ho parlato con il prof. Di italiano" gli dissi
Il sorriso sul suo volto scomparve.
" hey Luke, di me puoi fidarti." Dissi
La canzone stava accompagnando la mia voce
Lui però non parlava. Stava a testa bassa, e iniziai a vedere quelche lacrima.

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Rosa cipria
Ficção AdolescenteRacconto erotico, passionale, romantico. Questo racconto tratta di una storia gay, siatene consapevoli. Facile lettura Dert è un ragazzo giovane, il primo anno liceo gli fará vivere esperienze mai provate fino a quel momento, incontra un numero in...