É una senzazione orribile, quando non riesci a dormire, perché i pensieri scelgono che quella notte é quella giusta per fare una festa nella tua mente.
Affiorono ricordi, e pensieri; ragionamenti giusti ed errati.
Ecco come mi sentivo qualche notte dopo la chiaccherata di Jack.
Insomma lui era etero, ma l'idea che lui non avesse ben chiaro cosa volesse dalla vita mi era gia saltata in testa.
Forse manco lui sapeva chi gli piaceva, e se fosse stato così non lo invidiavo per niente.
Controllai l'orario, erano le 3:00.
Dovevo dormire mi dissi.
Mi risvegliai alle 6:05 quando la sceglia mattutina suonò.
La scuola chiamava, ripensai istintivamente a tutto ciò che mi ero chiesto tre ore prima nella mia testa, e beh ancora non avevo un ipotesi sullo strano comportamento di Jack.
"Buongiono amore" ecco cosa lessi appena guardai lo schermo del telefono, era Luke, risposi nella stessa maniera.
Andai a fare colazione, e poi mi preparai, per un altro giorno a scuola.
In citta ormai le vetrine sputavano "Natale" ovunque. E questo mi faceva impazzire, se c'era qualcosa che amavo di più delle cotolette era il Natale, una festivitá dove tutto é concesso, puoi ingrassare 19 kili e andare a scuola rotolando senza che nessuno ti prenda in giro perché anche le loro nonne non avranno badato al concetto di risparmio culinario per le festivitá.
Amavo il Natale, la mia stagione preferita era proprio l'inverno, ed essendo un amante della moda amavo le pellicce e i trench inbottiti che le donne indossavano per le vie scintillanti di illuminarie, e poi i regali, i regali sono il vero spirito natalizio, basta tutte quelle cazzate su la famiglia e bla bla bla.
Il Natale era il momento giusto per rinnovare: telefono; pc; magliette; felpe; pantaloni; giacca; amici, no scherzo gli amici non si cambiano, credo...
Beh insomma il Natale é il Natale.
Quando arrivai a scuola quella mattina non trovai Luke a darmi il solito e caloroso benvenuto, di lui non c'era traccia. Chiesi a dei nostri compagni se lo avevano visto, risposero di si, ma non sapevano dove fosse.
Avevo un ragazzo fantasma, e questo non mi piaceva.
Entrammo in classe, di Luke ancora nessun segno, decisi di non pensarci troppo su.
"Che hai Dert ?" Mi chiese Cara mentre salivamo le scale
"Niente" risposi
"Mh, ti vedo con la testa tra le nuvole... Stai tranquillo, arriverà " mi tranquillizzó.
Non risposi, ero veramente con la testa tra le nuvole.
Il tempo scorreva veloce, una lezione dietro l'altra
eravamo ormai arrivati alla quarta ora, e finalmente entrò Luke, messo male, molto male, aveva diversi tagli in faccia, uno sul labbro inferiore, e dei lividi, sembrava che fosse appena uscito da una lotta con una tigre.
Mi alzai di scatto e andai verso di lui quasi dimenticando che nessuno sapeva da noi due, mi girai a guardare la classe, tutti impietriti davanti a quella orribile visione di Luke.
"É anche un vostro compagno no ?" Dissi
La prof si avvicinò
" Evmelo, cosa ti é successo ?" Chiese
" Un piccolo contrattempo... La prego di non avvertire i miei genitori, sto bene, glielo assicuro!" Disse cercando di incoraggiarla, ma non volle sentir scuse, andò alla cattedra per prepararsi ad usicre dall'aula.
"Luke che ti é successo ?" Gli chiesi
" il tuo amico Jack lo sa..." Disse
Spalancai gli occhi, non volevo crederci, Jack non era il tipo di persona che avrebbe mai fatto questo, ma le prove erano evidenti...
Venne portato dalla prof in infermeria, la classe si avvicinò a me chiedendomi che cosa gli fosse successo, avevano visto che parlavamo, ma da me non ricevattero alcuna risposta.
Scrissi a Jack, dicendo che volevo vederlo nel pomeriggio, rispose quasi subito dicendo che ci vedavamo da lui.
Brutti ricordi.
Appena uscito da scuola presi l'autobus con Cara, che abitava in qualche via piú in lá di quella di Jack, e mi avviai verso casa sua.
Ero arrabbiatissimo, avevo le scintille negli occhi, che al minimo spostamento avrebbero potuto sfociare in un fuoco violento e crudele.
Lo vidi, era fuori che mi aspettava, ma non si accorse di quando arrabiato io fossi.
Appena arrivai non lo salutai neanche, gli tirai uno schiaffo sonoro sul volto lasciandogli una cinquina sulla guancia.
Il suo volto si voltò di poco, appoggiò una mano sulla sua guancia, avrei chiesto scusa ma l'adrenalina mi rendeva incosciente di quaclunque cosa io avessi fatto.
Lo sguardo fisso nel punto in cui prima di colpirlo c'era il suo sguardo, girò la testa piano, fino a tornare nella posizione di prima, aveva gli occhi rossi, pieni di lacrime.
Increspò la bocca e respirò a fatica.
"Perché?" Disse
"Per Luke!" Dissi ancora arrabbiato
"Perché?" Richiese
"Luke! Lo hai picchiato, non sai in che condizioni lo hai ridotto"
Chiuse gli occhi e respirò forte.
"Che falso" disse.
"Non sei tu quello con la faccia sfigurata" dissi
"No, é lui appunto"
"Quando lo avrei picchiato?" Chiese
"Stamattina"
"Ah capisco, in effetti mentre facevo matematica un po di tempo per picchiarlo lo ho avuto"
"Non scherzare " dissi arrabbiato
"Dert, ti sta prendendo per il culo"
"Ma per favore!" Dissi
"Dert! Rispondimi allora come io possa averlo picchiaro se ero in classe?!?!"
Rimasi zitto, non sapevo cosa dire o cosa fare...
Mi misi a piangere, d'istinto, senza pensarci troppo, e lui mi abbracciò.
"Vieni dentro, ti offro una cioccolata calda " disse
Entrai e lui iniziò a preparare.
"Sai Dert, credo che il tuo Luke sia un po geloso della nostra amicizia"
"In che senso?" Gli chiesi
"Beh da quando ci siamo iniziati a rifrequentare, le cose tra noi vanno bene, ce in senso che siamo buoni amici"
"E scusa che cosa hai tu che lui non ha?"
Parve quasi insultato da questa domanda, si spostò da dietro la penisola della cucina, con ancora il tegame in mano, io ero seduto sul divano, così fece in modo che potessi vedere, alzò la maglietta mostrando degli addominali degli di un dio greco.
"Questi li ha Luke?" disse
Non risposi, mi limitai ad asciugarmi la bavina che scendeva dalla bocca.
"Quindi credi che Luke sia geloso di una possibile storia fra noi?" Chiesi
"Probabile"
"Si ma il fatto che fra noi ci sia una storia é improbabile!" Dissi
" ahah si, decisamente" disse
Poco dopo eravamo tutti e due sul divano a sorseggiare cioccolata calda, cercai di non pensare a tutta la mattina, ma il fatto che Luke avesse incolpato Jack di averlo picchiato era troppo interessante, volevo scoprire cosa cavolo era successo veramente la mattina, ed ero deciso a scoprirlo.
![](https://img.wattpad.com/cover/22533105-288-k453571.jpg)
STAI LEGGENDO
Rosa cipria
Teen FictionRacconto erotico, passionale, romantico. Questo racconto tratta di una storia gay, siatene consapevoli. Facile lettura Dert è un ragazzo giovane, il primo anno liceo gli fará vivere esperienze mai provate fino a quel momento, incontra un numero in...