Capitolo 8

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Venerdì mattina evitai qualunque sguardo e contatto con Luke, era questo che mi ero promesso di fare.

Cercai perfino di non pensarci, dovevo eliminarlo dalla mia mente, e dovevo fare in modo che lo facesse anche lui dalla sua.

Guardavo fuori dalla finestra, le foglie erano arancioni e marroni, la prof. stava parlando, ma era come se per me non ci fosse stata...

" dert che hai ?" Disse Cara

Staccai lo sguardo dalla finestra e mi girai quasi d'un colpo.

"Cosa ?" Chiesi

" dert, sei impazzito?"

La lezione andò avanti e ora dopo ora arrivammo all'ultima.

La prof. Iniziò a parlare di calcoli e numeri, e io mi incantai di nuovo, ma sta volta a guardare la lavagna...

"Dert, Puoi dirci la risposta?" Disse la prof

Io non risposi

" dert? " chiese di nuovo

Ripresi conoscienza e la concezione del tempo.

" mi scusi prof.! Ero distratto" dissi velocemente

" ma cos'hai ? Sei innamorato ? " disse la prof.

Lei rideva... Ma io no, mi girai, era li che mi guardava con uno sguardo intenso, appena mi vide alleviò lo sguardo, manco fossi il suo salvatore da morte certa.

Mi rigirai velocemente, la prof. Riprese a parlare della sua noiosa lezione di matematica.

Finita la scuola andai a casa, e uscì con Lea.

"Lea, prendiamo le bici ? " chiesi

" si dai" rispose

Salimmo in sella alle bici e iniziammo a pedalare verso la baracchina dei gelati, vicino alla baracchina c'era una pista d'atletica, dove molta gente era solita andare ad allenarsi, appenna arrivammo lea inizò a scrutare dei ragazzi sulla pista che facevano parkour senza maglietta.

"ODDIO Dert guarda quei ragazzi senza maglia" disse lei semi-urlando.

" dove?" Urlai, girai la testa velocemente, le spalle girarono le mani anche, ed in un secondo mi ritrovai a pancia in su con la schiena contro una ghiaia molto dolorosa.

"Oddio dert! " urlò Lea, frenò.

Sentì dei passi, ma non riuscivo ad alzarmi da solo, quanto di mette Lea.

Avevo il sole negli occhi.

Dopo un po mi venné offerta una mano, ce ne aveva messo di tempo Lea ! Mi aiutò ad alzarmi, e stropicciai gli occhi !

" sai che non devi dirmi che ci sono dei ragazzi senza maglia quando sono in bici!" Gli dissi

" ah allora starò più attento la prossima volta quando mi toglierò la maglietta !" Rise

Aprì gli occhi, il viso familiare.

"Jack ??" Dissi io

"Si Dert, il tuo amico delle medie!" Disse lui sorridendo.

Ok, la pubertá faceva brutti scherzi, ma jack ora sembrava un dio greco, intanto non aveva la maglietta e devo dire che la vista non era niente male, era sudato, e la sua pelle era lucida alla luce del sole, mi ci volle più di cinque minuti per rianimarmi da quella vista angelica...

"Dert tutto bene ?" Era arrivata Lea.

" eh si" mi accorsi che srtingevo ancora la mano di jack, la lasciai velocemente.

"Ahah hai fatto un bel volo dert!" Disse jack.

" eh giá " dissi.

" torno dai miei amici, é stato un piacere!" Disse jack

E si incamminò

"E che piacere!" Disse lea guardandogli il culo mentre se ne andava

"Lea!" Gli dissi colpendola al braccio !

Ci mettemmo a ridere e andammo verso la baracchina

" stavo solo apprezzando i doni di dio che si sono raggruppati in quel tuo amico.... Come hai detto che si chiama a proposito ?" Chiese Lea

"Jack" dissi

"Niente male, davvero!" Rise .

Prendemmo un gelato e facemmo una passeggiata nei dintorni, parlando del più e del meno...

Lea mi raccontava che si era baciata con Mark, e si era "dimenticata" di dirmelo, come ci si dimentica una cosa del genere....

Tornammo a casa nel tardo pomeriggio, e una volta a casa salutai Lea, e andai in camera per stare un po da solo, ad asocializzarmi al computer.

Lo accessi e andai su facebook, avevo un sacco di notifiche, le guardai, erano quasi tutti mi piace a mie foto, da parte di......

Jack.

Mh, curioso.

Poco dopo che gli ebbi ricambiato i "mi piace" mi scrisse in chat

"Ciao"

"Hey jack"

"Come va? "

" bene te ?"

" bene, grazie"

"Che fai?" Chiese

"Cazzeggio, ahah tu ?"

"Pure ! Ahah che ragazzi impegnati"

" esatto :') " dissi.

Era stra simpatico, alle medie ci parlavo sempre, ma in terza ci siamo persi di vista.

"Che scuola fai ?"

"Liceo artistico"

"Uh figo, ti piace ?"

"Si molto!" Dissi

Era piacevole parlare con lui

"E i compagni ?"

Ecco ho parlato troppo presto...

Non posso dirgli di Luke...

"Simpatici dai, certi sono strani" gli scrissi

"Capito, ora vado... Mia madre dice che é pronta la cena!"

"Ah okok ;)"

"Ah dert, tutto apposto ? Ti sei fatto male oggi ?"

"Ahah si tutto apposto, no forse un gomito sbucciato, ma niente di serio"

Poi andò offline.

Mi arrivò un messaggio. Era Luke.

" che fai?"

" non sono affari tuoi"

Respingilo respingilo continuavo a dirmi nella testa.

" invece si"

" messaggiavo con un amico!"

" chi ?"

"Tua madre! Smetti di infischiarti."

" CHI ERA?"

" un ex compagno delle medie"

" nome e cognome !"

Non gli risposi.

Cosa gliene doveva fregare a lui!

Cenai coi miei genitori e guardai la tv, il telefono non smetteva di ricevere messaggi. Ma io non li guardai neanche.

Andai a letto verso le 23:30

*20 nuovi messaggi*

Che cavolo ha in testa quel deficiente.

Lo spensi, o mi avrebbe tenuto sveglio tutta la notte.

La mattina dopo mi sarebbero toccate delle scuse e delle spiegazioni.

Beh la notte porta consiglio.

Rosa cipriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora