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Jeongguk.

In casa,quel pomeriggio,regnava un silenzio carico di inquietudine.
Provavo uno strano fastidio allo stomaco,che si espandeva fino ad arrivare ai polmoni;anche il petto cominciava a pesare.
Non conoscevo il perché,ma ero molto teso.Effettivamente,il silenzio mi teneva sempre irrequieto,come se da un momento all'altro potesse accadere qualcosa.
Le mani finivano col sudare ed essere appiccicose;lo odiavo.

Ero seduto sul divano del salotto,nel mentre scambiavo qualche messaggio con Minhyun.
Eh già, quel giorno era sabato.
Pensai,che fosse davvero arrivato velocemente,come un lampo.
Infondo,le mie giornate seguivano una monotonia asfissiante.
Andavo a scuola.
Studiavo.
Poi cenavo,Taehyung continuava a non parlarmi,infine andavo a dormire.
Una noia, insomma.

Onestamente, attendevo quel momento da fin troppo tempo.
Finalmente, avrei trascorso una serata loquace, con il mio nuovo amico. Nei giorni antecedenti avevo informato il Signor Kim dell'uscita, in maniera tale da ricevere anche una conferma da parte sua, considerando che fossi sotto la sua custodia, e non potevo di certo comportarmi come preferivo e prendere decisioni da indipendente.

-Jeongguk che stai facendo??- domandò Shima,sbucando dal retro del divano.
Non riuscì a trattenermi,e strillai per lo spavento improvviso.Il mio cuore smise di battere e come una molla scattai dal divano,alzandomi.

-Shima sei impazzita per caso?!?Non sono scherzi da fare questi,lo sai??Ho perso dieci anni di vita!!- la rimproverai innervosito,ma soprattutto, perché mi aveva colto alla sprovvista.
Lei scoppiò in una fragorosa risata,e si mise in piedi.
Le lanciai uno sguardo assassino,ma poi,non riuscendo ad arrabbiarmi sul serio,risi anch'io divertito.
Me l'aveva fatta.

-Avresti dovuto vedere la tua faccia!Eri terrorizzato!- si portò le mani sulla pancia per le troppe risate,e si asciugò una lacrima all'angolo dell'occhio.

Roteai gli occhi. -si,si,okay.Mi sono spaventato,va bene?Adesso puoi dirlo anche a tutti!- incrociai le braccia al petto,come un bambino imbronciato perché non ha ricevuto il suo giocattolo.

-Ohw,eddai Jeongguk,scherzavo.- ridacchiò, avvicinandosi.
-Stavo solo giocando.- fece il labbruccio,fintamente dispiaciuta.

-sei proprio un bel coniglietto!- e mi strizzò una guancia,facendomi mugugnare per disapprovazione.

-non è vero.- le feci la linguaccia.

-oh,sì,moccioso,o no?- ghignò.

-Non chiamarmi anche tu così.- risposi con un sospiro.
Ne avevo le scatole piene di quel nomignolo.

-perchè?Ti chiama anche Taehyung così?- rise. -l'ho sentito.- affermò,sedendosi sul divano.La imitai,accomodandomi.
Non dissi nulla.

-come stai,Kookie?- mi domandò,dolcemente,sviando il discorso.Mi guardò con i suoi occhi profondi e blu.Erano molto simili a quelli di Taehyung,mi incantavano.
Ma riuscivo a trovare dei tratti differenti.Quelli del biondo possedevano un colore fitto e scuro come quello del caffè,mentre quelli di Shima erano luccicanti,come il cielo durante la notte.

-io sto bene,e tu?- risposi,ricambiando il sorriso.

-benissimo,oggi sono libera,niente lavoro.- rispose sollevata,poggiandosi con la schiena sullo schienale del divano.Sorrisi.

-menomale.- dissi.

-mhm,e con Taehyung?Come ti trovi?Si sta comportando bene?- domandò,ritornato all'argomento "Taehyung".

-Tutto apposto,certamente.- risposi semplicemente.Tirai su un sorriso falso.Di certo non potevo raccontarle la verità,l'avrei fatta preoccupare,o addirittura,avrebbero potuto discutere solo a causa mia.In certe situazioni,non importa quanto bisogna sopportare,l'importante è non finire mai in guai seri.

BLOOD OF VAMPIRE; taekook. [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora