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beeeh.Non c'è nulla da aggiungere, soltanto,buona lettura. ;)

Jeongguk.

Dopo essermi allontanato rapidamente dall'auto del biondo,raggiunsi gli armadietti,dove sistemai cautamente la mia roba all'interno.
Provai una strana sensazione;come se mi sentissi particolarmente osservato.
Mi voltai, scrutando con attenzione tutti gli studenti che mi circondavano,ma non notai nulla di ambiguo. Feci spallucce e chiusi l'armadietto.Probabilmente,era solo una mia impressione.
Decisi di andare in classe.

Camminai con passo felpato lungo i corridoi affollati dai vari alunni,che parlavano e scherzavano animatamente.
Io,a differenza di tutti,ero sempre solo.
Non avevo stretto altre amicizie,se non con quei tre disgraziati.

Notai che l'atmosfera scolastica, quella mattina,era particolarmente remota.
Ricevevo solo occhiatacce da parte di ogni studente. Qualcuno bisbigliava nell'orecchio del compagno parole incompresibili,altri mi deridevano,o addirittura mi additavano,per poi sghignazzare sotto i baffi.
Ma che stava succedendo?
Forse,era soltanto un'altra delle mie paranoie.

Forse.

Ignorai ogni commento e strani comportamenti da parte degli altri,e così arrivai davanti la porta della mia classe,chiusa.
La aprì tirando la maniglia,e feci il mio classico ingresso.In quell'istante,tutti i miei compagni si zittirono,e rivolsero la loro attenzione su di me.
Ogni sguardo si era posato sul mio corpo,tanto da farmi andare a fuoco.
Mi sentì letteralmente bruciare per l'imbarazzo. Che avevo di strano?Forse qualcosa in faccia?
Passai entrambe le mani sul mio volto,poi ne osservai i palmi, perfettamente puliti.
Feci spallucce e ricominciai a camminare tra i banchi,accomodandomi al mio posto.
Da quel momento in poi,ogni ragazzo iniziò a bisbigliare sotto voce nell'orecchio dell'altro. Continuavo a ricevere varie occhiate da parte delle ragazze,ma soprattutto dai ragazzi.

"bah,chi li capisce." pensai, sistemando le mie cose sul banco.

-ehi,Jeon,hai voglia di fare due passi sabato sera? - sghignazzó un mio compagno. Il suo nome era Mark.

-Eddai,non dirmi che mi vuoi rifiutare!- rise, seguito dai suoi amici e qualche ochetta della classe.

-ohhh,lascialo perdere.Se fossi in te non chiederei ad una troietta di uscire.- parlò James,un altro ragazzo.

Le mie guance si scaldarono velocemente, dipingendosi di un colorito rosso porpora.

-c-cosa?- chiesi ingenuamente.

-ohh~ Guardate,Frocetto è arrossito!Haha!- i miei compagni,sempre se potevano essere definiti tali, scoppiarono in una fragorosa risata.
Il mondo mi crollò addosso,come un grandissimo macigno.
Come mi avevano chiamato..?
Cominciai a pensare al peggio,che forse Minhyun avesse sparso in giro la voce del bacio. Indubbiamente,era così.
Volevo sotterrarmi dalla vergogna, tantoché abbassai la testa e non mossi un muscolo fino all'inizio delle lezioni.
Quando il professore entrò in classe, ci alzammo per salutarlo con un piccolo inchino.
Minhyun in quel momento entrò in classe,salutò il professore e si avvicinò al nostro banco, accomodandosi al mio fianco.
Non osai nemmeno incrociare un solo sguardo con lui.Egli era la causa del mio dispiacere,non potevo perdonarglielo.

-buongiorno a voi,ragazzi.- disse il professore.
Noi ricambiammo con un sonoro 'buongiorno prof.'
L'uomo si accomodò alla cattedra,per poi cominciare a fare l'appello.

Rimasi con la testa bassa,a squadrarmi le scarpe. Proprio di fianco a me, c'era quel traditore di Minhyun. Non avevo minimamente intenzione di spiccicare una sola parola col corvino.
Non osavo neanche immaginare come avesse potuto spargere la voce in tutto l'istituto. Al solo pensiero, provavo una strana sensazione;come se il cuore sprofondasse nello stomaco,per poi risalire fino alle labbra.Ero terrorizzato dalle conseguenze.

BLOOD OF VAMPIRE; taekook. [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora