BLOOD OF VAMPIRE; taekook. [in revisione]

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Jeongguk.

Il Lunedì.
Era davvero asfissiante dovermi alzare dal letto,appena caldo,per andare in quella maledetta scuola.

La mattina stessa,avevamo accompagnato Seokjin e Namjoon al centro sociale.Era una costruzione davvero immensa,dalle pareti esterne pitturate di un colore biancastro.
La facciata mostrava una serie di finestre dal vetro lucido e un giardino alquanto spazioso,decorato da meravigliosi alberi,tra cui anche mature querce verdi.

Taehyung parcheggiò la macchina dall'altro lato della strada,e guardò dallo specchietto i due uomini seduti nei sedili posteriori.

-Bene.- iniziò Seokjin. -grazie Taehyung,sei stato molto gentile.- sorrise al biondo,per poi scendere dalla macchina.

-Ciao Tae,ci vediamo.- salutò Namjoon,aprendo lo sportello della macchina e imitò il suo collega.

-Ciao.- si limitò a ricambiare Taehyung,mantenendo il suo tono distaccato.

-ciao ciao hyungs!- alzai una mano,e ridacchiai per il nomignolo,seguito da Namjoon,mentre il maggiore fece un sorriso sconsolato,e scosse la testa.

-buona giornata,Kookie.- aggiunse il maggiore,ed io ringraziai.
Entrambi chiusero le portiere della macchina,e li osservai attraversare la strada, sottobraccio

In quell'auto, eravamo rimasti solo io e Taehyung,che riaccese il motore.
Torturavo le mie mani sfregandole per il freddo,oppure tirando dei piccoli pizzicotti,e lasciavo il segno delle unghie con un leggero rossore.

-vuoi che accenda il riscaldamento?- domandò la voce profonda di Taehyung, impegnato alla guida. Esattamente, ero seduto nel sedile anteriore, quello di fianco a lui.
Bel problema eh? Già.

-u-uhm..- mormorai,in imbarazzo.
Sbuffò,e con un rapido movimento della mano attivò il pulsante dei riscaldamenti.

-grazie..- dissi,guardandolo con la coda dell'occhio.Alzò le spalle e continuò a guardare la strada.
Mi sentivo davvero teso in sua compagnia,soprattutto perché potevo aspettarmi di tutto da un momento all'altro.
Rimasi fermo, in silenzio, procedendo verso la strada che conduceva alla mia scuola.

Mancava poco,e saremmo potuti arrivare davanti la struttura scolastica, ma Taehyung incominciò a rallentare e fermò l'automobile davanti al segnale stradale, che comunicava "strada guasta".
Un sospiro frustato fuoriuscì dalle labbra del biondo,e mi guardò.

-che facciamo ora..?- gli domandai timidamente, rivolgendo uno sguardo all'insegna dinanzi a noi, poi al ragazzo.

-che si fa..- ripeté sovrappensiero, mordendosi l'interno guancia. -si cambia retta.- e portò un braccio dietro lo schienale del mio sedile,spostando il busto un po' lateralmente per guardare meglio le macchine che passavano dietro la nostra,per poi cominciare a fare marcia indietro.
Sussultai per il suo gesto improvviso,ma infondo l'aveva fatto per evitare qualsiasi tipo di incidente.

Sbuffò. -che cazzo,però.- imprecò,e partì,intraprendendo un'altra strada.

-fra tutte le persone che ci sono a Daegu,proprio a noi doveva capitare!- si lamentò,sbattendo il piede a terra,e risi impercettibilmente.
E poi,aveva detto noi.. Hehe.
Forse cominciava a notare anche la mia presenza.

-non ridere moccioso,ci arrivi tu tardi a scuola,non io.- mi rimproverò,innervosito.
Lo guardai storto,e ritornai con un'espressione seria in volto. Desideravo tanto scoppiare a ridere,ma mi trattenni.
Mi divertiva vederlo così.

In quel momento mi ricordò quando in una serata d'estate Hoseok,Junghyun e io avevamo comprato dei biglietti per una fiera dal tema antico,e c'era così tanto traffico che le macchine si trovavano ad un passo l'una dall'altra.
Faceva anche parecchio caldo,e Hoseok aveva bagnato tutta la maglietta di sudore;subito dopo cominciò a lagnarsi come un bambino,facendo ridere di gusto sia me che mio fratello.Infine rinunciammo a continuare, ed andare oltre, e cambiammo direzione, nonostante con un po' di difficoltà, ritornammo a casa.
C'eravamo rimasti un po' male,ma alla fine ridemmo di gusto per le nostre maledizioni nei confronti degli altri guidatori, in mezzo a quel trambusto; per poco a Junghyun non venne un attacco di panico.
Eh sì,quelli erano bei tempi.
Seppelliti e affondati.