Per tutta la mattina pensai a quel bacio. Mi ero scordata che oggi era il compleanno di Micene. Malia me lo aveva detto, che memoria, non me lo ricordavo... c'erano stati troppi eventi, il suo compleanno era venuto in secondo piano, forse anche in terzo piano.
Non avevo comprato nulla per il suo compleanno, giravo per casa ancora in pigiama.Il regalo di natale può valere anche per il suo compleanno? Misa che non valeva.
Il campanello suonò, trasalii. Sbirciai, era Micene, che faceva in piedi? Non aveva un cavolo di piede nella fossa? Fece un cenno con la mano. Dovetti aprire.
<<Hey>>
<<Hey...>>disse sorridendo. <<Lo sai che oggi è il mio compleanno?>>,già... il suo cavolo di compleanno.
<<Auguri caro!>> gli diedi due baci sulla guancia. <<Ma non stavi morendo?>>, rise.
<<Ottima guarigione!>>
<<Peccato!>>ribattei ridendo come una scema.
<<Dov'è il mio regalo Eva? Lo voglio.>>, non lo avevo, merda. Gli spiegai che non lo avevo comprato, ma l'avrei fatto prossimamente.
<<Il giorno dopo il ritorno a scuola, ho l'esame di guida. Prenderò la patente!>>, beato lui. Io dovevo aspettare ancora tanto.
<<Stasera usciamo. Solo noi due.>>
<<E dove?>> chiesi curiosa, si avvicinò, era a un passo da me. Il cuore mi arrivò in gola. Qualcosa in lui mi attirava come una calamita.
<<Ristorante di Pesce, quello qui vicino!>>
Pesce fritto, da super ingrasso. Però devo dire che ero contenta, era da secoli che non ci andavo. E il pesce era favoloso.
Quando se ne andò fu come perdere qualcosa, mi sentii vuota. Più stavo vicino a quel ragazzo, più mi innamoravo. Lo volevo.
Era meglio prendere le distanze.
Misi un vestitino, calze nere e tacchi. I capelli sciolti. Ero pronta.
Dato che erano due passi andammo a piedi. Faceva un freddo cane. Il tavolo era prenotato nella sala di sopra, eravamo soli.
Mi ero ripromessa che avrei preso le distanze, ma non c'è la facevo.Più lo guardavo, più stavo male al pensiero.
Cosa mi aveva fatto?
<<Non ho ancora capito... ma sei greco?>> era spontanea, mi venne così.
Micene scoppiò a ridere, di gusto anche. <<Non proprio. Sangue mi stodirei>>
Un altro punto chiarito.
Parlammo del più e del meno. E Micene sorridente mi fece una domanda.
<<Quanti ragazzi hai avuto?>> aveva una faccia da furbetto.
<<E tu?>>
<<Te l'ho chiesto prima io Eva.>> e sorrise.
<<Due,e sinceramente? Non ne voglio più sapere. Non sono pronta per un'altra relazione...>> l'avevo detto. Ecco l'avevo detto. Gli morì il sorriso. Però era la verità.
<<Questo lo dici tu.>> gli torno il sorriso, più smagliante che mai.
La cena arrivò, mi ci fiondai. Era tutto buonissimo. Da ingrasso, ma buonissimo.
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Occhi Blu
Werewolf# 1 LIBRO COMPLETO # Eva è una sedicenne che abita in un piccolo paesino di campagna. Ama leggere ed è una appassionata di film. La sua vita è semplice e pacifica. Pacifica fino a che, non incontra gli sguardi e i fisici da urlo dei suoi nuovi vicin...