Capitolo 16

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Non so bene cosa accadde... io e Micene eravamo in mezzo alla campagna,a passeggiare di sera.

Non avrei mai pensato di incontrarlo.





Due ore prima...


<<Dove sono Malia e Argo?>>

Atreo vagabondava per il giardino, era raro che Malia si staccasse da lui.Erano sempre insieme, come me ora... come me e Micene.

<<Sono andati in perlustrazione. Aaron e i suoi si stanno spingendo verso di noi. Dobbiamo capire il perché>> mi spiegò Micene tenendomi per mano.

Aaron e i suoi si stavano spingendo verso di noi... mi aveva detto che quelli come loro erano molto territoriali. Non ammettevano intrusi nei loro territori. Ma erano anche molto solidali. Si aiutavano fra loro.

Forse dipendeva dall'umore?

Atreo era parecchio nervoso, se avesse continuato a fare avanti e indietro,avrebbe fatto un solco nel giardino.

Micene era stanco di aspettare, propose di andare a farci una camminata,così da allentare la tensione. Atreo rifiutò.

Io e lui partimmo.

Si era fatto scuro in cielo, la notte stava prendendo il posto del giorno.

Ci inoltrammo nella campagna, volevamo stare il più lontano possibile dalle case e dalle persone. Eravamo mano nella mano, Micene si sedette al bordo della canaletta. Mi attirò verso di se. Gli accarezzavo i capelli, così morbidi, sembravano seta.

Adorava quando gli toccavo i capelli, tendeva a socchiudere gli occhi e a sorridere. Proprio come un cagnolino. Mi veniva sempre da ridere.Anche se poi la sua forma da licantropo faceva paura, ma c'era una cosa che mi attirava, i pircieng e i tatuaggi restavano. Anche in quella forma. Pazzesco.

Continuavo a toccargli i capelli, quando lo sentii irrigidirsi. Si alzò all'istante, mi prese per un braccio e mi fece andare dietro di lui.Non capivo cosa avesse visto ma lo sentivo ringhiare forte.

Sbirciai.

Oh no!

Venni presa dall'ansia. Difronte a noi c'era Arn. Un ghigno feroce dipinto sul volto.

<<Cosa fai qui!?!>> ringhio Micene.

Arn non rispose, sorrideva e basta. L'espressione che aveva era terrificante. L'occhio blu era diventato oro. Dietro a Micene tremavo.

Sapevo che non volevano me... almeno così mi era stato detto quando mi rapirono.

<<Micene...>>sussurrai con voce tremante.

<<Ci sono qui io Eva!>>

I due si puntavano, nessuno distoglieva lo sguardo.

Arn fece un passo, sorrideva. <<Sai Micene... sono venuto per toglierti la vita...>>

<<Vattene!>>Micene sembrava ancora più incazzato. Non solo era entrato nel suo territorio, ma aveva appena giurato di ucciderlo.

Non riuscì a trattenermi, uscì fuori, mi affiancai al mio ragazzo.

<<Perché vorresti farlo?>>

Micene si voltò verso di me, e mi rimise dietro di lui. Arn fece per fare un altro passo, ma il ringhio forte e minaccioso di Micene lo fermò.

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